mercoledì 11 novembre 2015

Vincenzo De Luca: un ladro? No. Un corrotto? No. E allora?

In questo stravagante Paese in cui, ormai lo dicono senza inutili ipocrisie anche i vari commentatori in RAI,  "c'è uno scandalo al giorno sulla corruzione", Vincenzo De Luca NON ha rubato, NON è un corrotto, ma ha una condanna per abuso d'ufficio per aver nominato "project manager", per la realizzazione del termovalorizzatore, un geometra invece di nominarlo "coordinatore". I solerti magistrati scrivono che è stato fatto per far avere un compenso più alto al suo collaboratore.
Per questo Vincenzo De Luca, né ladro, né corrotto, ma ottimo amministratore della sua città, Salerno, non può rimanere a fare il Presidente della disastrata Campania per la Legge Severino!
Ora viene fuori che il marito della giudice, che ha scritto sentenza favorevole per l'insediamento a Presidente di Regione di De Luca, ha millantato che tale sentenza avrebbe potuto essere a lui sfavorevole qualora non gli avessero dato in cambio una buona posizione nella Sanità campana. La giudice prende le distanze e dice che si sta separando da cotanto marito e dunque appare strano che per lui si esponesse a tale mercato, dicendo quindi implicitamente che tale sentenza è solo frutto di punta di diritto!
Che dire? Che in un Paese in cui i corrotti di vario livello e calibro continuano a restare sulle loro poltrone e posti di lavoro, Vincenzo De Luca, ottimo amministratore, dovrebbe andare a casa.
Forse perché è troppo bravo e invece di trascinare le cose le fa?

Da: Huffington Post
Il processo riguardava la nomina di Alberto Di Lorenzo a project manager per il termovalorizzatore di Salerno da realizzarsi in località Cupa Siglia, che nel 2008 era nelle competenze di Vincenzo De Luca in quanto commissario e incaricato dal Governo.

Da: Wikipedia:
Durante il Terzo mandato di Vincenzo De Luca da Sindaco di Salerno la città ha raggiunto il primato nazionale tra i comuni capoluogo per la percentuale di raccolta differenziata (74%) ed è stato avviato un piano di informatizzazione dei sistemi e dei pubblici servizi.[48][49]Nel marzo 2010, viene reso noto che Salerno è stata scelta dal Ministero dell'Ambiente per partecipare all'Expo 2010 di Shanghai per i grandi interventi in tema ambientale, di clima e di energia rinnovabile, all'interno del progetto Italian Urban Best Practices. Partecipa all'Expo anche nell'ambito de L'Italia degli Innovatori, grazie al suo sistema informatico multicanale SIMEL.[50]
Le battaglie per la vivibilità e per la sicurezza hanno riscosso consensi anche nell'elettorato di centro-destra tanto che nel sondaggio Governance Poll del 2009 si attestava al 65% delle preferenze, ossia +8% rispetto al giorno dell'elezione.[51]
L'avvio della raccolta differenziata ed il fatto che Salerno sia stata toccata solo parzialmente dalla crisi dei rifiuti della Campania, hanno portato l'amministrazione De Luca sotto i riflettori della stampa nazionale. Nel 2009 il comune di Salerno è risultato l'unico comune capoluogo "riciclone" del centro-sud ed è diventato il primo capoluogo d'Italia per percentuale di raccolta differenziata (72%) raggiungendo a fine ottobre il 74,16%[52]. Dal rapporto di Legambiente, il Sole 24 Ore e Ambiente Italia, inoltre, Salerno risulta la prima città del meridione per qualità ambientale[53]. In particolare, nel luglio 2010 un rapporto di Legambiente attribuisce a Salerno il 60,6% per la raccolta differenziata dei rifiuti e riconferma la città primo capoluogo del sud Italia per la differenziata


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