sabato 1 luglio 2017

La breccia di Porta Pia non è bastata

Il cittadino che civilmente non si rinchiude in casa, ma ha testa per leggere e conoscere il Diritto e non si rintana vigliaccamente senza rivendicarlo, ma affronta le Istituzioni chiedendone conto, scopre cose stupefacenti.
Nel caso migliore viene considerato uno scocciatore non solo da chi detiene il Potere, il che è comprensibile se il Potere non fa il suo dovere di applicare la Legge, ma anche da quelli che si sono adattati a vivere senza rivendicare il Diritto per cinismo, per ignavia, per stanchezza.
Parliamo dell'invasione che sta affossando l'Italia e che da anni, da quando fu tolta la campanella a Berlusconi, viene presentata dal Potere che gli è succeduto come inevitabile, usando argomenti falsi con sfacciataggine e senza alcuna vergogna, trattando gli Italiani come una massa di deficienti.
Menzogna n.1) "Sono siriani in fuga dalla orribile guerra che sta decimando il popolo siriano".   
La guerra continua, i siriani accolti sono una minoranza, dietro alla loro disgrazia reale si sono infilati, come pirati della strada dietro l'ambulanza, barconi provenienti da un lungo elenco di Paesi africani e qualcuno asiatico.
Menzogna n.2) "Fuggono da guerre e fame."
Guerre indefinite, vaghe, per la Nigeria invocano Boko Aram, che però occupa solo alcuni territori mentre il resto del Paese è libero e sotto controllo del governo. Le nigeriane che sbarcano sono tutte ben nutrite quando non addirittura grasse.
Menzogna n.3) "Sono risorse, noi facciamo pochi bambini, abbiamo bisogno dei loro, ci pagheranno le pensioni."
Le "risorse" per ora le dobbiamo mantenere: cure mediche, assistenza sanitaria costosissima, vitto e alloggio totale, pulizia, assistenza completa di personale di vario tipo tutto pagato dai contribuenti italiani. Come, poi, ci pagherebbero le pensioni non si sa, con quale lavoro se non c'è per i nostri giovani e dunque per questo non si sposano e non possono avere figli.
Menzogna n.4) "Sono quasi tutti rifugiati politici".
La stragrande maggioranza sono finti fuggitivi da guerra e fame, sono invece "migranti economici" che NON sono come i nostri emigranti italiani. 
Menzogna n.5) "Sono come i nostri emigranti."
Questa è la menzogna che più di tutte mi infastidisce, perché mio nonno è stato un emigrante e ne ho conosciuti in prima persona della mia generazione emigrati in Belgio, Germania, Gran Bretagna e Canada. Per questo mi indigna che il Presidente della Repubblica Italiana, in visita ufficiale in Canada, abbia di nuovo fatto un parallelo fra questa invasione di barconi e i nostri emigrati. E' una vera mistificazione della realtà. Sarebbe inutile qui scriverlo, basta documentarsi anche se non si è visto da vicino come l'ho visto io: nessun italiano entrava per forza nei Paesi che ho elencato, ma bisognava rispettare precise regole e, soprattutto, i Paesi ospitanti avevano bisogno di braccia per le loro miniere e fabbriche, e non esisteva proprio che, arrivati lì, con tutti i documenti a posto e non come clandestini, il Paese ospitante ti pagasse vitto, alloggio e cure mediche!
Ed ecco che tocco con mano che le prostitute presenti da anni sulla SP 215 dal Km. 34 al 38 sono RIFUGIATE POLITICHE, hanno il tesserino rilasciato dalla Questura perché, accertato lo status, è la Questura che rilascia tale documento. E invece sono lì, sul ciglio della strada, nude in pieno giorno a fare gesti osceni.
DOV'E' il mio Stato Italiano che non controlla? Se sono, come sono, oggetto di sfruttamento, come hanno potuto ottenere lo status di RIFUGIATE POLITICHE?
Ed ecco che la televisione dello Stato Italiano, la RAI, manda un'intervista alla sindacalista CISL Furlan sull'argomento prostituzione delle RIFUGIATE POLITICHE presso lo Stato Italiano e lei inizia con: "Il Papa ha detto che bisogna fare...."
Ma queste RIFUGIATE POLITICHE a culo nudo e gesti osceni in pieno giorno stanno nelle nostre strade! Non dentro lo Stato Vaticano! Lo status di RIFUGIATE POLITICHE glielo hanno dato le nostre Autorità legando le mani ai Carabinieri, insieme a provvedimenti legislativi che depenalizzano gli Atti osceni in luogo pubblico e una Legge che consente la prostituzione dichiarandola NON reato! 

Da: Avvenire venerdì 30 giugno 2017

Furlan (Cisl). «Prostituzione, serve una legge per punire i clienti»


!!!!!!!!!!!!!!!!

La sindacalista Furlan lo è in questo Stato e di provvedimenti per questo Stato deve parlare, perché sono i cittadini di questo Stato che subiscono questo inaccettabile degrado!
Costei, invece, rincara la dose parlando di "uno studio della 'Papa Giovanni XXIII', l’associazione fondata da don Oreste Benzi (e ora guidata da don Aldo Buonaiuto) da sempre in prima linea nella lotta alla prostituzione. Centomila donne costrette a vendere il loro corpo. Il 65 per cento lo fa per strada. Il 37 per cento ha tra i 13 e 17 anni."  E parla di una Legge che la CISL vuole presentare, sulla linea di questa Associazione Cattolica (che sicuramente prenderà contributi dallo Stato Italiano), sulla prostituzione che penalizza il cliente con multe.
Ma per quello è bastata un'ordinanza sindacale del Comune di Artena, come da me appreso e pubblicato per quel che attiene le RIFUGIATE POLITICHE che battono sulla SP 215, che consente ai Carabinieri di multare i sudicioni per euro 200! Non c'è certo bisogno di scomodare il Parlamento con un iter legislativo per un simile rimedio suggerito dall'ambiente Vaticano a cui Furlan e compagni sono legati!
Lo Stato Italiano deve mettere fra le priorità una revisione totale della Legge Merlin, ormai superata dalla realtà visibile, e vietare la prostituzione su strada, incardinando alla Legge il depenalizzato Atti osceni in luogo pubblico con inasprimento delle pene in caso di non rispetto delle stesse, senza distinguo di chiara pietistica origine Vaticana, e finiranno le RIFUGIATE POLITICHE anche minorenni nude in mezzo alla strada!
Una Legge severa di uno Stato laico che restituisca dignità a tante schiave ed elimini il degrado. 

Rita Coltellese *** Scrivere: Le prostitute nigeriane a culo nudo sulla SP 215 sono rifugiate politiche

Questa è Annamaria Furlan:
Da: Il Messaggero
Cisl, stipendi d'oro: compensi che sfiorano 300mila euro. Espulso il dirigente che ha denunciato il caso
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Annamaria Furlan


Scoppia il caso dei megastipendi alla Cisl. Un ex funzionario del sindacato ha denunciato i mega compensi di alcuni dirigenti dell'organizzazione guidata da Annamaria Furlan e per questo verrà espulso.

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