giovedì 7 gennaio 2016

Storie dal Paese di Babiloburo - Una giustizia incomprensibile

Storie dal Paese di Babiloburo

Una giustizia incomprensibile

Babiloburo è un Paese che è stato chiamato così giacché è governato da una Babilonia Burocratica costituita da burocrati inamovibili, impunibili, insensati, che applicano regole contraddittorie, irrazionali in modo perentorio a cui tutto il popolo deve attenersi, sballottato da un ufficio all'altro, da un burocrate all'altro. I babiloburi escono di casa con il cuore stretto dalla più assoluta incertezza quando debbono affrontare una qualsivoglia pratica che regola la loro vita. Spesso i babiloburi non hanno un lavoro, oppure ce l'hanno ma il futuro è incerto, potrebbero essere licenziati, sono per questo sfruttati, lavorano anche 14, 15, 16 ore al giorno! Mentre i burocrati che comandano l'organizzazione della vita del Paese lavorano solo in alcune ore, in alcuni casi non più di 36 ore settimanali, e il loro lavoro è garantito per tutta la vita.
Questo rende i burocrati di Babiloburo potentissimi e neppure il sistema politico riesce a toccarli.

Ma fra i burocrati più potenti e insindacabili in questo inconcepibile Paese che è Babiloburo ci sono i Sommi Giudici. Essi sono temutissimi giacché amministrano la giustizia che in Babiloburo è Ingiustizia. Essi sono strapagati e si lamentano di lavorare troppo, rinviando al futuro le loro decisioni giacché dicono di essere oberati di cause di ogni genere.
Il fatto è che in questo strano Paese i babiloburi ricorrono di sovente alla cosiddetta giustizia a causa del disordine che vi vige nel far rispettare le Leggi ed il Diritto scritti!
Quello che sarebbe ovvio, cioè l'applicazione di quello che è scritto, viene continuamente non rispettato quando non addirittura violato. Il povero cittadino di Babiloburo dunque ha solo due scelte: soggiacere all'abuso oppure ricorrere tramite un avvocato ai Sommi Giudici, pur sapendo che la cosa sarà lunga e nella più assoluta incertezza del risultato. Infatti i Sommi Giudici su una uguale violazione del Diritto possono pronunciarsi in modi diversi, a seconda del Giudice, del suo umore e di molte altre cosucce.
Bisogna  inoltre dire che i Sommi Giudici godono di privilegi non consentiti ad altre categorie di lavoratori di Babiloburo: ad esempio essi godono di un periodo lunghissimo di ferie, pur lamentandosi dell'accumulo delle cause! Capisco lo stupore del lettore, ma questo Paese è una vera Babilonia, per questo forse si chiama Babiloburo! E' evidente da questo che è un Paese dove non c'è alcuna democrazia, esistendo categorie diverse di cittadini con regole che privilegiano alcuni ed opprimono altri. Ben diverso dall'Italia naturalmente, che ha scritto nella sua Costituzione:
Articolo 3 -  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Babiloburo dunque è lontanissimo dal nostro Paese dove la Costituzione viene rigorosamente rispettata!
Nel nostro Paese non potrebbe mai accadere ad esempio che una donna che si reca in un Grande Magazzino a capitale estero, cioè non di Babiloburo, trovandosi la strada sbarrata da una perdita d'acqua e costretta per questo a spostarsi di lato, si trovi all'altezza delle caviglie una barra di ferro tubolare e finisca a terra rovinandosi la faccia e spezzandosi un braccio e, chiesto il risarcimento del danno alla proprietà del Grande Magazzino, se lo veda negare dalla Compagnia di Assicurazione babiloburense, anche se il loro stesso perito ha riconosciuto che quel tubo costituiva legalmente "un'insidia". Alla meravigliata domanda della danneggiata rivolta al liquidatore della "Assicurazione Buoi": "Ma il vostro perito ha scritto che l'insidia legalmente c'era!" Egli risponde a muso duro: "Non è il perito che decide, decidiamo noi!" Inutile per la povera cittadina di Babiloburo chiedere meravigliata a cosa serva allora la perizia! Ella ha una sola strada, rivolgersi ai Sommi Giudici. L'avvocato, con antico studio paterno nel centro della città, la rassicura: avrà certamente Giustizia! Egli si presenta bene: giovane rampante, con una tradizione alle spalle e lavora "all'americana", prende i soldi solo al risultato, al risarcimento del danno, che viene quantizzato nell'equivalente di Lire Italiane 14 milioni, giacché la signora ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico per la ricomposizione della frattura scomposta.
Abbiamo detto che a Babiloburo le cause civili sono lunghissime nel tempo, invece in questo caso la sentenza arriva rapidamente, dopo solo due anni!! Anche in questo i Sommi Giudici sono evidentemente variabilissimi! C'è chi aspetta anche 9 anni, come è accaduto ad un medico a cui avevano soffiato il posto di Primario, e chi, miracolosamente, ottiene Ingiustizia dopo soli 2 anni! Ingiustizia sì! Perché la Somma Giudice, una donna sui 40 anni, scrive nella sentenza che "la signora non ha diritto ad alcun risarcimento PERCHE' CAMMINANDO DOVEVA GUARDARE PER TERRA, GIACCHE' LI' ERA L'INSIDIA!"
Questo in un Paese logico come l'Italia non sarebbe mai potuto accadere! Lo capiscono anche i bambini: se uno sa prima dove è l'insidia la evita! E' che l'insidia proprio non doveva esserci, come hanno stabilito i due periti delle parti, sia quello della "Assicurazione Buoi", sia quello pagato dall'avvocato della infortunata!
E se l'insidia fosse stata un palo verticale? Guardando in terra la donna avrebbe potuto sbatterci contro! Davvero la motivazione addotta dalla giovane giudice di Babiloburo non sta in piedi. La donna potrebbe fare ricorso, ma anche se ha pagato solo l'equivalente di Lit. 400.000 per registrare la causa, anche se ha perso giorni di lavoro e relative indennità di presenza, preferisce desistere e paga le spese di causa più l'avvocato della controparte  "Assicurazione Buoi": totale l'equivalente di Lit. 2.600.000!!
Le dispiace per il giovane avvocato che ha sostenuto la spesa del perito e da lei, visto l'accordo sottoscritto "all'americana", non potrà avere un soldo. Ma lei non vuole spendere i soldi per il ricorso vista l'aleatorietà dei giudizi della classe giudicante.
Si premura di chiamare l'avvocato della "Assicurazione Buoi", avvocato Settimi, il quale le dice di non preoccuparsi di pagare subito, non c'è fretta... Ma la donna è scrupolosa, ha perso, pazienza e vuole chiudere l'Ingiustizia. Conosce così l'avvocato Settimi il quale con una franchezza che la stupisce le dice che sua moglie, caduta per un semplice avvallamento del manto stradale, è stata risarcita dal comune della loro città. Allora la donna mette in dubbio l'abilità del suo avvocato. Ma l'avvocato Settimi, che ha lo studio vicino a quello del giovane, le dice che no, il giovane ha condotto bene la causa, lui lo conosce e conosceva suo padre, non è quello. Allora, con altrettanta franchezza, la donna azzarda che forse c'è stato un accordo con la controparte così il giovane ci è almeno rientrato con le spese.. Ma Settimi la stupisce di più, le dice che conosce magistrati che hanno risolto cause, ad esempio con Case Farmaceutiche a favore di queste ultime, semplicemente accettando in dono valigette di prodotti da banco... Non dice altro, ma fa capire che una Compagnia di Assicurazione può regalare polizze gratuite per coperture assicurative di vario tipo per qualche anno...
Cose ignobili, vendita dei giudizi! Nulla del genere potrebbe mai accadere in Italia e se accadesse il Giudice non resterebbe a lungo tale!! 
Cose che accadono in quel Paese che si chiama Babiloburo!


Nessun commento: