lunedì 25 maggio 2015

Schizofrenia e Intelligenza: non sempre l'una uccide l'altra

ANSA.it

Morto il Nobel John Nash, il genio che interpretò il caso

La sua 'beautiful mind' ha spaziato da economia a intelligenza artificiale


Il Nobel John Nash, uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, è morto in un incidente stradale all’età di 86 anni, ma di sicuro le sue teorie avranno ancora molto da dire nel futuro di campi di ricerca di frontiera, come l’intelligenza artificiale. 

Il caso, lo stesso che ha messo fine alla sua vita e a quella della moglie che era in taxi con lui, è stato il protagonista del suo lavoro: dalla teoria dei giochi alle equazioni differenziali alle derivate parziali, aveva utilizzato la matematica per capire quanto e come il caso influenzi le situazioni complesse della vita quotidiana. Di qui le applicazioni all’economia, alla politica e alla strategia militare.

Se la sua teoria dei giochi l’ha portato a studiare molti aspetti del rapporto fra l’uomo, la società e il denaro, ricerche altrettanto importanti sono rimaste a lungo segrete. Soltanto nel 2011, infatti, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha reso pubbliche le lettere nelle quali, negli anni ’50, Nash descriveva una macchina per scrivere e decifrare messaggi in codice, anticipando molti dei concetti che diventati fondamentali nella moderna crittografia.

La lunga vita di Nash, tormentata dalla schizofrenia, ha ispirato il romanzo ‘A beautiful mind’, di Sylvia Nasar, che nel 2001 il regista Ron Howard ha portato sullo schermo, interpretato da Russell Crowe.

Nato il 13 giugno 1928 in Virginia, a Bluefield, John Forbes Nash si era laureato nel 1950 con una tesi sui giochi non cooperativi, che conteneva già la base della teoria dell’equilibrio, che descrive strategie nelle quali nessun giocatore ha interesse ad essere l'unico a cambiare. E’ stata la teoria centrale del lavoro di Nash, per la quale nel 1994 ha vinto il Nobel per l’Economia.
E come il frutto di un 'gioco non cooperativo' Nash aveva descritto nel 2008, la crisi finanziaria internazionale: ''tutti quelli che speculano sperando di vincere sul mercato azionario - aveva osservato - giocano un gioco non cooperativo ma speculativo, dove si puo' vincere o si puo' perdere. Come in tutti i giochi''. 

Nel 1951 ha avuto una cattedra al Massachusetts Institute of Technology (Mit). La malattia lo tormentava già ed è in questo periodo che ebbe una relazione con la sua infermiera, Eleanor Stier, che lasciò non appena seppe che aspettava un figlio da lui. Nel 1954 veniva arrestato per atteggiamenti legati ad un comportamento omosessuale. Tre anni più tardi sposava Alicia Lopez-Harrison de Lardé, rimasta al suo fianco per tutta la vita e morta con lui nell’incidente automobilistico.

I segni della schizofrenia cominciarono ad essere evidenti nel 1959, tanto da costringerlo a ritirarsi dall’insegnamento al Mit. Nell’anno successivo nasceva il figlio, John Charles Martin Nash, e il progressivo peggioramento delle sue condizioni portava Alicia a chiedere il divorzio, che ottenne nel 1963. La relazione fra i due, però, non si è mai interrotta. Dopo un lungo ricovero nell’ospedale del New Jersey, a Trenton , nel 1970 Nash andava a vivere come inquilino in casa di Alicia, con la quale si è risposato nel 2001.
Negli anni '70 le condizioni di salute, decisamente migliorate, lo avevano portato nuovamente nell’ambiente universitario, a Princeton, e ad ottenere i riconoscimenti scientifici più prestigiosi, come il premio Neumann nel 1978. Il Nobel per l’Economia nel 1994 e il premio Steele nel 1999. L’ultimo, il premio Abel, era andato a ritirarlo il 19 maggio 2015 a Oslo. L’incidente in cui è morto con la moglie Alicia è avvenuto al rientro negli Stati Uniti, mentre tornava a casa in taxi.

Da queste poche note si apprende una storia che, se si volesse inventarla, i più troverebbero incredibile.Come dice bene l'articolista "Il caso, lo stesso che ha messo fine alla sua vita e a quella della moglie che era in taxi con lui": una beffarda conferma alle sue teorie.Alla notizia della sua morte avevo pensato ad una fine naturale, data l'età, invece, come dico io,"la vita ci sorprende con i suoi effetti speciali"...Come in molte vite di grandi si scoprono anche pagine poco edificanti: l'abbandono dell'infermiera incinta di lui e l'arresto per non ben chiari "atteggiamenti omosessuali".

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