venerdì 13 gennaio 2012

La morte di Roberto e gli stupidi corvi televisivi

Parlo di Roberto Straccia, che è uscito a fare jogging a Pescara ed è stato ritrovato morto a Bari. Saranno i magistrati che coordinano le indagini, coadiuvati dalle Forze dell'Ordine e dai referti degli Scienziati della Medicina che forse sapranno dare una risposta al come e perché il giovane è morto.
Nel frattempo corvi stupidi, invitati in qualità di "esperti di non si sa cosa" nei salottini di varie trasmissioni televisive, si esercitano in supponenti ed azzardate ipotesi basandosi sul nulla.
Non si sa in base a cosa queste persone vengano invitate a fare supposizioni e perché si presentino in trasmissione a farle: per il gettone di presenza che noi contribuenti dobbiamo nostro malgrado pagargli? Oppure per pura narcisistica vanità? O perché sperano nella televisione come promozione delle loro attività, quindi per un beneficio economico?
Qualsiasi sia la ragione trovo penoso che un tizio, assolutamente ignoto ai più, venga interrogato sulle sorti di Roberto Straccia "perché scrittore!" Se sei uno scrittore puoi avere, a seconda di quello scrivi, molta fantasia ed inventiva, oppure una particolare sensibilità nell'osservare le umane faccende e nel saperle scandagliare... ma quelle che rientrano nella tua personale esperienza, non quelle di cui non sai assolutamente nulla! Quello della morte di Roberto è un giallo su cui si stanno cimentando persone che fanno il mestiere di indagare e le indagini si basano sui fatti. Abbiamo dovuto sentire l'ignoto scrittore asserire che "tutti abbiamo dei segreti"... Ma chi l'ha detto? Io non li ho ad esempio, né li aveva mio padre, né mia madre... anzi ci è sempre piaciuto vivere senza segreti, parlando umilmente anche dei propri sbagli ... perché ci si sente meglio. Probabilmente lo scrittore, che avrà dei conoscenti in RAI e per questo, essendo noto a loro, lo invitano a dire minchiate su qualunque argomento, ha dei segreti e dunque, ragionando come fanno molti, pensa: "Se li ho io li hanno tutti." Questa visione egocentrica dell'umanità è limitata ed è più grave se pretendi di fare lo scrittore.
Infine ci è toccato sentire le più sciocche elucubrazioni ed insinuazioni sulla possibilità che si sia suicidato, basandosi su inezie a cui si dava grande e soggettiva importanza: "E' strano che portasse una bustina di zucchero con sé". Faceva una "esperta di non si sa cosa", aggiungendo con un sorriso di intelligenza: "Io non porto mai bustine di zucchero con me quando faccio jogging." E allora? Dico io. E aggiungerei: chi se ne frega. Questa asserzione ha lo stesso valore di quella dello scrittore sui segreti che lui ha e allora li dobbiamo avere tutti. Infine una psicoterapeuta, l'unica che avesse un senso in quel salotto-portineria, diceva la sua in base alla sua esperienza professionale e le cose che diceva potevano almeno avere un senso statistico.
Questi penosi salottini del nulla a cosa servono? Ad intrattenere le comari invece che in portineria? La funzione della portinaia la fa il conduttore o la conduttrice, invece delle comari ci sono gli esperti e le esperte tutte in tiro: tette in vista e gambe al vento!
Conduttori di salottini-portineria

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