giovedì 9 ottobre 2014

Scoop fasulli

Da: Il Messaggero di: Federica Macagnone

Mercoledì 8 Ottobre 2014, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 20:19

Appena nato pesava appena 520 grammi, oggi Lucas festeggia il primo compleanno




Tipica notizia roboante in cui si parla di "miracolo"!!! 
Infatti più sotto si legge:
Lucas è un piccolo ometto di un anno. Balbetta le prime parole, gattona, si mette in piedi e cade giù. I genitori non lo lasciano nemmeno per un secondo, lo seguono con lo sguardo. 

Lo sguardo di chi pensa di essere stato miracolato. Mentre raccontano la loro storia hanno gli occhi pieni di lacrime e di orgoglio per quel piccoletto che un anno fa i medici avevano condannato a morte. Lo sguardo che oggi si posa su Lucas non sarebbe lo stesso se un anno fa avessero seguito ciò che dicevano i dottori: il piccolo, gravemente prematuro, non sarebbe sopravvissuto se non con gravi disabilità. Il consiglio era solo uno: staccare la macchina che lo teneva in vita. Ma Sylvia Moore, 30 anni, e suo marito Tom, 33 di Rugby, Warwickshire, in Inghilterra, non ci hanno pensato nemmeno per un attimo: il bimbo ce l'ha fatta e insieme hanno potuto spegnere la prima di una lunga serie di candeline

Ora non capisco dove è il "miracolo" e dove lo scoop relativo.
Probabilmente la giornalista de "Il Messaggero", quotidiano di sede a Roma, Italia, non è mai stata a fare una visita al Reparto Rianimazione Neonatale dell'Ospedale Fatebenefratelli sito nell'Isola Tiberina. Io ci sono entrata per motivi strettamente personali nel maggio del 2001, scoprendo un reparto eccellente: dalle puericultrici alle infermiere, dai medici a tutte le figure sanitarie che vi operavano facevano vivere bambini che pesavano più o meno come il bambino inglese presentato come miracolo!  
Certo che quando si ottiene di riuscire a farli vivere e restituirli ad una vita normale è SEMPRE un miracolo, perché chi ha un minimo di cultura medica sa che gli organi debbono completarsi e, non a caso, la natura ci mette 9 mesi per farlo.
Ma la professione medica sempre è una sfida con la morte, perché sempre ci sono troppi parametri in gioco e la risposta è individuale.
Ma come si fa a dare risalto ad un avvenimento che per il Reparto Rianimazione Neonatale dell'Ospedale Fatebenefratelli sito nell'Isola Tiberina era la norma già dal 2001, quando l'ho constatato io personalmente vedendo una parete intera tappezzata di foto che documentavano tutti i "piccolissimi prematuri" con tanto di peso alla nascita espresso in grammi e i successivi ringraziamenti dei genitori  con tanto di foto dei prematuri sopravvissuti e ben cresciuti?!!!

Già da tempo ho constatato che sia la stampa sia le TV danno notizie che in realtà NON LO SONO.
Spesso in TV appaiono medici che pubblicizzano "scoperte" di tecniche nuove quando gli addetti ai lavori le praticano da decenni!
Dipende dalla scarsa professionalità di certi giornalisti o si vuole favorire qualcuno in cerca di pubblicità per alzare le proprie quotazioni?   




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