lunedì 13 febbraio 2012

Vittime delle Foibe - Esodo dall'Istria e Dalmazia

Pubblico qui questo comunicato perché ne condivido lo spirito, pur NON essendo per idee vicina a FLI. Soprattutto perché ritengo squalificato Gianfranco Fini, il leader di questa formazione politica, come si evince da alcuni miei post precedenti su questo blog. La partigianeria non mi appartiene, mi appartengono le idee e, se queste sono buone e giuste, le apprezzo e le condivido.
Vedo che questo mio modo di pensare è anche di persone come il Sindaco di Frascati, ad esempio, come si legge in questo comunicato. Sindaco che, mi si dice, ha fatto molte cose buone per il suo Comune.


ANDREA TITTI (FLI): PERCHE' AD ALBANO NON SI SONO RICORDATE LE VITTIME DELLE FOIBE?

"Certamente le avverse condizioni meteorologiche e l'emergenza neve hanno rappresentato delle giustissime priorità per l'amministrazione di Albano Laziale - dichiara in una nota Andrea Titti, Responsabile del Circolo Territoriale di Futuro e Libertà di Albano - tuttavia, non possiamo non dirci fortemente rammaricati e delusi per come l'amministrazione in carica abbia, praticamente ignorato la "Giornata del Ricordo", celebrata dalla Repubblica Italiana il 10 Febbraio, in onore delle vittime delle Foibe e dell'Esodo dalle terre di Istria e Dalmazia a cavallo del secondo dopoguerra. Nulla di nulla, neppure uno striminzito comunicato stampa - aggiunge Andrea Titti - eppure questa ricorrenza è divenuta legge dello Stato dal marzo 2004, non come celebrazione di parte ma come patrimonio comune a tutta la nostra comunità nazionale. Onorare tutti coloro che in nome dell'Italianità hanno sacrificato tutto, financo la loro vita, credo rappresenti un dovere morale per tutti coloro che rappresentano le Istituzioni, ad ogni livello. La giunta e la maggioranza che governano la nostra città - incalza il giovane esponente del partito di Gianfranco Fini - si sono caratterizzate, pur se tra mille difficoltà, per una fervente e vivace attività culturale, che ha coinvolto molte realtà sociali del territorio. La mancanza che oggi ci troviamo a sottolineare, non vorremmo che fosse l'ultimo strascico di certi cascami ideologici del secolo scorso, che magari, ma speriamo non sia così, ancora trovano albergo in qualche piccolo cantuccio di qualche segmento di partito oggi al potere ad Albano. La costruzione di una memoria condivisa deve essere meta comune a tutte le forze politiche, ma per farlo occorre diffondere e ripartire da tutte le verità storiche e fattuali, senza celarne alcuna, soprattutto agli occhi dei più giovani. I pensieri sobri e costruttivi che qui esprimo, a nome mio e di tutti gli iscritti a Futuro e Libertà di Albano - dichiara Titti - non sono volti ad una sterile polemica, non siamo usi agitare le pagine della storia Patria come fossero bandiere da comizio, ma perchè crediamo sia necessario approfondire e far conoscere a tutti ciò che fino ad ora è stato misconosciuto, nascosto e mistificato, come gli accadimenti del nostro confine orientale. Non ci appassiona la toponomastica - conclude Titti - non siamo qui a chiedere intitolazioni di vie o piazze, ma auspichiamo con forza che nelle scuole del territorio l'amministrazione si faccia promotrice, unitamente alle autorità scolastiche, di un percorso di studio e approfondimento sul tema delle Foibe e dell'Esodo. In ultima analisi vorrei ringraziare il Sindaco di Marino Adriano Palozzi ed il primo cittadino di Frascati Stefano Di Tommaso, per non aver dimenticato la ricorrenza del 10 Febbraio. Due sindaci di diverso colore politico, testimonianza di un ricordo che deve essere comune e condiviso".

Cacciati dalle loro case                          




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