mercoledì 17 luglio 2013

Strani invitati su La7



Il giornalista Telese, rimasto senza il collega Porro (non so per quanto tempo e se per palinsesto estivo o meno), invita di tutto: nel passare su La7, perché trasmette con una potenza di segnale maggiore delle reti RAI pur non percependo un canone imposto, mi capita di incontrare figuri che mi chiedo chi possa essere ancora interessato a sentire.
Telese e Porro


Intendo quale cittadino italiano normale possa ascoltare le opinioni di un Ferrara che pontifica con arroganza difendendo Berlusconi su tutto fino a sparare: “Siamo tutti puttane!” O di uno squalificatissimo Oscar Giannino… ad esempio. Eppure Telese pone loro delle domande come se fossero degli oracoli le cui opinioni possano essere di interesse per italiani pensanti… Sono sconcertata, confesso. E, ovviamente, fuggo immediatamente dal canale anche se le tre RAI le vedo a quadrettini e le altre, RAI 4, RAI 5 ecc. ecc. proprio non le vedo, pur essendo costretta a pagare a costoro il canone imposto. Dove posso approdare? Mediaset trasmette benissimo: le prendo tutte le sue reti! Gli esperti mi dicono che trasmettere con una potenza di segnale maggiore ha un costo più alto. Per questo la RAI la vedo a quadretti o non la vedo affatto, ma vedo bene il resto: addirittura una rete che mi sembra si chiami TV9Donna o qualcosa del genere, che trasmette films vecchi niente male… di quelli senza musiche di sottofondo che coprono i dialoghi, senza movimenti della camera che fanno venire il mal di mare… senza riprese talmente vicine ai volti che ne vedi i pedicelli della pelle… insomma films fatti da registi veri, che conoscevano il loro mestiere.
La RAI risparmia sull’emissione del segnale: si vede che il canone imposto più gli incassi del bombardamento pubblicitario non bastano! Come faranno le reti che vivono solo di pubblicità?
Ricordo quando anni fa ci fu una campagna, portata avanti da certi media e telegiornali, che diceva che i films, le eventuali commedie trasmesse (in RAI sempre più rare), essendo opere d’arte non dovevano essere interrotte dagli inserti pubblicitari. Si riferivano ovviamente alla TV privata che campava solo di quello.
Poi non se ne è parlato più e la RAI per prima ha cominciato ad interrompere continuamente ogni cosa che trasmette con spot pubblicitari obnubilanti! 
Ma come era quella cosa delle opere d’arte di cui parlavano i suoi telegiornali?
La gente se lo chiede, ma poi, avendo tanti problemi quotidiani, tira via perché di domande senza risposta ormai se ne deve porre troppe.
Telese, invece, cerca di illuminarci ponendo domande sull’IVA ad un Oscar Giannino, noto personaggio millantatore di titoli accademici mai conseguiti, o invitando un soggetto politico ormai squalificato come Antonio Di Pietro.
La sera dell’11 luglio scorso sono capitata sulla sua faccia sempre più ammiccante in una maschera contadina, cosa che lui non è, visto che si presenta ancora in politica, con gesticolamenti che, secondo lui, dovrebbero accattivargli le simpatie dei semplici, e criticando questo e quello quando lui dovrebbe, prima di tutto, fare una seria analisi di sé stesso e delle sue scelte che hanno portato a scandali non commendevoli.
Ho fatto appena in tempo a sentire che diceva: “… che dice mia sorella se…” mentre sgranava gli occhietti sempre più soffocati dal faccione sempre più grasso, e gesticolava sempre più somigliando ad una maschera alla “Pappagone” più che a un leader politico, ed ho cambiato subito canale.

Questo offre il convento. 
Speriamo nei deputati e senatori a Cinque Stelle e in Matteo Renzi ed altri, come Giacchetti, del putrescente PD, oppure nell’ottimo Vendola e nei Ferrero, quest’ultimo sperando che capisca che anche fra i poveri proletari ci sono furbi assenteisti, furbi sfruttatori della cosa pubblica votati all’assistenzialismo per scelta premeditata e che le persone oneste e disoneste sono in tutte le fasce sociali.    

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