giovedì 30 luglio 2015

Ladri mantenuti dalle nostre tasse per legge

Nuova bufera su Galan, è ai domiciliari ma prenderà il vitalizio

L'ex governatore del Veneto, ai domiciliari per corruzione nella vicenda Mose, continuerà a ricevere l'assegno poiché ha patteggiato 2 anni e 10 mesi, mentre una legge regionale prevede lo stop al beneficio solo per pene pari o superiori a 3 anni


L'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia, agli arresti domiciliari dopo il patteggiamento per corruzione nella vicenda Mose, continuerà a ricevere il vitalizio. A stabilirlo è il codicillo di una legge regionale che stabilisce il blocco solo a chi riceve una pena superiore ai tre anni e viene interdetto dai pubblici uffici. Escluso, dunque, Galan che ha patteggiato 2 anni e 10 mesi.
Stesso trattamento, come sottolinea Repubblica, sarà riservato anche a Renato Chisso, ex assessore regionale, arrestato nell’ambito della stessa inchiesta. Calcolando la sua lunga carriera in consiglio regionale, iniziata nel 1995, il suo vitalizio ammonterebbe a oltre 80mila euro lordi annui, a cui vanno poi aggiunti più di 96mila euro di Tfr. Secondo i tecnici della Regione, che hanno informato il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il pagamento è d'obbligo e non ci sarebbero vie d'uscita.
Immediata la reazione degli esponenti del Movimento 5 Stelle che, in una nota, chiedono una legge di iniziativa popolare per abolire i vitalizi. «È vergognoso - commenta il capogruppo in consiglio regionale, Jacopo Berti -, poi ci si chiede perché i cittadini non abbiano fiducia nelle istituzioni. La casta non andrà mai contro la casta. Noi l'abbiamo sempre sostenuto, è per questo che ci siamo portati avanti e già nei mesi scorsi il M5S veneto ha raccolto più delle 7 mila firme necessarie per presentare una legge di iniziativa popolare».
http://www.palermomania.it/news.

Esiste già una Legge di iniziativa popolare che giace sotto pile di carte in Commissione per equiparare i nostri eletti a quelli europei sul piano economico.
Quello che è vergognoso  è che la leggina regionale fatta ad hoc salva il ladro pubblico per pochi mesi di condanna: è un vero schifo!
Il magistrato proprio non poteva dargli di più? La legge glielo impediva dato il tipo di reato? Ha mangiato miliardi col Mose al popolo italiano: in questo tristo Paese non si capisce come viene applicata la giustizia, o forse si capisce fin troppo bene...

Quando vanno in carcere si ammalano e cercano di fare pena.
Che schifo, che vergogna!


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