di F. Q. | 21 giugno 2018
Chi e perché assegna la scorta – Ad assegnare le scorte in Italia è l’Ufficio centrale interforze per la Sicurezza personale che è un’articolazione del Dipartimento di pubblica sicurezza . Si tratta di un organo collegiale che collabora con Aisi, Aise e forze dell’ordine per raccogliere e analizzare tutte le situazioni personali di rischio. È stato istituito nel 2002, sotto il secondo governo di Silvio Berlusconi, dopo l’assassinio del giuslavorista Marco Biagi, ammazzato dalle Brigate Rosse dopo che gli era stata azzerata la protezione. In passato, infatti, le scorte venivano assegnate dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica sulla base di informazioni raccolte a livello locale.
Il Corriere della Sera 14 ottobre 2009
«Saviano non doveva avere la scorta»
Il capo della Mobile: minacce non riscontrate. Lo scrittore: ho una condanna a morte
Roberto Saviano |
Pisani è un funzionario di grande spessore e sicuramente di grande futuro. Un patrimonio della Polizia, se a nemmeno quarant’anni (oggi ne ha 42) gli fu affidato il comando di uno degli uffici investigativi più importanti d’Italia. È un calabrese taciturno e poco avvezzo alla ribalta mediatica, ma nell’intervista a Magazine sceglie di incamminarsi su un terreno che inevitabilmente proprio su quella ribalta lo espone. Andare controcorrente sul tema Saviano è impegnativo. Però Pisani non parla per sentito dire. Spiega: «A noi della Mobile fu data la delega per riscontrare quel che Saviano aveva raccontato a proposito delle minacce ricevute. Dopo gli accertamenti demmo parere negativo sull’assegnazione della scorta». E in tre anni non sembra aver cambiato idea: «Resto perplesso quando vedo scortare persone che hanno fatto meno di tantissimi poliziotti, magistrati e giornalisti che combattono la camorra da anni». Nemmeno di Gomorra pare entusiasta: «Ha avuto un peso mediatico eccessivo rispetto al valore che ha per noi addetti ai lavori».
Da: Il Tempo
Infangato e riabilitato dopo 4 anni Onore al super poliziotto Pisani
Lo avevano accusato di favoreggiamento. Ora è stato completamente assolto
20 Giugno 2015
![Infangato e riabilitato dopo 4 anni Onore al super poliziotto Pisani Infangato e riabilitato dopo 4 anni Onore al super poliziotto Pisani](http://www.iltempo.it/resizer/670/-1/true/20150609/export.1.1428323.jpg--.jpg)
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Il Mattino Napoli 26 febbraio 2016
Pisani, arriva la nomina a questore per il superpoliziotto che stanò Zagaria
![](https://www.ilmattino.it/photos/PANORAMA/84/01/1578401_image_2_.jpg)
A CHI SPETTA LA SCORTA IN ITALIA E PERCHE’? |
di Emanuela Maisto
Austria e Danimarca i paesi meno scortati, seguono Francia e Inghilterra.
In Italia sono circa 585 le personalità sotto scorta, di cui 411 con auto blindata.
...le scorte che “proteggono” i nostri politici e uomini di potere, che dovrebbero proteggerli dalla criminalità organizzata e dal terrorismo. Ma andando a guardare più da vicino, molti di coloro che ne godono, non sanno neanche dell’esistenza di minacce terroristiche o criminali. Infatti non si capisce per quale motivo, alcuni di loro, dovrebbero temere questo pericolo,...
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Ma ci si può tranquillizzare, perché esiste una "lista di priorità" degli scortati, suddivisa in livelli. Il primo livello, è concesso a 16 personalità e consiste in due o tre auto blindate con 3 agenti per auto. Il secondo livello, invece, prevede due auto blindate con 3 agenti ciascuna ed è assegnato a 82 personalità. Una sola blindata con 2 agenti a 312 personalità per il terzo livello. L'ultimo prevede un'auto non blindata con 1-2 agenti, dato a 174 personalità. Ma chi usufruisce dell'auto blindata? Per lo più magistrati e politici; in minima parte anche giornalisti, pentiti, sindacalisti e presidenti di regione e sindaci. Le forze dell'ordine impiegate per la sicurezza di queste personalità sono principalmente agenti di polizia e carabinieri, ma c'è anche un alto numero di circa 400 uomini della vigilanza, impiegati come bodyguard. Per citare solo alcuni che godono di questo servizio: il presidente della Lazio Claudio Lotito, l'ex ministro Paolo Cirino Pomicino, per altro condannato in via definitiva per corruzione che ha una guardia giurata e un'auto blu, i coniugi Mastella, Clemente e Alessandra Lonardo, rinviati a giudizio per aver recepito tangenti. Tra i giornalisti saltano all'occhio Vittorio Feltri, Bruno Vespa, Emilio Fede e Maurizio Belpietro, nonostante un'inchiesta giudiziaria abbia accertato che quest'ultimo non subì mai l'attentato denunciato dalla sua guardia del corpo.
Proprio a lui, all’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, spettano otto poliziotti e due blindate. Niente a che vedere con i 18 agenti e le quattro auto che difendono il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo. Mentre personalità come il sacerdote Pino Puglisi e il giornalista Beppe Alfano non avevano la scorta e infatti sono stati uccisi dalla mafia, lasciati soli come tanti altri minacciati da pericoli quotidiani eppure non tutelati dallo Stato.
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