giovedì 10 marzo 2016

Forno Crematorio

Da: Il Mamilio 

Rocca Priora, il Comitato: ''Domani la consegna delle firme per il Referendum contro il Tempio Crematorio''

Rocca Priora - Numerosa l'affluenza dei cittadini''. Domani la consegna
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Il Comitato Promotore contro la costruzione del tempo crematorio a Rocca Priora ha comunicato che in data 10 marzo verranno ufficialmente consegnate le firme raccolte per l’indizione del referendum comunale abrogativo della delibera comunale n° 2 del 26/01/2016 che ha espresso l’interesse del Consiglio alla realizzazione di un tempio crematorio all’interno del cimitero comunale di “Fontana Chiusa”.
Data la numerosa affluenza dei cittadini, a dimostrazione del grande interesse che l’argomento suscita, le firme, raccolte in pochissimo tempo, sono superiori al numero necessario stabilito per legge. Il Comitato comunica inoltre che, in data odierna, ha protocollato al comune di Rocca Priora la richiesta di partecipazione come parte attiva, per mezzo dei propri portavoce, alla conferenza organizzata dal Comune per venerdì 11 Marzo, riguardo la realizzazione del tempio crematorio, per un confronto democratico ed in rispetto delle reciproche posizioni.
Quando, nel lontano 1979, ho lasciato Roma, che già stava mutando aspetto dalla Roma che io conoscevo e dove sono nata, per vivere nella campagna intorno ad essa, scelsi casualmente Rocca Priora, essenzialmente per i prezzi abbordabili delle ville e villette.
Era allora un paese solitario, nella strada dove comperai la mia nuova casa non passava autobus, il postino veniva si e no tre volte a settimana, i cacciatori entravano nei giardini privati a fucile spianato credendo fossero riserve di caccia...
La sto prendendo alla lontana.. Lo so. Ma ne vale la pena: Rocca Priora, provincia di Roma, a soli Km. 20 dal Grande Raccordo Anulare che circonda la Città Eterna, era un Paese in cui la gente come me veniva considerata "forestiera". Un amico e compagno di lavoro di mio marito, che già abitava qui, ci avvertì: e aveva ragione. Eppure lui cercava di inserirsi nel tessuto sociale del paese, essendo attivo nella comunità cattolica del borgo dei Castelli Romani.
Raccolsi nella mia strada 160 firme per avere un autobus urbano, una strada percorribile senza allagamenti, controlli sui cacciatori armati di fucile spianato, avendo un bel giardino in cui i miei figli avevano il diritto di giocare senza tema di essere impallinati. Per il postino mi bastò fare l'abbonamento a "Il Tempo" e il quotidiano furono costretti a portarmelo tutti i giorni.
Il Sindaco Tisbi fu il miglior sindaco che questo paese ha avuto: a mio avviso naturalmente.
Egli cercò di portare la cultura ai paesani che, pur avendo Roma così vicina, scoprii  allora con meraviglia, la sentivano lontana.. Il Sindaco Tisbi, in estate, fece venire compagnie teatrali di prestigio a dare spettacoli anche classici gratuiti, che si svolgevano in un grande cortile all'aperto oggi ridotto a parcheggio. Ricordo, a tal proposito, un'Elettra di Euripide con una bravissima Marina Malfatti e un altrettanto bravo Aldo Reggiani: attori di prosa di primissimo piano.
In quegli anni si svolgeva ancora la Festa del Narciso: le donne si alzavano di notte per comporre vere e proprie scene artistiche fatte con il fiore autoctono di questi luoghi, assolutamente protetto, ma bastava reciderlo facendo attenzione a lasciare il prezioso bulbo sotto terra e sarebbe ritornato la primavera successiva.
Basta, non voglio qui fare la storia di quasi 40 anni di residenza in questo luogo, arriviamo all'oggi: al Forno Crematorio!
Mi viene da ridere! A questo l'hanno condotta i Pubblici Amministratori! A pensare che questo paese di alta collina possa diventare il luogo di una processione continua di bare provenienti, mi dicono, anche dalla provincia di Frosinone!!!
Un luogo allegro! Ameno! Con fumi non di rustici forni a legna ma di fumi funerei! 
I soldi non bastano mai alle dispendiose casse comunali, nonostante la gente come me ne versi di soldi fra TASI (per quest'anno renzianamente abolita), la TARI, l'IRPEF comunale...
Dunque, invece di usare le foto aeree che mostrano un abusivismo edilizio da paura e far pagare gli evasori incrociando semplicemente i dati con il catasto, i solerti Amministratori hanno pensato al turismo funebre!
Mi riportano ragionamenti di codesto tenore: "Dopo la cremazione del caro estinto "se vanno a pijà 'na cosetta ar bar... Se comperano quarche cosa..."
La Morte è l'anima del commercio!!!
    

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