venerdì 19 agosto 2011

Intervista all'ex-Presidente della Regione Lazio Marrazzo

La foto è presa dal quotidiano on-line "Libero" e ritrae il giornalista Piero Marrazzo intervistato di recente de Concita De Gregorio, direttore del quotidiano "L'Unità", su "La Repubblica". L'intervista ha suscitato reazioni varie.
Personalmente ritengo che, come uomo politico, Marrazzo si è dimesso e glie ne va dato atto. Anche se va dato atto anche a  fatti incontrovertibili, perché filmati, in cui negava con decisione di essere mai stato con dei transessuali, che era un attacco personale e che avrebbe sporto querele. Infine, quando le foto ed i filmati di lui con i transessuali e la cocaina sono finite nelle mani di Berlusconi che, perfidamente, ha fatto il buon samaritano chiamandolo e dicendogli che non le avrebbe mai pubblicate sui suoi giornali ma (che bontà!) lo avvertiva del problema, Marrazzo NON POTEVA NON DIMETTERSI essendo nelle mani del nemico!
Dunque non di un eroe stiamo parlando, ma di una povera persona ricattabile.
Se un uomo qualsiasi si scoprisse che va con uomini travestiti da donna (con seni finti ma con attributi sessuali maschili), che con la parola "transessuali" si vuole ipocritamente mascherare quasi come un sesso "a parte", e per di più si scoprisse che ques'uomo qualsiasi usa cocaina, la moglie avrebbe il diritto di usare queste sue turpi abitudini per dichiararlo indegno di crescere i figli ed i vicini di casa e conoscenti, edotti, lo disprezzerebbero. Invece su Marrazzo c'è chi "si intenerisce", come fosse un bimbo inesperto, chi lo ritiene un eroe perché "si  è dimesso e non si dimette nessuno in Italia" e così via. Poi c'è il gioco irresponsabile dei paragoni: "Eh! Ma allora quell'uomo politico ha fatto questo e quest'altro... che è molto peggio"!
Così la morale comune finisce in cantina ed anche più giù.
C'è sempre chi ha fatto peggio ma ogni volta si deve stigmatizzare l'evento e sottolineare l'immoralità delle azioni, la condanna delle stesse, senza fare un'anatomia comparata che assolve sempre, perché sempre c'è chi fa peggio.
Alcuni passi dell'intervista: "
Concita:Vedeva abitualmente quella persona?
Marrazzo:Assolutamente no. Per anni non ho visto nessuno.
......... omissis.......
Concita: Diceva della fatica di essere all'altezza delle aspettative.
Marrazzo: ...... I transessuali sono donne all'ennesima potenza, esercitano una capacità di accudimento straordinaria. ............ Avevo bisogno di suonare a quella porta, ogni tanto, e che quella porta si aprisse.

E' fin troppo visibile la contraddizione.
Stendo un velo pietoso sul resto.

Il bellissimo libro di Elsa Morante "L'Isola di Arturo" descrive molto bene, nel personaggio che è il padre di Arturo, queste abitudini ambivalenti che esistono in certi esseri umani. E racconta molto bene che lo scoprirlo, per un figlio, è doloroso. Questo già la dice lunga sulla condanna morale di quel certo tipo di comportamento. Questo sul piano privato.
Ma se sei un uomo pubblico pretendo pulizia e coerenza perché, ben pagato, decidi del destino di tanta gente: dalla discarica dei rifiuti di Albano Laziale alla cancellazione di reparti ospedalieri, ad esempio, dove operano persone che hanno speso la propria giovinezza per prepararsi a professioni che esigono una professionalità altissima e una altrettanto altissima responsabilità e che guadagnano incommensurabilmente meno di un fragile (come lui si dichiara nell'intervista) uomo politico.
Nella Storia i destini degli uomini sono stati decisi di sovente da pazzi (Hitler), caratteriali ottusi (Mussolini), delinquenti, esaltati e puttane. Ma, se abbiamo uno straccio di democrazia, vogliamo scegliere persone perbene: o non ce ne sono più e dobbiamo accontentarci del meno peggio?  

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