lunedì 9 gennaio 2012

Lega Nord: provenienza fondi

Da: Il Secolo XIX.it

I soldi della Lega emigrano all’estero

08 gennaio 2012
  | Giovanni Mari


Genova - La Lega Nord investe. Gestisce milioni di euro e compra quote di fondi, titoli di Stato, valuta straniera. Nell’ultima settimana di dicembre, tra il 23 e il 30, da un solo conto bancario, sono partiti una decina di milioni, almeno sette verso l’estero. La fetta più grossa è stata stanziata per un fondo basato in Tanzania da 4,5 milioni. Quindi 1,2 milioni per un altro fondo a Cipro e poco più di un milione di euro investiti in corone norvegesi. In tutti i casi si tratta dei quattrini di finanziamento pubblico dello Stato incassati dal Carroccio come “rimborsi elettorale”.
È un movimento vorticoso di denaro quello che gestisce il segretario amministrativo federale Francesco Belsito, appena sceso dalla poltrona di sottosegretario alla Semplificazione. Il respiro delle operazioni è nazionale, ma la centrale operativa è Genova, dove Belsito vive. E tutto ruota attorno al Banco popolare. I movimenti-base sono gestiti attraverso diversi conti correnti ordinari nelle varie filiali; i movimenti straordinari sono invece coordinati da Banca Aletti, il capillare sistema di private e investment banking dello stesso Banco popolare.
I movimenti-base sono vistosi spostamenti, in entrata e in uscita: nell’ultimo semestre dai soli conti liguri sono stati trasferiti almeno 700 mila euro ad altri conti della Lega Nord, sono stati emessi almeno 450 mila euro in assegni circolari e lo stesso Belsito ha ritirato in contanti almeno 50 mila euro. Più sostanzioso il programma di investimenti gestito per la Lega Nord attraverso Banca Aletti tra Natale e Capodanno. Anzi, gli spostamenti di massa di denaro sono cominciati a metà del mese scorso: un investimento in 7,7 milioni di corone norvegesi (poco più di un milione di euro) vincolato per sei mesi a un interesse del 3,5%. Il fatto curioso, che emerge immediato, è che in quegli stessi giorni investire in Bot o Btp era più conveniente. Il primo, in ordine di tempo, porta a Cipro: 1,2 milioni di euro dalla Lega Nord per l’acquisto di quote del fondo “Krispa Enterprise ltd”. Il fondo è basato a Larnaca, città turistica della costa meridionale, vicina al confine con Cipro Nord. Più coraggioso, senza dubbi, il collocamento dei 4,5 milioni di euro per un’operazione in Tanzania.
È l’ultimo spostamento dell’anno appena trascorso e, nei fatti, svuota una delle dotazioni consegnate a Banca Aletti da Belsito per conto della Lega Nord: quasi otto milioni in una decina di giorni. L’operazione in purchase investment sui fondi africani coinvolge il consulente finanziario Stefano Bonet, coinvolto in un rocambolesco fallimento societario nel 2010 e in affari con l’ex ministro “meteora” dell’ultimo governo Berlusconi, Aldo Brancher (si dimise dopo 17 giorni perché indagato sulle scalate ad Antonveneta).
!!!!!!!!!!!
Sicuramente il giornalista del Secolo XIX ha delle fonti certe d'informazione, altrimenti rischierebbe la querela per sé e per l'Editore del quotidiano.
I cittadini ormai da un po' debbono soggiacere al controllo dei propri spostamenti di denaro nei propri c/c, anche per poche migliaia di euro. Già da un po' di tempo, infatti, ci si sente fare la domanda: "Cosa deve fare con questi soldi che ritira?" E' accaduto ad un mio familiare già qualche tempo fa e ne rimase esterrefatto, commentando: "E che debbo rendere conto alla mia Banca di quello che faccio con i miei soldi quando li ritiro?" 
Quindi immagino che questi grandi movimenti di denaro operati dalla Lega e che denuncia il Secolo XIX siano controllati e che il fisco ne sia perfettamente a conoscenza e che, inoltre, siano leciti. Ad esempio che NON siano investimenti operati con denaro pubblico del finanziamento ai partiti (contro il quale si è espresso un referendum popolare). Perché se così fosse la già gravissima scelta di chiamare tale finanziamento "rimborso elettorale", eludendo in modo incostituzionale il risultato di un Referendum popolare, sarebbe aggravata ulteriormente dall'uso improprio di denaro dei contribuenti che migrerebbe verso l'estero. 

 DA: eiacuelezioniprecoci.b...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

“Il Fatto quotidiano” ha riportato questa notizia e il commento di Francesco Belsito, in seguito alla pubblicazione, è arrivato puntuale: ha detto che “queste informazioni sono una grave violazione della privacy e delle regole bancarie”.
Forse, se stava zitto era meglio!
Non credo che gli altri partiti siano più virtuosi.
Questo fatto dimostra che i soldi per il rimborso delle spese elettorali, distribuiti a pioggia, sono troppi e non vengono utilizzati per intero. Sarebbe opportuno ed auspicabile che l’extra compenso elettorale non utilizzato fosse restituito allo Stato per essere utilizzato a fini sociali.
L’iniziativa della restituzione dovrebbe partire dagli stessi partiti se fossero composti da persone affidabili e credibili.
Non ce n’è uno che dimostri di essere una voce dal coro, con fatti ed esempi concreti.
Silvia O.

Rita Coltellese ha detto...

A parte il fatto che ormai tutti dovremo rendere conto anche dei soldi che abbiamo in Banca e sono soldi dello stipendio magari, come nel mio caso in cui, non avendo più figli a carico, non lo spendo interamente, perché cerco di vivere senza spenderlo tutto...questi, se veramente fanno investimenti con i soldi nostri, che incamerano come "rimborsi elettorali", vanno fermati... E' un altro abuso e concordo con quello che scrivi.