giovedì 20 febbraio 2020

I Racconti di una cattivissima vecchia 10°: Difesa di una pazza immorale

Difesa di una pazza immorale


Sono una vecchia pessima, cattiva, se avete letto i miei 9 racconti precedenti lo sapete.
Ma a volte mi viene il dubbio di non esserlo abbastanza rispetto al mondo che mi circonda.
Ci sono persone che vivono in modo così lontano dalla morale e da un minimo di verità e di equilibrio che è bene prenderne le distanze per non essere coinvolti nelle loro pazzie. Io lo faccio.
Ma vedo che altre persone o sono profondamente cieche e stupide da non vedere oppure vedono e sta bene loro frequentarle.
Per ipocrisia, assecondandole, si comportano da pupazzi, burattini, fingendo che tutto quello che dicono e che fanno sia normale, salvo poi ridacchiare e sparlare alle loro spalle.
Penso che in entrambi i casi questo tipo di persone fa abbastanza schifo: i primi perché ottusi deficienti, i secondi perché ruffiani di gente che vive senza dignità.
Avendo allontanato una di queste persone perché, pur vivendo con il marito, aveva palesi rapporti con altri uomini, corteggiandoli anche sotto gli occhi dell'incredibile consorte, costei mi ha ricoperto di insulti e di calunnie: in particolare dicendo a chi l'ha voluta ascoltare che io ero matta.
Non so con quali invenzioni abbia infarcito la sua calunnia, so per certo che si è fatta aiutare per renderla credibile dalla figlia maggiore.
Lo so perché questa donna, con evidenti segni di squilibrio mentale, l'ha fatto anche con me, calunniando persone che evidentemente non le stavano bene per diverse ragioni e, vedendo la mia espressione incredula, chiamava sempre la figlia a confermare quanto mi stava dicendo.
Ora io ho una mente in grado di discernere ciò che mi viene detto, in base a chi mi sta di fronte e che so valutare, ma non tutti abbiamo lo stesso livello di intelligenza.
Nulla ho fatto per contrastare una simile calunnia sapendo che io sono la migliore smentita per chi ha un minimo di senso della realtà. Il resto è a tale livello intellettivo che non può essere considerato.
Ho sopportato dunque di essere chiamata dietro le spalle (ma non tanto da non saperlo) matta da una donna dalla vita immorale e che matta lo era realmente per tutta una serie di manifestazioni visibili.
Era una donna affetta da una vistosa mitomania che la spingeva ad inventare cose inverosimili: ricchezze esagerate quanto inesistenti, titoli accademici a fronte di una cultura poverissima, quasi elementare, malattie incompatibili con la vita e tanto altro.
Per quel che attiene la immoralità del suo vivere è stato subito evidente a mio marito e al mio figlio maggiore, mentre io, pur registrando visibili anomalie nel ménage familiare di questa donna, per uno scrupolo di coscienza ho evitato di pensare che fosse una puttana, fino a che non ne ho avuto, mio malgrado, prove certe che sono arrivate senza che io le abbia cercate.
Sento ora che qualcuno ha creduto alle sue millanterie su case possedute e ricchezze provenienti, a suo dire, da un'attività di "prostituzione di alto bordo".
Ebbene questa cattivissima vecchia, pure calunniata dalla pazza mitomane, ha inteso difenderla per amore di verità: d'accordo che qualcosa di vero c'è sulle corna del marito acquiescente, ho detto, ma che la folle esercitasse il più antico mestiere del mondo quale professione mi sembra troppo... Non ci sono tutte queste case.. La mia famiglia ne ha di più, costruite semplicemente con il lavoro e il risparmio, oltre che con oculati investimenti delle non ricche eredità di genitori e parenti... Dunque le millanterie della mitomane, per menti non molto intelligenti, sono diventate un boomerang che le si è ritorto contro, fino a farla diventare una vera e propria prostituta con i cui proventi avrebbe acquistato quello di  cui godono suo marito e le sue figlie.




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