venerdì 22 novembre 2013

Matteo Renzi non è Gesù Cristo

Da quando i giornalisti ben pagati e non liberi hanno capito che forse Matteo Renzi è l'unica speranza per il PD senza più anima (ammesso che l'abbia mai avuta), lo invitano nelle varie trasmissioni e lo sottopongono ad un interrogatorio defatigante, incalzante, interrompendolo se non dice quello che loro vorrebbero dicesse, magari contraddicendosi, o comunque dimostrando una qualsivoglia debolezza. Infine, come stamane ad Agorà di cui ormai vedo solo dei pezzi perché è insopportabile, gli chiedono cosa pensa di fare di questo e quell'altro problema, come pensa di risolverlo e... insomma ci manca poco che gli chiedano di moltiplicare i pani ed i pesci e magari di farsi una passeggiatina sulle acque! 

Ragazzi, Matteo è un giovane uomo politico che ha detto cose che la gente pensa da tanto tempo e per questo non vota nemmeno più, e dice di volerle fare.
Ci proverà sicuramente e speriamo che il suo cammino non venga troppo ostacolato dai suoi cari compagni di partito: ma Matteo non è Gesù Cristo! E pure lui l'avete visto come è andato a finire: l'hanno messo in croce e la gente ha preferito Barabba!

Io lo voterò, mio marito anche, mia figlia, donna da sempre di sinistra ma che non voleva votare più PD schifata, ha deciso di votare per Matteo l'8 dicembre insieme a mio nipote, che quest'anno vota per la prima volta avendo compiuto 18 anni qualche mese fa.

Dopo però staremo a vedere. Almeno io che già avevo creduto ad uno che parlava bene ma razzolava molto male.

Una cosa ha detto stamane Matteo su cui non sono d'accordo: che la telefonata di quella donna che incitava sua figlia a prostituirsi perché doveva portarle i soldi è molto più grave ed allarmante delle telefonate della Cancellieri.
La morale non ha scale Matteo e la rivoltante telefonata di quella donna, che dimostra a che livello di degrado può arrivare un essere umano, non è più grave dell'agire di una persona che siede su una poltrona istituzionale, per di più quella della Giustizia, e dimostra di non avere il rigore dovuto ma la lassezza del favore all'amico, piegandosi addirittura a giudicare "ingiusto" il provvedimento penale a cui i suoi amici sono sottoposti e mettendosi "a disposizione".
La donna amica può mettersi a disposizione di chi vuole, ma non può farlo dallo scranno che non le appartiene ma appartiene allo Stato e dunque a tutti i cittadini.

Sicuramente, come ha detto un giornalista ospite in studio, l'esempio di un'alta carica dello Stato come Berlusconi può far sembrare normale anche la prostituzione minorile, corrompere gli spiriti privi di spessore morale, ma è anche vero che di prostituzione in giro ce n'è troppa e da anni, sotto gli occhi dei bambini che passano, nell'indifferenza delle Istituzioni, accettata come piaga normale e sopportabile... Anche questo costituisce esempio deteriore.
Ho scritto un post sull'argomento e l'ho inviato anche alla Presidente della Camera dei Deputati, tanto sensibile agli immigrati clandestini, con tanto di foto fatte da me a ragazze giovanissime con la pelle scura che mostrano il sedere nudo sulla pubblica via, con i giovanissimi visi impiastricciati di belletto come clown: sicuramente senza alcun permesso di soggiorno... Bisogna mettere mano alla Legge Merlin, giusta negli intenti per i tempi in cui è stata fatta, ma superata da una società che si è evoluta in modo diverso e che non è più quella del 1957.

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