lunedì 29 luglio 2013

Priebke: Dio è solo una speranza, ma non c'è.

Da: Il Corriere della Sera

«ROMA NON TOLLERA QUESTA APOLOGIA DI FASCISMO» - «Non è accettabile che il compleanno di un criminale che ha partecipato alla violenta esecuzione di cittadini inermi, a scopo di rappresaglia, possa essere utilizzato per fare apologia di fascismo e nazismo. La città non lo tollererà»: il sindaco della Capitale Ignazio Marino commenta così le scritte e gli striscioni. Aggiunge via Twitter Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio: «Oggi più che mai ricordiamo le 335 vittime delle Fosse Ardeatine. Nessuno di loro ha potuto festeggiare 100 anni. Roma non dimentica». 

Il giorno dei cento anni di Erich Priebke da qualcuno a Roma viene celebrato così. Ufficialmente non sono previsti festeggiamenti pubblici (???!!!). Ma già all'alba di lunedì in varie parti della Capitale qualcuno ha voluto «omaggiare» l'ex capitano delle SS condannato all'ergastolo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944, in cui 335 persone furono fucilate dai nazisti. L'ex ufficiale sconta la sua pena ai domiciliari a Roma, in un appartamento all'Aurelio.

E, aggiungo io, con tanto di badante e auto fissa della Polizia di Stato, come i nostri politici che ce l'hanno per "status symbol".

Ho già scritto su questo mostro sopravvissuto a tutto e sereno e contento nella sua "coscienza". Doveva fare la fine di Eichmann: Eichmann fu impiccato pochi minuti prima della mezzanotte di giovedì 31 maggio 1962 ...

Noi, invece, abbiamo rimandato a morire a casa con il suo cancro Kappler... liberato Reder... e ci teniamo questa offesa ai morti, così ferocemente uccisi... nella paura più agghiacciante...
Il mostro sorride e se ne frega: Dio non c'è e lui ha potuto vivere 100 anni in salute.

Nessun commento: