giovedì 18 giugno 2015

Scuola: confusione e disinformazione

Stamane, ad "Uno mattina" su RAI1 era ospite un Preside, una persona anziana, dunque non un Preside dell'ultima ora, ma uno che ha una lunga esperienza della Scuola sulle spalle.
Alle precise e mirate domande del giornalista conduttore egli ha risposto con equilibrio nel merito della contestata Riforma Renzi.
Ha detto che il testo primigenio era più equilibrato ai fini dell'esercizio della responsabilità del Preside, quello modificato dagli interventi dei vari schieramenti alla Camera dei Deputati è un testo indebolito, meno efficace, giacché senza togliere il peso delle responsabilità del Dirigente Scolastico ne indebolisce i poteri, per cui l'esercizio della responsabilità sarà più difficile con meno poteri.

 L'Italia, dagli anni '70 in poi ha soggiaciuto ad una egemonia culturale ispirata ad un pensiero di sinistra che non voleva dare riconoscimento al merito e questo ha abbassato il livello sia del rendimento scolastico sia del mondo lavorativo dove è prevalsa la raccomandazione sul merito.
Coloro che volevano imporre il concetto della deresponsabilizzazione in nome di una finta uguaglianza hanno imposto una scelta demagogica sulla realtà dei fatti ignorandola volutamente.

Credo che l'opposizione della minoranza del PD alla Riforma Renzi sia dovuta  a questa cultura ormai desueta, che non ha portato affatto una vera uguaglianza, ma ha distrutto il merito in un grigio e demotivante appiattimento. 
A questo la Riforma Renzi voleva dare rimedio, ma i residuati comunisti, come il funzionarietto di partito Fassina o il giornalista radical-chic Mineo, non vogliono dare in mano a chi si trova a dirigere gli strumenti per attuare la responsabilità.
Chissà se costoro sono in buona fede e se ne rendono conto o se è solo un esercizio di potere contro il decisionista Renzi...
Vogliono le assunzioni senza la Riforma, vogliono continuare nei "papocchi", nelle cose fatte a metà, raffazzonate... Vogliono mantenere la Palude!
Come la Bindi che fu una delle più fiere oppositrici alla ventilata possibilità di eliminare prebende e i privilegi degli eletti!
DA QUESTO BLOG - 23 maggio 2012

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere

La Bindi, intervistata, non ne voleva sapere di ammettere la realtà e con arroganza sbandierava dati interpretati a suo modo.
Ricordo a tutti che la Bindi è stata una delle più fiere oppositrici alla seria richiesta di mollare privilegi e prebende di cui gode facendo parte della Casta che, con leggi e leggine ad hoc, si è assegnata un elenco lunghissimo di favoritismi, benefit e quant'altro tanto da creare, appunto, una Casta privilegiata che gode di leggi e regolamenti tutt'affatto differenti da tutti gli altri cittadini della Repubblica. 

Ovviamente si parlava delle elezioni del 2012 in cui il fenomeno, oggi ancora peggiorato, della rinuncia ad andare a votare da parte dei cittadini schifati, si era fatto più evidente.
E guai a chi tenta di cambiarla!!

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