mercoledì 15 aprile 2015

Io non ho paura della Polizia: ho paura di chi delinque

Da: ANSA.it

"Come Lei certamente sa - scrive Giuliani nella lettera a Mattarella - un agente della Polizia di Stato oltre a rivendicare con orgoglio la sua partecipazione alla 'macelleria messicana' della Diaz (ricordo sempre che l'espressione fu usata durante la testimonianza in tribunale dal vice questore Michelangelo Fournier) ha rivolto a mio figlio Carlo offese insopportabili". In alcuni messaggi postati su facebook ieri l'agente Fabio Tortosa ha scritto "Carlo Giuliani fa schifo e fa schifo anche ai vermi sottoterra". "Concorderà con me, Esimio Presidente - prosegue nella lettera Giuliani - che un agente in servizio è un rappresentante dello Stato. Da qui la domanda che mi permetto di rivolgerLe non ritiene che Lei dovrebbe chiedere scusa a Carlo in nome dello Stato? 


Tortosa: 'Su Giuliani ho sbagliato'. 

"Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa". A proposito delle parole del padre di Carlo Giuliani, che ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di chiedere scusa a Carlo a nome dello Stato per le offese rivolte a suo figlio dal poliziotto, Tortosa ha poi spiegato: "non so se al signor Giuliani basteranno le scuse di un uomo dello stato che non ne è il capo, ma la colpa di quello che ho scritto è mia".


Da: Internazionale

La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per tortura per i fatti della Diaz al G8 di Genova

Secondo i giudici, è stato violato l’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani sul “divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti".


7 aprile 2015 h. 19:39

             
 Perché in Italia tutti hanno paura della

 polizia
A volte, come per miracolo, la letteratura giuridica, specie nei suoi elaborati internazionali, raggiunge vette di nitore assoluto. E la limpidezza delle formulazioni assume una esattezza matematica. Tale è il caso della definizione che si trova nell’articolo 1 della Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1984 e ratificata dall’Italia nel 1988.
....SEGUE ARTICOLO CON LE OPINIONI DI MANCONI

Mi spiace per il senatore del PD Manconi ma può togliere quel "tutti", perché io non ho paura della Polizia, anzi, se non ci fosse mi sentirei molto indifesa.
Penso che chi ha un sentimento di paura nei riguardi delle Forze dell'Ordine come Istituzione ha in sé un senso di colpa, ha qualcosa da nascondere, una voglia di trasgredire e di anarchia. Chi rispetta le leggi e le regole non ha nulla da temere.
Se un uomo che appartiene alle Forze dell'Ordine si comporta male sono io la prima a richiamarlo al rispetto delle regole, senza farmi intimidire, e sarà lui a dover stare attento se è in torto. La regola fra noi, il patto, è la Legge. Chi la infrange, cittadino o rappresentante delle Forze dell'Ordine, paga. 
Questa indiscriminata ostilità verso Polizia e Carabinieri, e se volete metteteci pure la Guardia di Finanza, è un brutto segnale per chi la prova.
Sappiamo che sono uomini e che fra loro c'è gente che erra, ma è l'uomo che infrange la legge che è in difetto, non il Corpo, l'Istituzione.
Non condivido assolutamente l'atteggiamento accusatorio di chi la pensa indiscriminatamente come Manconi.
Quanto al padre di Carlo Giuliani ha perso un figlio e rispetto il suo dolore, ma perché trova giusto che suo figlio brandisse un estintore contro una camionetta dei Carabinieri, in mezzo ad altri che compivano atti di violenza e devastazione delle cose pubbliche pagate con i soldi di tutti noi?  Si è messo in pericolo da solo, perché in tale concitazione quell'estintore, per il povero giovane carabiniere che ha sparato, poteva anche assumere l'aspetto di una bombola di gas, come quelle di colore arancione che si usano in campeggio.
Non si può vedere la realtà da una parte sola e la violenza solo a senso unico.
I violenti hanno sbagliato a devastare Genova e chi ha dato gli ordini alla Polizia ha sbagliato a dire di calcare la mano. De Gennaro avrebbe dovuto risponderne.
Mattarella, invece, non deve chiedere scusa a nessuno e bisogna finirla con questa arroganza di chi, da solo, si arroga il diritto di dire: "Io sto dalla parte giusta, posso sfasciare tutto se mi va, e tu ti devi inchinare."
Ma de' che aoh?!

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