mercoledì 19 ottobre 2016

Roma, Cimitero Flaminio: chiacchiere e REALTA'


Cimitero Flaminio - Prima Porta

Il Cimitero Flaminio (noto anche come Cimitero di Prima Porta) è stato consacrato nel 1941 ed è considerato capolavoro di architettura cimiteriale contemporanea. Con i suoi 140 ettari di estensione è il cimitero più grande d'Italia percorso da 37 km strade interne. Nel rispetto dei singoli culti sono presenti i reparti dedicati alle diverse confessioni religiose (cattolica, evangelica, ebraica e islamica) con le rispettive chiese e templi: la Chiesa Cattolica dedicata a San Michele Arcangelo, il Tempio israelitico e la Cappella polacca, eretta dai polacchi in Italia e consacrata dal Beato Giovanni Paolo II il 1 Novembre 1991. Nelle immediate vicinanze dell’Area Crematoria sorge il Giardino dei Ricordi: tre ettari di collina alberata con prati e cespugli dedicata al rito della dispersione delle ceneri dei propri cari.
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Non solo 2 novembre - Siglato protocollo per valorizzare i cimiteri monumentali

I cimiteri monumentali, luoghi della memoria collettiva ma anche patrimonio storico-artistico del Paese: un "bene culturale" da visitare, da valorizzare e da tutelare. Questo il senso del protocollo d'intesa tra il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e SEFIT (Servizi funerari italiani) associata ad Utilitalia. Il documento è stato sottoscritto sabato 8 ottobre, nel Foyer del Teatro di Corte della Reggia di Caserta, dal sottosegretario ai Beni culturali Antimo Cesaro e il vicepresidente di Utilitalia Mauro D’Ascenzi, ecc. ecc.
Se si visita il sito di AMA Servizi Cimiteriali, si ottiene l'immagine elegiaca di cui qui sopra pubblico alcuni aspetti.
Ma siccome "Non solo 2 novembre" io l'ho sempre pensato e praticato (Rita Coltellese *** Scrivere: Cimitero Flaminio di Roma - Prima Porta) ieri, 18 ottobre 2016, ho purtroppo verificato quanto di seguito illustro con foto prese con il mio antiquato cellulare:
NON C'ERA L'ACQUA, NE' IN QUESTA FONTANELLA NE' IN TUTTE LE ALTRE DELLA PARTE NORD DEL CIMITERO, COME SI PUO' VEDERE ANCHE DALLA MANETTA DEL RUBINETTO MESSA IN POSIZIONE DI APERTURA

MATERIALE DI LAVORAZIONE DELLE TOMBE ABBANDONATO


NEL VIALE ESTERNO SI E' ACCOLTI DAL DEGRADO ILLUSTRATO DALLE FOTO SOTTOSTANTI:

POTATURE DI GROSSI RAMI LASCIATI ABBANDONATI LUNGO TUTTA LA STRADA (LA FOTO DOCUMENTA SOLO UN BREVE TRATTO DI UN BEN PIU' LUNGO ABBANDONO); IL NASTRO SEGNALE DI PERICOLO E I PALETTI MESSI A TENERLO SONO VISIBILMENTE LI' DA TEMPO IN QUANTO ALLENTATI E PIEGATI.


RIFIUTI IN ABBONDANZA OVUNQUE

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