venerdì 22 febbraio 2013

Prof. Luigi Zingales e Prof. Michele Boldrin: reazioni opposte

Luigi Zingales
Da: Panorama.it    
Nel movimento Fare per Fermare il declino, Luigi Zingales ha deciso di abbandonare la nave. Il motivo? Lo ha scritto nero su bianco sulla sua pagina Facebook . Non si dimette per motivi ideologici o perché in contrasto con le proposte del movimento. Tutt'altro. Si dimette in nome della accountability, ovvero del fatto che è necessario rendere conto agli altri del proprio operato. Cosa che Giannino non avrebbe fatto rifiutandosi di chiarire in pubblico il mistero legato al fatto di aver mentito sulle sue credenziali accademiche. In sintesi: Giannino secondo Zingales avrebbe dichiarato di aver ricevuto un Master alla University of Chicago (dove Zingales insegna), ma pare non essere vero. E si è rifiutato di giustificarsi in pubblico.
In realtà, già ieri, quando stava per montare la polemica, Giannino aveva smentito chiarendo di non aver mai preso un master all'Università di Chicago, ma di esserci solo stato a studiare l'inglese da giovane.
Ma leggiamo le parole di Zingales.
È con una disperazione profonda che ho rassegnato le mie dimissioni da Fare per Fermare il Declino. Dopo aver avvisato i vertici ieri, lo faccio oggi in modo pubblico, perché ho trascinato molte persone in questo movimento e mi sento in dovere di spiegare loro le ragioni della mia scelta. Io credo nella trasparenza, anche in queste scelte.
Non mi dimetto certo perché sono in disaccordo con le proposte di Fare. Sono fiero della campagna elettorale che è stata fatta e ringrazio Oscar Giannino, Michele Boldrin, e tutti quanti per l’enorme sforzo che vi hanno dedicato. Credo fermamente nelle idee che abbiamo portato avanti insieme. Ma ho sempre pensato che anche le idee più sane abbiano bisogno di gambe sane. (....) Per cambiare l’Italia c’è bisogno anche di rigore nel metodo: onestà, trasparenza, ed accountability, che significa che tutti, a qualsiasi livello, devono rendere conto agli altri del proprio operato. Purtroppo negli ultimi giorni mi sono reso conto che questi tre principi non sempre si applicano al vertice di Fare. Dopo aver provato, per quattro giorni, a fare di tutto per cambiare le cose, non mi resta che una via di uscita: dimettermi.
I fatti sono i seguenti. Quattro giorni fa, per caso, ho scoperto che Oscar Giannino ha mentito in televisione sulle sue credenziali accademiche, dichiarando di avere un Master alla mia università anche se non era vero. Anche la sua biografia presso l’Istituto Bruno Leoni ora prontamente rimossa riportava credenziali accademiche molto specifiche e, a quanto mi risulta, false. Questo è un fatto grave, soprattutto per un partito che predica la meritocrazia, la trasparenza, e l’onestà. Ciononostante, il fatto per me ancora più grave è come questo brutto episodio è stato gestito. In una organizzazione che predica meritocrazia, trasparenza, ed onestà, la prima reazione avrebbe dovuta essere una spiegazione di Giannino ai dirigenti del partito, seguita da un chiarimento al pubblico. Invece Oscar si è rifiutato, nonostante io glielo abbia chiesto in ginocchio.

Oscar Giannino tweet :  «I danni su di me per inoffensive ma gravi balle private non devono nuocere a Fare»


Non si può pretendere rigore da nessuno se non siamo rigorosi con noi stessi.
Oscar Giannino minimizza chiamando " inoffensive ma gravi balle private" le due lauree ed il master che millantava.
Sono gravi senz'altro, inoffensive, se si pretende di Amministrare la Cosa Pubblica ASSOLUTAMENTE NO!
Il Prof. Zingales ha avuto la reazione che avrei avuto io, una reazione da uomo integro, che credeva nel progetto comune e che non è disponibile a scendere a patti né con sé stesso né con l'organizzazione di cui faceva parte.
E' stato ingannato e con dolore ha abbandonato il progetto comune.
Oscar Giannino ha dato solo le dimissioni da Presidente del Movimento creato insieme, ma rimane comunque candidato!
Era lui, invece, a dover uscire dal Partito! Non lo ha fatto e questo dimostra un altro lato della medesima personalità tutt'altro che integra. Ha fatto anche la vittima e la vigliaccheria degli altri, unita all'interesse, hanno fatto il resto.
Come si può pretendere di Fermare il declino con queste premesse?

Ieri sera mi è capitato di vedere un frammento dell'intervista che Mentana ha fatto all'altro socio fondatore, Prof. Michele Boldrin, durante la sua trasmissione "Bersaglio Mobile" su La7.
Boldrin non mi è piaciuto. Passi che non si sia dimesso come l'adamantino Zingales, ma che abbia usato argomenti da "difesa d'ufficio" nei riguardi del mitomane Giannino non va bene affatto.
Ha dimostrato di avere una morale adattabile che scusa il soggetto perché facente parte dello stesso gruppo di interessi e fini.
Di morale adattata secondo le convenienze gli italiani ne hanno fin sopra i capelli: per questo riempiono le piazze dove Grillo urla il LORO dolore! Cosa credono Boldrin e gli altri che danno addosso a Grillo perché temono il suo risultato alle urne? Non pensano che se la gente si copre per il freddo, esce di casa per andare a prendere altro freddo dove lui grida, sia perché NON NE PUO' PIU' DI BALLE DI OGNI TIPO?
Se non l'hanno ancora capito che vadano a casa a fare i loro mestieri e non stiano qui a romperci le balle con le loro giustificazioni di comodo.
Trovo insopportabile poi, e con me molti altri credo, che si cominci come ha fatto Boldrin a fare i paragoni: "Giannino mica ha fatto questo e quello che ha fatto invece Pinco e Pallino..." Basta! Ma chi se ne frega! Ha mentito e manco c'era arrivato a gestire la Cosa Pubblica! Pensa se ci arrivava! 
Non è possibile che uno, che è pure professore senza sospetti perché nelle università americane non le danno per raccomandazione le Cattedre, si metta a fare paragoni con chi ha fatto già guasti a questa Italia. Giannino per ora NON LI HA POTUTI FARE, ma se si presenta con queste premesse!...   

2 commenti:

Silvia O. ha detto...

Concordo e condivido le tue riflessioni.
A me piaceva la “testa” di Giannino, ascoltavo le sue trasmissioni , condividevo le sue idee, opinioni, mi piaceva il suo modo sanguigno di esprimersi con sicurezza, competenza e preparazione.
Non mi ero mai posta il problema se avesse una, due o tre lauree o se avesse conseguito masters prestigiosi. Non mi importava che avesse o meno titoli accademici, mi importava quello che diceva, quello che proponeva….
Alla luce di quanto è accaduto in questi ultimi giorni ,mi sento di dire che Oscar era affetto da un grave complesso di inferiorità. Evidentemente per lui era inammissibile essere un modello, essere credibile e considerato dai media in assenza di titoli accademici. Come fare per ovviare a questa carenza “esistenziale”? Se li è attribuiti. Dentro di sé si sentiva meglio, aveva acquisito uno spessore consistente e si sentiva “alla pari”.
Aveva anche affermato di aver partecipato al festival dello Zecchino d’oro…è stato smentito dall’ex Mago Zurlì .Le sue balle sono considerate peccati veniali in quanto hanno prodotto solo danni di immagine. Per me non è così, ha perso credibilità e stima. Ha buttato al vento l’ottimo lavoro che aveva prodotto in tanti anni! Certo, avrebbe potuto anche comprarsi una laurea, come altri …non l’ha fatto ma ha mentito su sé stesso. Ha detto che ha giocato…non si gioca con le bugie su sé stessi.
Ha dimostrato di essere immaturo più che in mala fede….e comunque non accetto più da nessuno la morale adattabile….

Rita Coltellese ha detto...

E' una testa che ha qualche problema psicologico grave però!
E dico psicologico perché non ho la veste per dire altro.
Alla sua età non è persona risolta se ha bisogno di inventarsi titoli per non sentirsi inferiore ai Professori di cui si era circondato.
Abbiamo bisogno di persone solide ed oneste. L'ho scritto e lo ripeto: ci sono tante persone intelligenti e acculturate senza Lauree e senza Master che possono fare bene in Politica. Nello svolgimento di una professione è diverso: i titoli bisogna averli per garantire la propria preparazione in uno specifico campo lavorativo.