mercoledì 21 marzo 2012

Lavoro in Italia: storia n. 5

1999 - Italia

Concorso a Cattedre per la Scuola Pubblica Secondaria. Una giovane con Laurea Scientifica ed un Dottorato di Ricerca dà il Concorso per varie discipline di insegnamento. Nel lungo elenco del punteggio dei titoli da presentare c'è anche il suo Dottorato.
All'assegnazione del punteggio dei titoli la Dottoressa si accorge che il suo Dottorato non è stato considerato. E' molto importante ai fini della graduatoria di merito un punto in più o in meno, che può fare la differenza per l'assegnazione della cattedra. E' previsto il ricorso all'Ufficio Scolastico Regionale e la dottoressa lo presenta. Va anche a parlare con il Dirigente preposto che è una donna. Ma la spiegazione è assurda: il Dottorato presentato dalla Dottoressa è in Astrofisica ed invece nell'elenco del bando è scritto Dottorato in Astronomia. La Dottoressa prova a spiegare alla colta Dirigente che praticamente è la stessa cosa, solo che i Corsi di Dottorato che si occupano delle medesime discipline possono variare nominalmente a seconda dell'Univesità che li istituisce, pur restando la sostanza della materia la medesima. La Dirigente risponde testualmente: "Non stiamo a crusceggiare!" Ed il punto non le viene riassegnato.
Questo comporterà che per quel punto la fresca Professoressa non avrà la Cattedra nella sua provincia e dovrà andare ogni giorno a km. 100 di distanza in un'altra provincia, dove le è stata assegnata la Cattedra. Per lavorare affronta ogni giorno il tragitto, d'inverno anche su strade ghiacciate ed avendo lasciato prestissimo il suo bambino all'asilo nido. Si rivolge comunque ad un sindacato e fa ricorso con l'avvocato a tariffa sindacale: Lit. 1.500.000. La sentenza a suo favore (e non poteva essere altrimenti) arriverà dopo un anno, ma nessuno le restituirà il disagio patito ed i soldi per il carburante spesi in più.
Morale: questi Dirigenti e valutatori che sbagliano e creano disagi e danni alle persone, nonché fanno aumentare i contenziosi di lavoro con ricorsi  che potevano essere evitabili, non vengono sanzionati da nessuno? 
Potrei continuare all'infinito, ma già da questi cinque casi si evince che il lavoro non tiene conto del valore della persona né degli studi, i meccanismi per entrarvi sono dunque altri e non attengono alle capacità del candidato, inoltre quando si ha a che fare con gli Apparati statali le cose peggiorano anche di più perché si arriva all'arbitrio, contro il quale gli strumenti di difesa sono solo legali, costosi e di incerto esito.

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