sabato 18 agosto 2018

Ponte di Genova: paradigma dell'Italia

La gente innocente è morta: morta.
E non per caso o per fatalità, ma per inadempienze di una catena di persone, persone che venivano pagate per svolgere un lavoro, lavoro dove ciascuno aveva le proprie incombenze e responsabilità.
Eppure non c'è nessuno che si senta responsabile, nessuno che si senta male pensando che quella gente ignara è morta a tradimento, strappata alla vita mancandogli la terra sotto i piedi, e che lui può aver avuto la sua parte piccola o grande di responsabilità in quella morte atroce.
Nessuno. L'unica preoccupazione è togliersi il peso dalle spalle dando la colpa ad altri.
Ma che uomini e che donne sono costoro?
Nel mio lavoro ho sempre cercato di fare il mio dovere, andando anche oltre quello che mi competeva, giacché ho una coscienza, una dignità e prima di tutto rispondo a Rita.
Faccio un esempio per far capire cosa intendo per cercare di risolvere gli intoppi andando oltre le strette formali mansioni o competenze dietro le quali gente senza anima si trincera.
Negli ultimi due anni di lavoro, anche se non volevo, sono stata tirata per i capelli a fare un lavoro del tutto nuovo. Ad oltre 60 anni di età ho dovuto imparare da sola, senza il corso che mi era stato prospettato a parole, un software del tutto nuovo, per rimediare ad un inventario dipartimentale fermo da dieci anni. Visto che me la sono cavata mi è stato chiesto di imparare altri due software per altre due funzioni e una di queste era emettere ordinativi e pagare fatture. 
Al momento di procedere all'acquisto di una importante apparecchiatura scientifica del campo elettromedicale che un rappresentante aveva illustrato ad un ricercatore lasciandola poi in comodato d'uso, e di cui il ricercatore medico aveva necessità avendone testato le qualità, il sistema del software non mi consentiva di procedere alla formalizzazione dell'ordine perché la Ditta produttrice di tale apparecchiatura non era in ordine con il DURC. Quel documento che dimostra che Ditte e Società sono in ordine con tutti i versamenti di legge. Era una piccola Ditta, molto specializzata e direi coraggiosa, date le incombenze amministrative e le tasse che gravano in questo Paese su chiunque abbia capacità ed idee per mettersi in proprio. Evidentemente non ce l'aveva fatta a stare in regola con i versamenti INPS. Informai il ricercatore dell'intoppo: il sistema non consente di emettere ordini se la Ditta non è in regola. Egli dopo un anno in cui aveva provato quell'apparecchiatura come valida fu costernato, inoltre i fondi ottenuti per investimenti su materiale inventariabile andavano spesi entro l'anno, o almeno impegnati, altrimenti sarebbero andati in economia e dopo tanta fatica per ottenerli egli li avrebbe persi. Il rappresentante che tante volte era venuto spendendo il suo tempo, pagandosi il viaggio, cosa che io ben so avendo fatto anche la rappresentante di commercio nella mia vita,  telefonava chiedendomi quando sarebbe stato emesso l'ordine, giacché solo in quel momento egli avrebbe avuto la sua percentuale sulla vendita e dunque il suo guadagno e il rientro dalle spese... Vendere apparecchiature sofisticate non è come vendere pentole o detersivi, con tutto il rispetto per chi lo fa, servono anche competenze di un certo livello e mi immaginavo che quell'uomo di certo non aveva avuto altre possibilità di inserimento e si era messo coraggiosamente a fare il rappresentante di apparecchiature elettromedicali di nuova progettazione... Pensando a queste persone, alle loro aspettative, al loro impegno e lavoro, non mi sono trincerata dietro un: "Non posso farci niente. Il sistema non mi consente di emettere l'ordine, blocca tutta la procedura senza il DURC.. Vedete voi (medico ricercatore e rappresentante) cosa potete fare.." 
Io invece ho telefonato alla Ditta che era in un'altra città, il titolare mi ha detto stancamente che non avanzandogli niente a fine mese era rimasto indietro con i versamenti INPS, ma aveva concordato una rateizzazione e pagato già una gran parte del suo debito contributivo. Ho chiesto della Sede INPS e se avevano un numero di telefono di quella sede. Ho telefonato ed appreso che la Ditta aveva chiesto una rateizzazione del debito (18.000 euro) e l'INPS glielo aveva accordato. Mi sono fatta mandare il documento con la firma del Dirigente di quella sede in cui appariva tutta la rateizzazione e le quote già pagate, nonché quelle delle future scadenze e con quel documento ho cercato di emettere l'ordine. Questo lavoro non previsto e che nessuno mi ha chiesto di fare mi ha occupato del tempo, ma il mio unico rammarico è che nemmeno così mi è stato consentito di emettere l'ordine da un sistema codificato e centralizzato. Il ricercatore non ha avuto la sua apparecchiatura, i soldi sono andati in economia forse, il rappresentante non ha raccolto il frutto del suo lavoro, la Ditta a cui la vendita di quell'apparecchiatura, da loro progettata e costruita a regola d'arte, avrebbe dato l'ossigeno necessario anche per versare i contributi che non aveva versato per mancanza di soldi, forse avrà chiuso o sarà fallita... Ma io ho la coscienza a posto giacché ho provato e sperato che quel documento, che non era il DURC richiesto dal sistema ma un'attestazione di correttezza e buona volontà della piccola Ditta,  potesse sbloccare la situazione. Il rappresentante e il medico mi hanno ringraziato per questo tentativo inusuale, e questo è quello che dovremmo fare tutti, pubblici amministratori e non: del nostro meglio.
Purtroppo ho avuto davanti agli occhi ed ho tutt'ora esempi contrari. Gente con il culo al caldo, come in fondo ero io pubblico funzionario, che non fa un'unghia di più di quello che gli compete, anzi, casomai un'unghia di meno, quando addirittura non mette con sottile perfidia i bastoni fra le ruote a semplici e banali pratiche.
Ho un elenco lunghissimo di esempi legati al MIUR, all'Ufficio Brevetti, all'Amministrazione di certi Ospedali Pubblici, alle Poste Italiane... Per non parlare di certi magistrati del lavoro...
Tutte mancanze fatte da singoli che lavorano senza coscienza, con cattiva volontà, con menefreghismo, quando non con sciatteria, creando problemi agli altri cittadini, e questo è così diffuso che la qualità della vita nel nostro Paese non è buona...
Dalle piccole cose alle grandi è tutto così...
E senti nella gente ora rabbia, ora rassegnazione, SEMPRE uno scetticismo che va dal non credere più nel sistema Paese al cinismo.



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