sabato 6 dicembre 2014

Squallore

Da: Quotidiano.net

Droga e autoerotismo, Lapo ricattato. "Dammi i soldi o vendo il filmato"


Milano, 6 dicembre 2014 - Chi è quel biondo che in un primo pomeriggio di piena luce dell’aprile milanese svicola e si acquatta tra le auto in sosta, tentando di nascondersi, seminudo, solo giacchetta e plaid avvolto in vita? Lapo Elkann? Possibile? Lapo, erede di dinastia industriale che, di nuovo, lo scorso aprile si infila da vittima predestinata in un’altra storia di ricatti subiti, per coprire - simbolo quella copertina foglia di fico - scelte di vita avventurosa, non in linea col bon ton di stirpe.
Lapo, classe 1977, ancora vittima sia di ricatti subiti che di ricatti interrotti. Il suo svicolare in déshabillé tra le auto, per motivi che nessuno sa, è l’avvio di una storia appena sbarcata davanti al giudice delle 
indagini preliminari, Stefania Pepe, chiamata a convalidare un arresto in flagranza di reato, martedì al Four Season di Milano, e ordinato dal pm Giancarla Serafini. L’arresto di un giovane cameriere di una cooperativa, 31 anni, E.B., incensurato, assistito dall’avvocato Antonio Nebuloni, che quell’incontro casuale e allucinato tra le auto in sosta, ha trasformato in un estorsore. Beccato con tanto di busta in mano – che avrebbe dovuto contenere il denaro pattuito a 90mila euro – appena ricevuta da un uomo di fiducia di Lapo, Nelson Shawn, e nella cornice pregiata dell’hotel extralusso. Il cameriere è arrestato, il fratello (F.B.) è indagato; e dalle retrovie di una stangata di famiglia ai danni di Elkann fa capolino la figura del solito fotografo, ex Vallettopoli, ex scuderia Corona, il Fabrizio Bicio Pensa che non ha mai perso il vizio (dai tempi di Trezeguet) di monitorare i vizietti dei vip.
È un pomeriggio di aprile. I fratelli passano, vedono l’uomo che fa capolino seminudo. Così dicono. Lo riconoscono. Si fermano, gli chiedono se ha bisogno di aiuto. E inizia la storia. In auto fino alLapo Elkann (Imagoeconomica)quartiere Niguarda, dove i due abitano con i genitori. L’appartamento è vuoto, si sale conl’ospite improvvisato che – dirà l’arrestato – «tira fuori un grosso sasso, cocaina». Il pomeriggio passerebbe così, in uno sballo in bilico fra «droga ed autoerotismo», ma con quel buon margine di lucidità che consente a uno dei fratelli, F., di filmare, non visto. A interrompere il pomeriggio di Niguarda è la madre dei ragazzi che rientra in casa: così Lapo è rivestito con una tuta, un cappellaccio perché mamma non lo riconosca, e trasferito in un appartamento a Cinisello, sempre più hinterland. Poco prima di mezzanotte la festa finisce. Saluti, scambio di numeri di telefono, a Lapo vien pagato un taxiper il ritorno a casa, pieno centro, terrazzata piazzetta Borromeo.
Fine dell’avventura? Macché. Qualche giorno dopo il cameriere richiama l’industriale, si aspetta un segno di riconoscenza. E a stretto giro questa arriva con uno sfolgorante pallone della Juve, col valore aggiunto degli autografi a tutto tondo dei calciatori. Bel pensiero, ma più che soddisfare, irrita i fratelli.Che, con quel video di cui Elkann non sa, contattano ‘Novella 2000’: la direzione si dice non interessata, e anzi consiglia di distruggere. Ma, tempo 48 ore, il cameriere riceve una telefonata dallo stesso Lapo, e inizia la contrattazione. Il ricattatore vuole 50 mila, si transa a 30 mila. Lo scambio in un alberghetto di piazza Lima, zona Loreto. A portare il denaro è il maggiordomo, Nelson, che, alla consegna sottopone una scrittura privata con cui fissa, se mai venisse diffuso il video, una penale di 300 mila euro. Parrebbe finita qui, non lo è. Qualche mese dopo, tra discoteche e giri di vita il cameriere incontra il Bicio Pensa delle foto border line, cui racconta la storia. E da cui riceverebbe la prognosi – da tecnico di genere – di aver tirato su un decimo di quanto avrebbe potuto. Così si comincia a sognare 350 mila euro in cambio di discrezione.
Questa volta il contatto avuto con Bicio e con un’agenzia è in direzione di ‘Chi’ e del suo direttore Alfonso Signorini, che prende tempo, e fissa un appuntamento. Ma molto prima arriva la telefonata di Nelson: protesta, contratta e fa scendere la posta da 350 a 90 mila. Appuntamento, martedì 2 dicembre, al Four Season. Ci sono il cameriere, Nelson che fa da esca, e dietro, chiamata da Elkann, la polizia.
di MARINELLA ROSSI

Continua la saga dello squallore di Lapo Elkann, a riprova che non c'è denaro e famiglia prestigiosa che tengano di fronte alla deriva mentale di questa persona.
Nonostante i giornali compiacenti e la Fondazione Italia-USA cerchino di incensare questa figura umana nel tentativo inutile di coprire quello che veramente è: una persona con seri problemi psichici, meritevoli di pietà, se non fosse che i soldi e il prestigio della famiglia cercano di creare un cuscino protettivo intorno a lui, ottenendo per questo non pietà ma scherno dalla gente.  

Da questo blog: 6 febbraio 2014 "Meredith e la cittadina americana Amanda" (la Fondazione Italia USA è non-profit e gode di contributi pubblici ed ha aiutato Amanda Knox a tornarsene negli USA senza attendere la sentenza della Cassazione, che è stata poi a lei sfavorevole...).  La Knox e Sollecito Condannati in primo grado sono stati poi assolti, e quindi scarcerati, in appello dai giudici del capoluogo umbro. Sentenza quest’ultima annullata in Cassazione che per questioni procedurali ha disposto un nuovo processo a Firenze al termine del quale i due ex fidanzati sono stati di nuovo condannati a 26 e 28 anni di carcere. Fonte: ANSA


Cose che fa la Fondazione che gode dei nostri contributi pubblici:


Alla Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia USA
La cerimonia di conferimento del Premio America,promosso dalla Fondazione Italia USA, si terrà a Roma il 6 ottobre 2011, alle ore 17, presso la Camera dei Deputati, Sala delle Conferenze di Palazzo Marini, con l’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, on. Giorgio Napolitano. I premiati per l’edizione 2011 sono: Laura Biagiotti, stilista, Lapo Elkann,....

...cercate i meriti di Lapo Elkann sul WEB... io non ne ho trovati.

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