sabato 20 luglio 2013

I romani di più antiche radici sono gli ebrei: letteratura e cultura.

Da: La Repubblica.it
Immagine del cosiddetto "Ghetto", parola che non mi è mai piaciuta, fin da bambina, significandomi "segregazione", confinamento... E' retaggio della triste storia di emarginazione compiuta ovunque nel mondo sul popolo di cultura e religione ebraica. Sarebbe ora di farla entrare a poco a poco in disuso.

Parte oggi, 20 luglio,  il 'Festival Internazionale di letteratura e cultura ebraica'. La zona del ghetto si animerà per ospitare concerti, mostre, incontri letterari, proiezioni di film e documentari, fino a giovedi prossimo. Questa sarà la "notte della Cabbalà": la zona tra Lungotevere Dè Cenci e Via del Portico D'Ottavia e tra via Arenula e il Teatro di Marcello si aprirà ai segreti di uno dei quartieri più suggestivi di Roma. Alle 22.30 in programma "Il ghetto sul Tevere", una serie di monologhi e musiche della storia degli ebrei romani con la partecipazione di Roberto Saviano, Raiz e Radicanto. Dalle 22 sarà  possibile visitare la Sinagoga  con una mostra dedicata a Primo Levi firmata dall'artista americano Larry Rivers. Fino a notte fonda.

Ghetto, stasera dalle 22, ingresso gratuito. Info: 060608 e programma del Festival su www. festivalletteraturaebraica. it

Una suggestiva inquadratura del quartiere ebraico di Roma con sullo sfondo la Sinagoga

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