mercoledì 15 febbraio 2012

Molestie telefoniche commerciali

Quante volte, allo squillo del telefono, vi siete precipitati a rispondere perché poteva essere un figlio, oppure la vecchia madre o una chiamata per il lavoro, e vi siete trovati invece ad ascoltare una voce, spesso femminile, che vi chiedeva se eravate disposti a rispondere ad un sondaggio, oppure vi offriva un contratto per un servizio molto conveniente per voi o un acquisto di un qualsivoglia prodotto? Magari eravate in bagno, o sotto la doccia, oppure a cuocere qualcosa sul fornello... Se vi siete stizziti avete ragione. Io rispondo sempre con educazione per rispetto verso chi, comunque, lavora nel call center, ma sono cortesemente drastica. Esistono leggi e regole e chi accetta questo tipo di lavoro lo sa molto bene, perché i datori di lavoro li avvertono e danno loro delle precise strategie. 
Un esempio di questa mattina:
Rita: "Pronto."
Voce femminile che parla con la "o" aperta: "Buongiorno, lei è la signora Rita? Moglie di Giuliano?"
Rita pensa che sull'elenco telefonico di nome ne compare solo uno, dunque l'addetta del call center ha qualche informazione in più rispetto al semplice numero telefonico, ma risponde comunque: "Sì", aspettando il resto.
Voce con sottofondo di rumore di altre voci e squilli: "Può rispondere a qualche domanda per un sondaggio statistico sulla salute?"
Rita: "Chi fa questo sondaggio?"
Voce femminile: "Siamo un' Agenzia che fa sondaggi per delle statistiche."
Rita: "E come si chiama questa Agenzia?" (Domanda più che legittima per sapere chi ci sta chiamando e visto che si vuole che si risponda a delle domande).
Voce femminile un po' reticente: "Si chiama Mopa."
Rita: "E per conto di chi fate queste statistiche?"
Esitazione della  addetta del call center, poi: "Buongiorno signora." E chiude la comunicazione senza nemmeno aspettare il saluto di chi ha volontariamente chiamato. 
Morale: chiamano per fare domande, ma non vogliono rispondere alle vostre legittime richieste di chiarimenti. 
Ho fatto una piccola ricerca ed ho trovato quello che pubblico qui sotto:

OTTENERE APPUNTAMENTI COMMERCIALI E' LA SPECIALIZZAZIONE DI MOPA UN'AGENZIA DI TELEMARKETING BTB CON SEDE A PADOVA

Mopa è una agenzia di telemarketing service che supporta  qualunque esigenza di contatto commerciale. Appuntamenti commerciali, indagini di mercato, sondaggi di customer satisfaction gestioni numeri verdi, help desk, gestione reclami. Professionalità e competenza per la vostra crescita e per il successo di ogni business.
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Leggete bene questo articolo, può servire per difendervi dai molestatori telefonici

Le aziende e i call center che, avvalendosi della deroga prevista fino al 31 dicembre 2009 dal cosiddetto decreto "Milleproroghe", contatteranno gli utenti per fare promozione e offerte commerciali, dovranno utilizzare solo banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici precedenti al 1 agosto 2005. Non potranno servirsi del periodo di deroga per chiedere il consenso degli interessati per futuri contatti né potranno cedere i dati che utilizzano a terzi.
Con un provvedimento che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Garante per la privacy ha precisato le regole che dovranno seguire le società che svolgono attività di marketing nell'usare i dati degli abbonati. Il decreto "Milleproroghe", di recente convertito in legge, stabilisce che i numeri di telefono e gli indirizzi presenti nelle banche dati costituite sulla base dei vecchi elenchi telefonici sono utilizzabili per fini promozionali fino al 31 dicembre 2009 da coloro che hanno creato tali banche dati precedentemente al 1 agosto 2005.
Il provvedimento del Garante intende chiarire rigorosamente i limiti entro i quali società che effettuano attività promozionale anche tramite call center possono avvalersi della deroga. Il mancato rispetto del provvedimento comporta una sanzione amministrativa che va da 30 mila a 180 mila euro e che, nei casi più gravi, può raggiungere anche i 300 mila euro.
  • Le società dovranno innanzitutto documentare in modo adeguato che la banca dati, costituita con i numeri telefonici e gli indirizzi degli abbonati, sia stata effettivamente creata prima del 1 agosto 2005. Le società dovranno usare questi dati direttamente e non potranno cederli a nessun titolo ad altre aziende.
  • Gli operatori che telefoneranno agli abbonati dovranno ad ogni contatto specificare per quale società chiamano e ricordare agli interessati i loro diritti. Ma soprattutto dovranno registrare immediatamente l'eventuale contrarietà dell'abbonato ad essere nuovamente contattato. L'utente che non intende essere più disturbato avrà il diritto di conoscere l'identificativo dell'operatore al quale ha comunicato la sua volontà.
  • I dati presenti nelle banche dati dovranno essere utilizzati solo a fini promozionali e non potranno in alcun modo essere usati per acquisire nuove informazioni o il consenso degli abbonati ad effettuare chiamate dopo la data del 31 dicembre 2009. Questo significherebbe di fatto costituire nuove banche dati, andando al di là delle finalità stabilite dalla legge e prorogando oltre il termine previsto gli effetti della deroga temporanea.
  • Le società che svolgono attività di marketing dovranno comunicare al Garante, entro 15 giorni dalla pubblicazione in G.U., di essere in possesso di banche dati costituite anteriormente al 1 agosto 2005 e di volerle utilizzare per attività promozionali. Dovranno chiarire se il trattamento di dati venga effettuato anche per conto terzi.
Fonte: Garante per la protezione dei dati personali.

4 commenti:

Silvia O. ha detto...

C’è il Registro Pubblico delle Opposizioni….ma non funziona….
Il Registro Pubblico delle Opposizioni è un servizio concepito a tutela del cittadino, il cui numero è presente negli elenchi telefonici pubblici, che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato e, in pari tempo, è uno strumento per rendere più competitivo, dinamico e trasparente il mercato tra gli Operatori di marketing telefonico.
Dovrebbe servire per raggiungere un corretto equilibrio tra le esigenze dei cittadini che hanno scelto di non ricevere più telefonate commerciali e le esigenze delle imprese che in uno scenario di maggior ordine e trasparenza potranno utilizzare gli strumenti del telemarketing.
Noi ci siamo iscritti ma senza ottenere risultati. Continuano a chiamare e quando dico che siamo iscritti al Registro Pubblico delle Opposizioni, si scusano per il disturbo e si giustificano dicendo che la ns. iscrizione non appare nei loro tabulati.
Un’altra cosa che prevede la legge è l’obbligatorietà della visibilità del numero che chiama l’utente. In genere, con le chiamate per marketing, è visibile solo la scritta “identità riservata”. Quando ricevo questo tipo di chiamate, faccio presente all’interlocutore che la legge vieta di occultare il numero di telefono e vieta di contattare telefonicamente coloro che sono iscritti al Registro pubblico delle Opposizioni. Si scusano e mi salutano!

Se può essere utile a qualcuno ecco il link:
http://www.registrodelleopposizioni.it/

Rita Coltellese ha detto...

Prova a inserire il tuo nome mettendo il pallino-segnalino dove è scritto nome/URL: puoi indifferentemente scrivere il solo nome od il solo URL, o entrambi se hai un sito (URL) www.ecc. ecc., altrimenti scrivi il tuo nome semplicemente nello spazio del testo all'inizio.

Silvia O ha detto...

Provo come mi hai consigliato tu

Silvia O. ha detto...

Gli ultimi commenti li avevo scritti mettendo il pallino su "account Google" in quanto il sistema non mi permetteva di mettere il mio nome su "nome/URL".Il mio nome appariva normalmente in alto.
Adesso, da oggi, non mi permette l'opzione "account Google" ma mi permette l'opzione "nome/URL.
Per me vanno bene entrambe le opzioni, l'importante è che non appaia "anonimo"!!!!Non mi piace.
Ciao