martedì 7 maggio 2019

Prezzemolo? No, coriandolo

In questo blog l'etichetta Cucina non esisteva: l'ho creata oggi.
La cucina non è fra i miei interessi pur cucinando per cause di forza maggiore dall'età di 19 anni, giacché a quell'età mi sono sposata e non essendo ricca non avevo la cuoca, né tantomeno la mamma che cucinava per me.
Dovendo nutrire me e mio marito, soprattutto lui giacché io non ero molto interessata al cibo, presi un ricettario e iniziai ad applicare pedissequamente quello che vedevo scritto.
Debbo dire che i risultati erano buoni, giacché variavo il menu provando sempre nuove ricette per amore di mio marito, che apprezzava. Ma questo non è stato sufficiente a fare della Cucina un mio interesse, né tantomeno un hobby: il tempo che mi occupava era un dovere da svolgere, con attenzione e metodo, ma non ne traevo una soddisfazione personale. Negli innumerevoli pranzi che ho preparato nel corso della mia vita per amici, parenti e conoscenti se ricevevo dei complimenti sorridevo ringraziando, ma non ne traevo una particolare soddisfazione personale dentro di me, anzi cercavo di mostrare di apprezzare quei complimenti soprattutto per chi me li faceva più che per me stessa: insomma non me ne è mai fregato un bel niente. Oggi se potessi smetterei volentieri di cucinare, ma non posso per mio marito... E per amore cucino ancora..
E' stato così che andando nel bellissimo vivaio che sta a Sabaudia LT, vicino ad una delle abitazioni dove vivo ormai la metà del mio tempo, seguendo mia figlia appassionata di piante di ogni tipo, ho comperato delle piante cosiddette aromatiche: non molte, perché a differenza di mia figlia sono parsimoniosa.
Per la cucina che ho a Sabaudia, proprio appena fuori della porta finestra in modo da uscire e cogliere quel che mi serve, ho piantato in terreno una pianta di basilico, una di prezzemolo, una di salvia ed una di origano. Il rosmarino l'avevo già e in abbondanza, giacché il clima a livello del mare permette a questa pianta di essere rigogliosa, mentre a Rocca Priora RM i miei tentativi di farla vivere a lungo sono miseramente falliti per il freddo invernale del luogo. 
A Rocca Priora muore tutto: basilico e rosmarino in particolare. Mentre vivacchiano la salvia e la mentuccia, che lì tengo in vaso dato che la cucina affaccia su un ampio spazio pavimentato e sarebbe scomodo piantarle in terreno, più distante dalla cucina. Viene spontaneo invece il timo, che io non conoscevo fresco, ma il vento deve aver portato dei semi e, trovando un habitat favorevole, ha tappezzato letteralmente una striscia del mio prato.
Sentivo che quell'erba emanava un buon profumo e lo dissi ad una delle mie nuore la quale, provenendo da una famiglia di ristoratori, mi disse con semplicità: "Eh, lo credo, è timo."
La mia ignoranza dunque è palese per quel che attiene la cucina, limitandosi allo stretto necessario.
Quel giorno al vivaio comperai anche una piantina di prezzemolo per Rocca, da piantare in uno dei vasi davanti alla porta finestra della cucina. 
Tornata da poco nella casa di Rocca Priora, grazie alla pioggia ho trovato il prezzemolo cresciuto e mi sono chinata su di lui per togliergli qualche fogliolina ingiallita.. E qui inizia l'aneddoto comico.. Sento l'odore acuto e sgradevole di un insetto che odio fin da quando lo trovavo sui miei panni stesi sul terrazzo della mia prima casa da sposa a Roma: la cimice verde. Lo odio perchè vola, ti si posa addosso quando lo trovi sui tuoi panni puliti e profumati.. ed emana un odore inconfondibile e sgradevole.. Ho cominciato a temere che mi si fosse posato addosso, ho scosso i miei capelli più volte, ho annusato il prezzemolo che avevo colto ed emanava anch'esso quell'odore.. Ho pensato che l'insetto fosse ancora lì, nella cassetta dove c'è anche una pianta di menta.. Entrata in casa continuavo a sentire quell'odore: mi sono spazzolata i capelli, tolta la felpa e sbattuta.. Ma dell'insetto nessuna traccia. Di certo aveva lasciato il suo odore l'odiosa creatura..

Ho colto poi le foglie più sviluppate della piantina di prezzemolo per cucinare il pesce per la cena, l'ho lavato e annusato.. con preoccupazione ho sentito che era proprio lui che emanava quell'odore. Ho pensato: "Ma non sarà un tipo di prezzemolo particolare?" Poi ho cercato di rassicurarmi sulla commestibilità della piantina cercando di ricordare se l'avevo proprio comperata al vivaio... "Al massimo forse la comperai al supermercato.. Comunque sempre in un posto sicuro.." Poi, preoccupata di non avvelenare mio marito oltre me, mentre il pesce cuoceva sono andata al PC ed ho cercato "tipi diversi di prezzemolo": effettivamente ce ne sono, ma nessuno somigliava al mio strano prezzemolo.. Allora ho scritto sulla barra di Google "prezzemolo odore strano": ed ho svelato il mistero!
Il "prezzemolo" è in realtà coriandolo!!!
Molti cibi suscitano sentimenti contrastanti ma il coriandolo fresco è noto per essere probabilmente l’alimento che più divide e polarizza le opinioni. Le persone che non lo sopportano descrivono il suo odore e sapore in modi completamente diversi rispetto a coloro a cui invece piace. Chi lo apprezza lo descrive come fresco e fragrante mentre chi lo odia sostiene che sappia di sapone, di muffa,  di terra o addirittura che ricordi l’odore delle cimici. 
(Da LE SCIENZE BLOG SCIENZA IN CUCINA di Dario Bressanini)
Dagli stand del vivaio, dove ci si serve da soli, io ho preso una piantina di coriandolo scambiandola per prezzemolo! Strano che per quella che ho piantato a Sabaudia invece ci ho indovinato: è proprio prezzemolo!
Stasera abbiamo mangiato ventresca al coriandolo: era buona!
(Coriandrum sativum)

Per soddisfare la mia e la vostra curiosità vi do questo link da cui ho tratto le notizie:

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/08/il-coriandolo-che-divide/comment-page-1/

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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