lunedì 2 aprile 2012

Fermare la belva siriana

(AGI) - Londra, 28 mar. - Le autorita' siriane arrestano e torturano sistematicamente i bambini. E' la forte accusa lanciata in un intervista alla Bbc da Navi Pillay, responsabile dell'alto Commissariato Onu per di Diritti Umani, che ha espresso una fortissima preoccupazione per la sorte di centinaia di bambini rinchiusi nei centri di di detenzione. "Al presidente Bashar al Assad - ha detto la Pillay - basterebbe un ordine per porre fine ai massacri dei civili". "Abbiamo - ha aggiunto - prove sufficienti per dimostrare che questi fatti sono stati commessi dalle forze di sicurezza siriane, e che queste devono aver avuto l'approvazione o la complicita' ai piu' alti livelli". Per L'alto commissario il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha ormai sufficienti informazioni portare la Siria davanti alla Corte penale internazionale.
  "Sono convinta che indagini e azioni legali siano un elemento cruciale per porre fine a questi crimini". "Prendono di mira i bambini (per qualsiasi motivo) e in grande numero. Centinaia sono rinchiusi e torturati...E' semplicemente orrendo" ha rivelato Pillay. "Bambini con ferite di arma da fuoco nel ginocchio, detenuti insieme agli adulti in condizioni inumane, ai quali vengono negate le cure mediche, tenuti in ostaggio o usati come informatori", ha aggiunto Pillay. "Non vi e' nessuna prescrizione - ha concluso - persone come Assad possono andare avanti per molto tempo, ma un giorno dovranno affrontare la giustizia". (AGI) .

Da: Il Mediterraneo.it

Siria; Onu condanna violenze. Cina e Russia appoggiano risoluzione

Italia Sergio Andrianov

DAMASCO- Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha adottato la risoluzione dell’inviato congiunto di Nazioni Unite e Lega Araba, Kofi Annan. La risoluzione dà “pieno sostegno” alla mediazione portata avanti da Annan con i vertici di Damasco, nel tentativo di porre fine alle incessanti violenze che tingono di rosso le strade siriane dal marzo 2011.

Il testo preso in esame ieri è molto più bilanciato di quello proposto il mese scorso e bocciato da Cina e Russia. Nel memorandum si chiede al presidente Bashar al Assad di “aderire totalmente e pienamente” ai sei punti, contenuti nel testo, dell’inviato del Palazzo di Vetro; si fa anche richiesta all’opposizione di “operare in buona fede'' con Annan. Ora, se il piano non sarà tramutato in fatti,  il Consiglio prevede di passare a ''ulteriori tappe'' ma non ne ha precisato la natura.

I sei punti sono incentrati sulle tematiche già affrontate lo scorso mese in un’analoga seduta, ossia “la fine delle violenze e delle violazioni dei diritti umani, l’apertura di corridoi umanitari, la facilitazione di una transizione politica guidata dai siriani verso un sistema democratico e pluralista”. Non è presente però l’ultimatum che era stato dato ad Assad per lasciare il potere nelle mani del suo vice ed abbandonare il suo Paese. Richiesta che per l’appunto era stata osteggiata in sede Onu dalle delegazioni di Mosca e Pechino. L’assenza di ultimatum nella dichiarazione – che non è vincolante – è stata sostituita dalla richiesta di continui aggiornamenti ad Annan che dovrà riferire al Consiglio di sicurezza gli sviluppi di questi sforzi diplomatici.

L'avevo già scritto il 15/01/2012 nel post "Purché qualcuno fermi Bashar Assad".
Ora è stato fatto un altro passo avanti: merito della mediazione della comunità internazionale.
Certi mostri non lasciano il POTERE, di cui sono assetati, e massacrano esseri umani su esseri umani... La Storia ne è piena e lo sarà anche in futuro purtroppo.

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