mercoledì 15 maggio 2013

Magistrati in politica



Da: Il Corriere della Sera

Ingroia arriva ad Aosta: «Ma per la decisione finale attendo la sentenza del Tar»

Il magistrato siciliano ha preso possesso dell'ufficio e si è messo in ferie


Antonio Ingroia, prende possesso del suo ufficio accompagnato dal procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia (Ansa/Thierry Pronesti)

Primo giorno del sostituto procuratore Antonio Ingroia al Tribunale di Aosta, dove mercoledì mattina ha incontrato il procuratore Marilinda Mineccia. Il magistrato siciliano ha preso possesso dell'ufficio e si è messo in ferie. Prenderà servizio il prossimo 20 giugno.
IL TAR - «Per le mie decisioni finali - ha spiegato il pm - aspetto la sentenza del Tar». «Si riunisce sulla sospensiva - ha aggiunto - il 23 maggio, poi vediamo». Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano del suo impegno in politica, ha detto: «Non posso svolgere attività politica in prima persona. Ma - ha puntualizzato - si possono esprimere opinioni politiche. L'importante è non fare attività politica. Esiste un movimento, che puo camminare sulle sue gambe».

Confesso che non ho capito molto dell'agire di questo magistrato.
Ma non doveva finire il suo mandato in Guatemala? Mandato che aveva interrotto solo per presentarsi alle elezioni?
Elezioni che sono finite male ed ora l'altro ex-magistrato che aveva creato Italia dei Valori si sta riorganizzando e pensa di trovare chi lo vota addebitando agli altri i suoi errori
Finché non avrà, lui e tutti gli altri, l'onestà di ammettere che non hanno fatto quello che a parole dicevano, non cambierà nulla: riuscirà a riorganizzare il solito partitino per poter gestire un poco di potere e i soldi dei rimborsi elettorali. 

A tutto ciò che ancora mi arriva da IdV, tutto dello stesso tenore, c'è un'eccezione e, per onestà intellettuale, lo riporto qui di seguito:
Cari amici,
sono candidato alla Segreteria Nazionale di Italia dei Valori al Congresso Straordinario del 28-29-30 giugno 2013.
Desidero farvi pervenire la mia mozione congressuale.
Le vicende degli ultimi anni, giudiziarie e giornalistiche, nelle quali sono stati coinvolti nostri esponenti, oltre a mettere in luce una sostanziale incapacità nella selezione della classe dirigente e delle candidature hanno anche dimostrato una gestione non all'altezza del partito.
A differenza di quanto avvenuto nella aule parlamentari (di Camera, Senato e Parlamento Europeo) dove la nostra presenza e la nostra capacità operativa e propositiva è stata riconosciuta da tutte le forze politiche.
Ora dobbiamo voltare pagina: rifiutando il finanziamento pubblico e dando al partito la forma del partito liquido, capace di realizzare una vera democrazia partecipata al suo interno.
E dove i dirigenti, non pagati, sappiano dimostrare di essere capaci di selezionare la classe dirigente e le candidature, con il contributo pieno della base dei suoi militanti e simpatizzanti.
A coloro che potevo raggiungere con la mia mailing list avevo già mandato la bozza del mio programma, chiedendo di farmi pervenire osservazioni e suggerimenti, di cui ho per lo più tenuto conto.
Ora lo chiedo a tutti voi, con la certezza che terrò conto delle vostre valutazioni e proposte per poter arrivare alla mozione finale che presenterò  all'apertura del Congresso.
 Potrete inviare le vostre critiche ed i vostri suggerimenti alla seguente mail: aborghesi@tiscali.it 
Vi ringrazio in anticipo.
Antonio Borghesi

E' l'unico che ha, sia pure debolmente, parlato con sincerità di quello che è stato il Partito a cui io avevo dato fiducia fino a prenderne la tessera.
Auguri. 

Aggiornamento al 17 maggio 2013 inviatomi da Niccolò Rinaldi:


Inoltre, è sempre possibile continuare ad aderire alla mozione. Tutto è e sarà in rete, esattamente come deve funzionare il partito che vogliamo.

Piccola informazione: le candidature presentate sono state cinque. Nell'ordine: Messina con 786 firme, noi con 437 firme, Borghesi con 186 adesioni, Castellarin con 130, Scalera, con 107.

Nulla di nuovo sotto il sole: Borghesi, l'unico che ha scritto nella mozione un po' di verità, non è in cima alle adesioni.
In compenso ci sta Messina che, nella sua mozione, dà la colpa di tutto il crollo della fiducia in IdV agli altri! Calunnie (?!), televisione (!!) ecc. ecc. .... 

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