martedì 24 novembre 2015

Valeria è diventata un simbolo

Valeria veniva da una famiglia laica ed è stata uccisa in nome di un Allah che non esiste.
La cerimonia di addio che l'Italia ha voluto decretarle è stata bellissima, commovente ed emblematica.
E' stata l'emblema di quello che i suoi genitori, colti, intelligenti e di nobilissimi sentimenti umani, le avevano dato e l'Italia delle Istituzioni si è ritrovata, una volta tanto, in una manifestazione che è un messaggio di amore umano e di civiltà.
Bellissimo l'intervento delle tre religioni che si ispirano ad un Dio unico e diversamente concepito in un funerale che era però laico.
Valeria era la figlia e la nipote di tutti noi, ha detto una signora presente nella Piazza S.Marco in mezzo ad una folla commossa, ed è vero: i figli che si impegnano, studiano, cercano di crescere anche all'estero con dottorati di ricerca, stage e lavoro. Valeria era impegnata anche nel sociale come volontaria di Emergency.
Come accadde anche con i nazisti che soffocarono tante anime belle, una fra esse, anche lei simbolo, Anna Frank, così dei rozzi bruti, che nulla hanno capito della vita e sanno solo usare le armi per distruggere, hanno spento Valeria in un momento di svago rubato ad una vita di impegno.

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