venerdì 31 luglio 2015

Roma allo sbando, ma anche il Paese


Da: Il Messaggero.it

Assalto dei pusher, paura al Pigneto. I residenti: «Non possiamo uscire di casa»

Notte di guerriglia al Pigneto. Bottigliate, cassonetti rovesciati: una quarantina di spacciatori in rivolta contro tre carabinieri che stavano arrestando due di loro. Momenti di altissima tensione, due commercianti che corrono in aiuto dei militari, poi l'arrivo dei rinforzi e il fuggi fuggi generale. Il bilancio è di nove fermi e sette arresti, tra i quali due spacciatori e cinque che hanno preso parte alla guerriglia. 

Ma è solo l'ennesimo episodio e i residenti temono che non sarà affatto l'ultimo. «Vivo qui da quindici anni: la situazione è cambiata radicalmente. È pieno di pusher, ci sono perfino mappe con le indicazioni sui posti dello spaccio. Noi residenti proviamo a fare manifestazioni ma non basta». Giovanna T. convive ormai con le difficoltà e la paura di un quartiere in cui residenti ed esercenti ormai si sentono assediati, tanto da arrivare a definire «una delle tante ma proprio tante» la rissa che, mercoledì sera, ha visto quaranta africani aggredire i carabinieri che arrestavano due pusher.
E' una città, ma anche un Paese, allo sbando.
I Carabinieri sono l'ultimo baluardo della gente onesta. L'unica difesa immediata: chi parla male di loro spara sulla Croce Rossa. 
Una Società malata, in cui la diffusione della droga consente l'arricchimento dei trafficanti e la sopravvivenza degli spacciatori come questi africani, che sono sul nostro suolo non certo con il permesso di soggiorno, è una Società che ha bisogno di interventi decisivi e drastici. Altrimenti i nostri governanti ci stanno consegnando alla malavita e da noi vogliono solo tasse ed hanno il coraggio vigliacco di chiederci il voto.
Siamo stanchi di sentirci dire che l'Europa di cui facciamo parte ci chiede denaro multandoci perché le celle delle carceri sono troppo piccole e sovraffollate.
Siamo stanchi di un giornalismo folle ed irresponsabile, che ad ogni suicidio in carcere dà addosso al sistema fino ad arrivare all'assurdo di uno degli ultimi episodi avvenuto a Regina Cieli, in cui abbiamo dovuto sentire che una delle cause è perché faceva troppo caldo: "e le celle non hanno nemmeno l'aria condizionata"!!!
Ma come pensano costoro di manipolare l'opinione pubblica?!
Chi dà loro ascolto e ragione o vive rasentando il carcere, e allora si capisce che è di parte, oppure è un debole di mente incapace di riflessione. Sono nata a Roma e non ho mai avuto l'aria condizionata in casa! Milioni di persone non ce l'hanno! E adesso non se ne può fare a meno nemmeno in carcere?
Qualcuno qui è fuori di cervello e chi ci governa deve porci riparo.
Matteo Renzi è il più criticato in assoluto fra tutti i Presidenti del Consiglio che io ricordi. E' un ottimista e sperava di tirare fuori l'Italia dalla Palude, ma siccome a nessuno gliene importa niente del Paese, ma ciascuno pensa solo al proprio orticello politico di sussistenza, nessuno collabora. Solo critiche. Le Riforme, giuste o sbagliate che siano, escono monche dal Parlamento, quando escono... Il Ministro dell'Interno arranca e gli africani salvati a spese nostre si danno allo spaccio.
Sono tutti colpevoli, comprese le opposizioni.
Ora parlano di elezioni. A riprova che non gliene frega nulla dei fatti che la gente vive ogni giorno: ogni occasione è buona per riaprire i giochi. Ognuno spera di prendere il potere per risolvere i suoi problemi, le sue ambizioni e quelle di chi lo sostiene. Per farlo: "Ad elezioni! Noi risolveremo tutto!"
La mia previsione è che, se andremo ad elezioni, il Movimento 5 Stelle in questo momento prenderà più voti delle precedenti politiche.
Dopo un calo dovuto alla perplessità di chi si aspettava da loro una partecipazione fattiva al Governo, ora, con le difficoltà che i residuati comunisti del PD stanno creando a Matteo Renzi indebolendolo, la gente, che non vede risolti i propri problemi, si butta verso chi, almeno, sicuramente non ha mai rubato, anzi, non riuscendo a modificare le allegre abitudini economiche della classe politica, rinuncia a quello che gli pare troppo in favore di chi lavora.  

Nessun commento: