martedì 26 luglio 2011

Niente poesie ma cruda realtà

Mi accorgo di essermi fatta prendere la mano dalla critica sociale e politica, trascurando i temi principali di questo blog: scrittura e poesia..... Solo che la realtà ispira la poesia, intendendo quest'ultima come consolazione da essa, soprattutto quando è dolorosa. La politica, poi, gestisce le nostre vite.... e l'ambiente anche. Tutto si lega.
Ecco alcuni dei ragazzi uccisi dal norvegese che già il suo avvocato definisce "malato di mente". Definizione offensiva per i malati psichiatrici spesso vittime dei "sani" e sommamente indifesi. Certo che un criminale non può essere "normale", proprio per le sue azioni abnormi e lesive per gli altri esseri umani, ma è troppo comodo chiamarlo "malato di mente" semplicemente. Capisco che è rassicurante, ghettizzante, escludente.... Ma i criminali accecati dall'odio, dalla voglia di sterminio degli altri, sono semplicemente CRIMINALI ed hanno tutti una cosa in comune: sono sicuri di loro stessi e senza pentimento. Senza andare a scomodare sempre il solito Hitler, a cui però sono andati dietro milioni di "sani" tedeschi con le loro gesta nei campi di sterminio, basta pensare ad un passato più recente: lo psichiatra criminale Karadzic, i militari Mladic e Hadzic. Tutti con una sadica voglia di uccidere altri esseri umani.

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