venerdì 2 gennaio 2015

Vigili dell'URBE: Privilegi duri a morire

Da: Il Messaggero

di Riccardo Tagliapietra
Nessuna prospettiva progettuale, totale assenza di una direzione politica gestionale del Corpo. I vigili non ci stanno e vanno all’attacco dichiarandosi pronti a nuovi scioperi. Stigmatizzano quanto accaduto a Capodanno e pretendono si faccia chiarezza sulla vicenda.
La triplice. «È grave l’atteggiamento del comandante Raffaele Clemente - accusa Giancarlo Cosentino della Cisl, assieme al collega Marco D’Emilia (Cgil) e Francesco Croce (Uil) - che a richieste urgenti di incontro avanzate poco prima di Capodanno non ha ritenuto di dover attivare le misure indispensabili per organizzare al meglio il delicato servizio ai cittadini».

Clemente in Procura. Un’accusa pesante della Triplice, arrivata proprio mentre il comandante della polizia locale Raffaele Clemente, stava in Procura per incontrare il procuratore aggiunto Maria Monteleone e per fare il punto della situazione. Il pm avrebbe chieso al comandante una informativa su quanto sarà accertato dall’indagine interna per poi valutare se ci siano eventuali iniziative da adottare.

Ospol. Ieri il presidente nazionale dell'Ospol Luigi Marucci ha aggiunto.«Clemente emette la sua sentenza sulle assenze dal servizio di una parte del personale della Polizia Locale ritenendolo un “fatto doloso”, una diserzione dalle trincee, ovvero, un reato di falso commesso volutamente. Si tratta di una accusa gravissima perché anticipa abusivamente ed illegalmente quelli che potranno essere gli esiti dell’inchiesta giudiziaria.  

Questi sono i privilegi che forse Matteo Renzi vuole cambiare. Beati loro che possono scioperare: conosco tanta gente che, pur avendone validissimi motivi (lavorare anche più di 70 ore settimanali senza straordinari profumatamente pagati come ai Vigili Urbani di Roma) non lo fa per paura di perdere il posto di lavoro. Ma loro sono fra quelli "con il posto a vita", garantito, dunque tanta sicurezza e relativa arroganza. Tanta voce grossa da parte dei sindacati che, come sempre, proteggono chi già è protetto.
Che dire poi di cose risibili tipo: direzione politica gestionale del Corpo!
Detto alla romana: "Ma che vordì?!" 
"Annatelo a dì ai romani e se mettono a ride... Oppure a piagne.. Dipende. Ai romani non piacciono i Vigili de Roma e non solo pe' le storie che gireno su come se comporteno co' i commercianti certi de loro... E non solo perché er Comandante che je stava bene s'è fatto beccà cor permesso dell'Handicappati ar centro de Roma.. lui che handicappato nun è... Ma pure perché quanno te servono nun ce stanno mai.. E quanno ce stanno è solo pe' rompete li cojoni con quell'aria che vorrebbe dì: io so io, c'ho er potere, e tu nun vali n'cazzo!"
E che dire dell'arroganza minacciosa (sempre dovuta al privilegio naturalmente) di: " un reato di falso commesso volutamente. Si tratta di una accusa gravissima" !!!!!
"Noh!! Ma che dichi! E' tutto vero! Erano tutti malati veramente! Un'epidemia... de che nun se sa... ma tutti noi romani pensamo la stessa cosa.. Nun è che ce state a pijà per cù... Se po' verificà veramente n'evento così.. Sarebbe troppo sfacciato da parte de chi deve fà rispettà le regole di' che stava male e poi nun era vero! Più de 83 su 100? Embè? Po' succede: n'evento eccezzionale nun vordì  che nun sia vero!"

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