lunedì 8 maggio 2017

Macron: affascinante conquistatore

Quando, non sapendo chi fosse Emmanuel Macron, ho visto nei servizi dei TG chi erano i pretendenti alla carica di Presidente della Repubblica Francese, ho detto scherzosamente: "Ma che votassero questo, almeno quando lo guardano vedono un bel ragazzo!"
Certo la combattente Le Pen, che ha subito anche l'ostracismo, fino alla frattura, del padre, ha il difetto di mettere in discussione l'UE che, con una eventuale uscita della Francia, non sarebbe più nulla.
Poi, a poco a poco, è venuto fuori chi è questo uomo di 39 anni, dal bel viso sensibile con un naso aristocratico, e sicuramente ha destato curiosità il suo profilo psicologico per la sua scelta affettiva: innamorarsi della propria insegnante e non cambiare mai idea fino a sposarla nonostante 24 anni di differenza di età!
I superficiali hanno iniziato a commentare nei vari salotti e salottini televisivi questa grande differenza di età, chi arrivando ad insinuare una omosessualità di Emmanuel Macron che avrebbe scelto una amante-materna a copertura di codesta inclinazione, chi facendo superficialissime considerazioni sull'aspetto fisico di una donna tanto più anziana di lui.

A questo punto mi sono venute alcune riflessioni: la prima riguarda proprio Brigitte che, nonostante i suoi 63 anni, appare molto carina e piena di grazia, mentre tante volte, in passato, guardando in spiaggia i corpi già in rovina di donne ancor giovani, mi era venuto da pensare che certo l'età conta poco e, a volte, è molto meglio una donna anziana ben conservata che una donna con età anagrafica inferiore. 
Oltre questo di certo i superficiali non considerano che per molti il sesso è solo un fatto di modello cerebrale: insomma per molti di noi parte prima di tutto dall'organo cervello più che da altri organi.
Poi c'è il maschilismo sempre imperante ovunque sul Pianeta, che fa accettare una donna giovane, e magari anche molto bella, che ami un uomo anziano, giustificando la scelta con "la di lui personalità e/o intelligenza", mentre se è il contrario per la donna il fascino si ridurrebbe tutto e soltanto alla fisicità.   
Brigitte è colta ed è stata la guida scelta intellettualmente e cerebralmente dal trascinatore Emmanuel che, l'ha dichiarato lei stessa, ha vinto tutte le sue resistenze conquistandola, come oggi ha conquistato la Francia.

Non deve essere stato facile per Brigitte cedere ad un amore così determinato ed insistente nel tempo. Ella aveva una vita ben costruita: sposata, con tre figli, un lavoro che le piaceva come insegnante di lingua e letteratura francese presso un liceo privato retto da religiosi gesuiti... Come mandare in frantumi un matrimonio per seguire il maturo ex suo studente? Come superare non solo le convenzioni sociali, ma i sensi di colpa dentro sé stessa..? Alla fine l'ha fatto e nel 2007 si sono sposati.
Emmanuel, racconta oggi sua moglie, era maturo e spiccava su tutti i sui coetanei per modo di fare, scelte e letture.
Ed eccolo alla guida della Francia.

Inutile, forse, è riflettere sul fatto che studiava non in una scuola pubblica ma in un Istituto retto da religiosi cattolici.
Potrebbe essere stata una scelta dei suoi genitori, entrambi medici.
Certo la Chiesa Cattolica non contempla il divorzio, né l'adulterio, e il precetto "non desiderare la donna d'altri" è fra i suoi moniti...
Ma non è detto che ci sia contraddizione fra lo studiare in una scuola cattolica o insegnarvi e non rispettare tali precetti morali.
Nel caso di Emmanuel la scelta potrebbe essere addebitata ai genitori, nel caso di Brigitte a convenienze di lavoro... 

Il mondo è cambiato, forse, o forse Brigitte ed Emmanuel hanno avuto maggior fortuna della professoressa quarantenne che, in Francia, si suicidò, schiacciata dalla vergogna per aver intrecciato una relazione con un suo alunno diciassettenne i cui genitori la denunciarono per corruzione di minore e finì in carcere. Charles Aznavour scrisse una canzone ispirato da quel triste fatto:
Morire d'amore di Charles Aznavour
(Giorgio Calabrese – Charles Aznavour)
Cover di Mourir d’amour – Charles Aznavour
1971 
Sento sfuggirmi
dalle dita
ogni appiglio della vita
e so’ gia’ come finiro’
morire d’amore
visto che il mondo mi accusa
ogni altra via resta chiusa
non saprai quando me ne andro’
morire d’amore
morire d’amore
andar via senza tanti perche’
dove posso portare con me
solo cio’ che eravamo noi due
che eri tu
non ci sara’ altro incontro
tu eri l’alba
io il tramonto
me ne andro’ rimpiangendo te
morire d’amore
per amare te fino in fondo
posso dire basta al mondo

e sara’ logico per me
morire d’amore
ormai sulla mia vita e’ scesa
la rabbia triste della resa

ma non so rinunciare a te
morire d’amore
morire d’amore
andar via senza tanti perche’
dove posso portare con me
solo cio’ che eravamo noi due

che eri tu
non ci sara’ altro incontro
tu eri l’alba
io il tramonto
me ne andro’ rimpiangendo te
morire d’amore
morire d’amore
morir d’amore


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