mercoledì 27 gennaio 2016

Società sporca e Società pulita

Omicidio carabiniere: cordoglio del ministro della Difesa

 27/01/2016 14:36
(AGI) - Roma, 27 gen. - Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha espresso a nome di tutti i militari e civili delle Difesa e suo personale il cordoglio per la morte del maresciallo dei carabinieri Antonio Taibi, ucciso questa mattina sulla porta di casa a Carrara. "Il maresciallo Antonio Taibi - ha detto il ministro nel suo messaggio di cordoglio indirizzato alla vedova e ai due figli della vittima e al comandante generale dell'Arma - e' stato un carabiniere che si e' impegnato per la difesa e la sicurezza dei cittadini e ha pagato con la vita la sua dedizione e il servizio alla collettivita' e allo Stato. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per le forze armate e per il Paese". (AGI)
Da: Il Tirreno

Carabiniere ucciso sulla porta di casa. L'assassino: "Aveva arrestato i miei figli"

Carrara: l'omicida, un ex postino, prima è scappato poi si è costituito. Ha agito per vendetta nei confronti del povero Maresciallo per i figli condannati per droga: uno di loro fu anche responsabile di una serie di furti nelle scuole nel 2013, si firmava "Diabolik"
C'è chi indossa una divisa gloriosa e la onora, applicando le Leggi che consentono a tutti di vivere con regole senza le quali sarebbe il caos della sopraffazione degli uni sugli altri, e chi preferisce prendere agli altri, cercare sotterfugi e scorciatoie pensando che vivere così sia più facile, a discapito del prossimo e, richiamato a rispondere delle sue azioni contrarie alle Leggi, uccide.
E' il padre che ha ucciso, non i figli, i quali si limitavano a spacciare droga e a rubare, ma il gesto del padre dimostra da dove veniva la scuola.
C'è chi è insofferente alle regole imposte dalla Società legale, pensa di essere più furbo, cerca sempre di fregare: al lavoro, il prossimo, dovunque... Sotto l'apparenza si tratta di persone senza morale, giacché se una morale ce l'hai le regole le rispetti, anche in mezzo alle difficoltà, anche se non ti piacciono.
L'omicidio è l'atto finale di una vita interiore vissuta con questa morale dentro di sé, in una "normalità apparente", una non morale che ritiene giusto che i propri figli rubino e spaccino "perché non c'è lavoro", dimostrando una totale assenza di etica di vita, quell'etica di vita che fa piegare chi non trova lavoro anche a quelli più umili, anche con anni di sacrifici e studi sulle spalle, stando alle regole con disciplina.
Quella disciplina che aveva il maresciallo dell'Arma ucciso.
Un atto ignobile e vile che spero faccia morire questo individuo in carcere e non trovi qualche morbido magistrato che gli consenta i domiciliari per l'età e il solito stato di salute.
In galera deve stare, lo sperano tutte le persone oneste che, quando non sanno come fare, ricorrono sempre alla Benemerita.    

47 anni


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