domenica 12 ottobre 2014

Marco Omizzolo mi informa

Da: IL MANIFESTOITALIA

Aviointeriors, Fiamme Gialle dopo i licenziamenti

Scatole cinesi. La Procura di Latina procede per bancarotta e malversazione nei confronti dell'imprenditore Alberto Veneruso. In affari con Licio Gelli, ha avuto finanziamenti pubblici per reindustrializzare il sito dismesso della Good Year
Si chia­mano Avioin­te­riors, Mec­cano Hol­ding, Good Year e Per­ma­flex. Aziende con­trad­di­stinte da ingenti finan­zia­menti pub­blici in cam­bio di vaghe pro­messe di ricon­ver­sioni indu­striali, rias­sun­zione di pre­cari e impre­ci­sate boni­fi­che ambien­tali dei siti dismessi. Pro­ta­go­ni­sta di que­ste sto­rie è Alberto Vene­ruso. Rap­pre­sen­tante di una “classe impren­di­trice” felice dell’abrogazione dell’articolo 18 e sinora pas­sata indenne tra i mag­giori scan­dali economico-finanziari pontini.
Una sto­ria che è esplosa mer­co­ledì mat­tina quando con il primo turno di lavoro ai can­celli della Avion­te­riors di Latina (che pro­duce sedili per aerei), si pre­senta anche la Guar­dia di Finanza. La Pro­cura di Latina sta pro­ce­dendo nei con­fronti di Vene­ruso per ban­ca­rotta frau­do­lenta e mal­ver­sa­zione. Per­qui­si­zioni sono state effet­tuate anche nelle sue abi­ta­zioni pri­vate a San Felice Cir­ceo e a Napoli.
Ad inne­scare l’intervento dei finan­zieri, la denun­cia pre­sen­tata dalla Fiom di Latina all’inizio di set­tem­bre e sot­to­scritta dagli ope­rai della fab­brica minac­ciati di licen­zia­mento. Dopo un’apposita assem­blea, gli ope­rai si sono recati dalle Fiamme Gialle per denun­ciare nume­rose irre­go­la­rità sulle ultime buste paga e strani pas­saggi pro­prie­tari dell’azienda attra­verso alcune “sca­tole cinesi”, tutte risul­tate fal­lite, die­tro le quali ci sarebbe sem­pre lo stesso Vene­ruso. Sem­brava (così la pen­sano anche in Pro­cura) la clas­sica situa­zione dove un impren­di­tore, con la scusa delle dif­fi­coltà eco­no­mi­che, “svuota” dall’interno tutte le atti­vità, lasciando cre­di­tori e lavo­ra­tori senza pro­spet­tive.
La bat­ta­glia si era fatta dura dopo l’annuncio del licen­zia­mento di circa 150 dipen­denti. Le prime let­tere sono state reca­pi­tate pro­prio mer­co­ledì. Licen­zia­menti inspie­ga­bili, sot­to­li­nea la Fiom, con­si­de­rando che è pre­vi­sta per aprile 2015 la con­se­gna di una com­messa per quat­tro Boeing 747–8 di un’importante com­pa­gnia aerea russa.

Vene­ruso è noto anche per altre vicende. Come nel caso della Good Year di Cisterna di Latina. Era il giorno dell’Epifania del 2000 quando l’allora vescovo, Mons. Petroc­chi, cele­brò messa davanti ai can­celli di quella fab­brica, nata nel 1965 gra­zie ai soldi della Cassa per il Mez­zo­giorno. La mul­ti­na­zio­nale ame­ri­cana dei pneu­ma­tici, dopo aver rice­vuto impor­tanti incen­tivi sta­tali, aveva deciso la chiu­sura dell’impianto, che peral­tro avrebbe pro­cu­rato la morte di decine di ope­rai per tumori legati ai suoi pro­cessi pro­dut­tivi. La “levata di scudi” fu una­nime. L’allora Sin­daco di Cisterna Car­tu­ran si recò per­sino negli Stati uniti per con­te­stare quella deci­sione. La pro­prietà Good Year rispose pic­che, ma si impe­gnò a cedere a prezzo sim­bo­lico l’intero sta­bi­li­mento per con­sen­tire l’insediamento di nuove imprese.
Così alla vigi­lia di Natale del 2000 arrivò il “mira­colo”: fu indi­vi­duata nella Mec­cano Hol­ding Srl la società per la rein­du­stria­liz­za­zione del sito. Una società costi­tuita appena un mese prima. Da subito furono osan­nati gli «impren­di­tori locali»; il 60% era in mano ad Alberto Vene­ruso, men­tre l’altro socio, Fabio Mas­simo Bom­bacci, risul­tava tito­lare di una serie di società «ces­sate» e «in liquidazione».

La fami­glia Vene­ruso era già cono­sciuta in zona per la vicenda della Per­ma­flex di Fro­si­none: la nota fab­brica di mate­rassi pre­ce­den­te­mente ammi­ni­strata da Licio Gelli, a sua volta costruita, finan­ziata e rifi­nan­ziata con i fondi della Cassa per il Mez­zo­giorno. Gra­zie alle sue scon­fi­nate cono­scenze, il «vene­ra­bile» aveva fatto incetta di appalti per la for­ni­tura di mate­rassi agli enti pub­blici (ospe­dali, car­ceri, ecc.), salvo poi andar­sene por­tan­dosi die­tro il suo “patri­mo­nio” rela­zio­nale. Inu­tile dire che Vene­ruso, una volta acqui­stato lo sta­bi­li­mento di Fro­si­none, per man­te­nere i livelli occu­pa­zio­nali ottenne cospi­cui fondi pub­blici. La vicenda ter­mina con il fal­li­mento dichia­rato dal Tri­bu­nale di Latina, con­si­de­rando il tra­sfe­ri­mento nel con­tempo della sede legale nel capo­luogo pon­tino, arri­vato a quasi 20 anni di distanza dalla chiu­sura delle atti­vità. All’epoca, insieme alla “decotta” Per­ma­flex, ancora dal «vene­ra­bile» Vene­ruso acqui­stò anche la Avioin­te­riors e con que­ste cre­den­ziali fu avan­zata la pro­po­sta di ricon­ver­sione dell’impianto Good Year. Pro­po­sta subito accolta con la crea­zione di appo­sito con­sor­zio: il Comune di Cisterna e la Pro­vin­cia di Latina, con la quota del 51%, costi­tui­rono la società pubblico-privata Cisterna Svi­luppo, nella quale la Mec­cano Hol­ding aveva il 49% delle azioni. Ma prima di avviare la pro­du­zione risultò neces­sa­rio boni­fi­care il sito,fortemente inqui­nato. Inol­tre c’era da riqua­li­fi­care il per­so­nale per le nuove man­sioni. Pun­tuale arrivò un’altra piog­gia di soldi pub­blici. In quel periodo il Comune di Cisterna si era impe­gnato a “fra­zio­nare” la pro­prietà e a “retro-cedere” il ter­reno (cioè cederlo a prezzo sim­bo­lico) alla Mec­cano Hol­ding. Società che nel frat­tempo si era di nuovo impe­gnata a rias­sor­bire tutto il per­so­nale. Sulla carta.
Anche in que­sto caso i soldi, stan­ziati dalla Regione Lazio, non basta­vano. Il socio pri­vato della Cisterna Svi­luppo, nel frat­tempo diven­tato il solo Vene­ruso con la tra­sfor­ma­zione di Mec­cano Hol­ding in Mec­cano Aero­nau­tica, pro­pose al socio pub­blico di met­tersi da parte. Negli anni seguenti, pre­via minac­cia di licen­zia­mento, quel socio pri­vato (che nel frat­tempo tra­sfe­rirà la sua sede legale a Napoli), otterrà ulte­riori finan­zia­menti dalla Regione. Sem­pre soldi in cam­bio di pro­messe; i pochi lavo­ra­tori della Good Year pas­sati poi alla Mec­cano Aero­nau­tica sono finiti tutti a casa.
Ora sem­brava pro­porsi il mede­simo copione con l’annuncio dei licen­zia­menti alla Avioin­te­riors; poi se arri­ve­ranno altri soldi pub­blici, magari sotto forma di cassa inte­gra­zione per dif­fi­coltà azien­dali ine­si­stenti, se ne potrà ripar­lare. Intanto sin­da­cati e lavo­ra­tori hanno voluto sapere da chi è pre­po­sto ai con­trolli e alle inda­gini cosa c’è den­tro quelle “sca­tole cinesi”. Domande che tro­ve­ranno forse pre­sto una rispo­sta giudiziaria.

Il mio amico Marco Omizzolo mi ha preannunciato ieri l'uscita di questo articolo, anche a sua firma, sulla situazione della AvioInteriors, fabbrica davanti alla quale passo nel mio percorso sull'Appia, andando e tornando dai Castelli Romani a Sabaudia, e ogni volta mi si stringe il cuore e con mio marito commentiamo con amarezza  lo smantellamento del lavoro in Italia.
Scopriamo dunque che è la solita storia di fregarsi il denaro di noi tutti contribuenti con artifizi vari per poi scappare con la cassa. Perché è di questo che si tratta ed è un copione ripetuto e ripetuto, in questi ultimi decenni, da tanti pseudo imprenditori, capaci solo di svuotare le saccheggiate casse pubbliche proponendo lavoro come specchietto per le allodole. 
La corruzione ci corrode come ruggine sul ferro lasciato alle intemperie: la nostra povera Italia è lasciata letteralmente alle intemperie.. pensate ai fatti di Genova in questo momento.  

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