venerdì 5 dicembre 2014

Federica Sciarelli: patetici errori di valutazione

Chi l'ha visto, l'ho scritto tante volte, mi piace perché è una TV Verità, si occupa della Vita. Quella parte di vita di gente qualsiasi che finisce nel dolore per sparizioni che spesso sono omicidi in cui non si trova il corpo della vittima.
E' una TV messa al servizio della gente e delle Forze dell'Ordine: quindi utile.
Occupandosi della Vita Vera ovviamente si scopre di tutto, perché nella Vita Vera c'è di tutto.
Quando la trasmissione si è occupata della sfortunatissima Fortuna Loffredo, bambina gettata dalla finestra, che poi si è scoperto essere stata abusata da anni, nei collegamenti con la casa della povera innocente uccisa la conduttrice, Federica Sciarelli, continuava a lodare la "faccia da bambina" della madre della piccola abusata ed uccisa, in modo anche imbarazzante.
Imbarazzante perché una madre è responsabile delle sue creature e, visto che la piccola è stata uccisa a soli 7 anni ed era abusata da tempo, a qualsiasi persona di buonsenso viene il seguente pensiero: "Ma questa donna, questa madre non lavava la sua bambina ogni giorno? Anche nelle parti intime? Oppure una bimba di 5,6,7 anni può badare da sé alla propria igiene intima senza bisogno del controllo della mamma?" Insomma i complimenti che sorridendo un poco scioccamente Sciarelli continuava a farle, come se fosse la mammina delle favole, senza responsabilità alcuna per omesso controllo della sua creatura, erano francamente per me strani. L'insistenza a dimostrarle una zuccherosa simpatia trattandola da bambina  era sconcertante, anche alla luce di quello che la Sciarelli stessa rivelava parlando: e cioè che la madre giovane e poco attenta non stava più con il padre della povera Fortuna sfortunata, ed aveva messo al mondo un altro innocente con un altro uomo, anche lui ormai ex-convivente. Alla faccia della "faccia da bambina" di questa donna dalla vita piuttosto promiscua!! 
Ed ecco cosa è la famiglia di questa bambina massacrata da orchi adulti:

Da: Il Gazzettino.it
Bimba violentata e gettata dal balcone, altro orrore: abusi fin dall'età dell'asilo
La piccola Fortuna
di Marco Di Caterino
CAIVANO (NAPOLI) - Il calvario di Fortuna Loffredo è stato più lungo di quello che fino a oggi si era creduto. Le violenze e gli abusi su questa bambina sarebbero iniziati in età prescolare, vale a dire due anni prima della sua morte. 
La sconvolgente rivelazione giunge da un pool di esperti (psichiatri e psicologi dell'età infantile) incaricato dai quattro avvocati difensori della famiglia di analizzare decine di disegni di «Chicca», scaraventata nel vuoto dall'isolato 3 delle palazzine popolari Iacp del Parco Verde di Caivano la mattina del 24 giugno scorso, e deceduta senza aver ripreso conoscenza, qualche minuto dopo il ricovero presso l'ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.
Per gli esperti chiamati in causa nell'indagine difensiva promossa dai legali di parte civile, i racconti grafici della piccola, sarebbero stati nella norma, per forme, colore e personaggi fino a quando la vittima aveva dai tre ai quattro anni. Successivamente, e secondo quando accertato dagli esperti della difesa, le rappresentazioni grafiche della piccola evidenziano un brusco cambio di rotta. Il «sole» insieme con la figura di uomo – per gli esperti il papà finito in carcere per una storia di cd contraffatti – scompaiono dai disegni, mentre quello che la piccola compone sui fogli, evidenzia un marcato stato di sofferenza, psicologica e fisica. Una condizione di dolore chiuso e per forza dell'età che la bimba non riusciva ad elaborare, sostengono gli esperti. Uno stato di choc cronico che avrebbe causato quel calo attentivo e quelle difficoltà di apprendimento, manifestate con una certa evidenza nel corso del primo anno delle scuole elementari. Per questo, «Chicca» era seguita da un docente di sostegno e faceva logopedia in un centro specializzato di Aversa.
Domenica 26 Ottobre 2014


Una notazione: "il papà finito in carcere per una storia di cd contraffatti"
Un commento: in questo Paese si finisce in carcere per dei CD contraffatti, quindi per la violazione dei diritti d'autore...
E Massimo Carminati con un condanna a 10 anni per banda armata stava libero... guidava l'automobile...
Ma su questo scriverò in un successivo post: dopo il 16 dicembre prossimo... 




La madre della bambina abusata da anni, poi gettata dalla finestra del palazzo dell'Istituto Case Popolari dove vivono, mostra la foto della povera vittima.
Lo Stato aveva dato loro una casa, potevano almeno cercarsi un lavoro onesto.
In Italia esiste un gran numero di persone che ritiene di "avere diritto" solo perché nata povera.
Conosco tante persone nate povere che si sono costruite una vita accettando lavori umili, riducendo a poco le loro necessità, usando con oculatezza i propri sudati risparmi per comperarsi un tetto da soli e senza l'aiuto dello Stato: una di queste persone è stato mio padre che notava come lui, con il sacrificio dei propri bisogni, si era comperato la casa da solo ma nel suo stipendio aveva la ritenuta Gescal  per "le case dei lavoratori".



Da: Virgilio.it Notizie - 
Pubblicato il 28/11/14 da Affaritaliani.it in Videonews|


Soldi falsi, così la mamma di Fortuna cercò di piazzare 100 euro. Video
Sgominata la più grande gang di falsari del mondo: coinvolta la madre della piccola Fortuna Loffredo



La chiamavano “Napoli Group” ed è la banda responsabile della stampa del 90% degli euro falsi circolanti sul pianeta: 39 gli arresti. Alla mamma della piccola misteriosamente caduta nel vuoto a Caivano è stato imposto il divieto di dimora. Il Napoli Group era in contratto con le organizzazioni criminali di mezzo mondo e i soldi venivano spesi, oltre che in Europa, soprattutto nei Paesi dell’Africa, dall’Algeria alla Tunisia al Senegal. Ognuno aveva i suoi compiti: chi la stampa, chi lo stoccaggio, chi la spendita al dettaglio. Ad Arzano c’era la stamperia, a Gallicano una zecca. Non sarebbero però emersi legami con la camorra, così ha infatti dichiarato il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo.
Tra le persone colpite dal divieto di dimora c'è Domenica “Mimma” Guardato, mamma della piccola Fortuna, caduta misteriosamente nel vuoto a Caivano il 24 giugno 2014. Sulla piccola, che si scoprì essere stata abusata, è aperta un’inchiesta per omicidio sulla quale tuttora si sta cercando di far luce.
I carabinieri hanno dato a Domenica sei ore di tempo per lasciare la città. Secondo le indagini la donna comperava diversi quantitativi di soldi falsi da Giuseppe Manzo, un altro residente del parco Verde di Caivano. Poi li rivendeva ad altri che li spendevano in supermercati e negozi.
(Affaritaliani.it )

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