mercoledì 28 maggio 2014

Droga libera e danni agli altri

Dal sito della trasmissione "Chi l'ha Visto?"

Riccardo Magherini morto a Firenze durante un arresto

Data pubblicazione:10/04/2014

La notte fra il 2 e il 3 marzo 2014 Riccardo Magherini, 40 anni, ex calciatore del Prato e delle giovanili della Fiorentina, è arrivato in arresto cardiaco al pronto soccorso di un ospedale di Firenze. Poco prima era stato immobilizzato a terra e ammanettato a faccia in giù sull’asfalto da due pattuglie dei carabinieri, accorse nelle strade di Borgo San Frediano. Intorno all’una l’uomo era entrato in una pizzeria molto agitato, sfondando una porta a vetri. Si sentiva inseguito, braccato, aveva paura che qualcuno potesse ucciderlo. Tornato in strada, terrorizzato e in preda al panico, ha fermato un’auto. Poi è arrivata una pattuglia dei carabinieri che sono riusciti a fermarlo solo dopo l’arrivo di rinforzi. Magherini era a terra, a torso nudo nel freddo. Un abitante del quartiere ha fatto con il cellulare una registrazione audio di quei momenti, che stata è pubblicata su Repubblica.it. Grazie ai tecnici esperti della Rai è stato possibile migliorare l’audio della registrazione. Si sente l’uomo gridare: “Aiutatemi… Mi sparano… Sto morendo…”. Poi la sirena dell’ambulanza, senza medico che arriva dopo, quando Magherini non si agita più perché è in arresto cardiaco. La procura di Firenze sta indagando. Dopo la diffusione della registrazione i familiari hanno dichiarato all’Ansa: “È davvero difficile darsi pace, perché è evidente che quella sera Ricky stava male. Aveva bisogno di aiuto, e lo chiedeva disperatamente, ben prima che intervenissero le forze dell'ordine e i soccorritori. Ed è morto, invece, nelle mani di costoro. Occorre fare piena luce sull'accaduto. Confermiamo la nostra fiducia nell'opera degli inquirenti”. “Chi l’ha visto” ha lanciato un appello a chiunque possa fornire elementi utili.

Non vorrei apparire come il difensore d'ufficio delle Forze dell'Ordine, anche perché conosco molti casi singoli di uomini che ne fanno parte che si comportano molto male, però per il ripetersi di casi di persone che, sotto l'effetto di droghe, danno in escandescenze perché presi da delirio, alterazione e sconvolgimento dovuto al brutto effetto di esse, sarebbe il caso di cambiare i protocolli di azione a cui tali Forze debbono attenersi.
Ad esempio: stendere a terra il soggetto a faccia in giù, mani dietro la schiena, eventuali manette. E' una posizione in cui anche chi sta bene potrebbe avere qualche difficoltà a respirare, figuriamoci chi è alterato da sostanze tossiche. Il cuore pulsa di più per l'agitazione psico-motoria, il respiro è dunque più corto, la pressione arteriosa sale... Il soggetto che si agita va fermato ma in modo che possa respirare. Certo non è facile il lavoro di chi deve fermare una persona in agitazione psico-motoria e parlo anche dei medici stessi che, però, forse capiscono qualcosa di più di come si trova l'organismo umano in tali frangenti. Tutto ciò detto però non si può nemmeno gettare la croce addosso a chi è costretto, suo malgrado, ad intervenire per evitare che il drogato causi danni a terzi.
Nel caso qui riportato, trattato più volte da "Chi l'ha Visto?",  l'ex-calciatore si sentiva minacciato da qualcosa che esisteva solo nella sua mente alterata e, come ha raccontato un tassista in un servizio di "Chi l'ha Visto?", dentro il cui taxi era entrato Magherini agitatissimo dicendogli che volevano ucciderlo,  il conducente ha provato a chiedergli chi mai.. ma il drogato nella sua agitazione psicomotoria fuori da ogni controllo gli ha dato un colpo sulla nuca, sicuramente senza l'intenzione di fargli male, ma il tassista si è spaventato ed è sceso dalla sua vettura, da cui è sceso anche l'agitato continuando a fuggire dai suoi fantasmi lungo la strada fino a colpire un vetro di una pizzeria rompendolo. Qualcuno ha chiamato le Forze dell'ordine, è ovvio, e chi ha ripreso con il cellulare ha ripreso le urla di una persona che già stava male ed il suo male non l'avevano certo creato i carabinieri né i medici che, mi sembra di aver letto, sono stati anche loro indagati.
Insomma bisogna, a mio avviso, cambiare qualcosa nei protocolli di intervento, ma non è nemmeno giusto che "la LIBERTA' di drogarsi" ricada su Carabinieri, Polizia e Medici.

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