domenica 16 agosto 2015

Genocidio

Da: Il Secolo XIX

La strage di Ferragosto: almeno 40 morti in mare, decine chiusi nella stiva

Nuova strage del mare nel giorno di Ferragosto.Su un barcone stracarico soccorso da una nave della Marina italiana a poche miglia dalla costa libica si trovavano alcune decine di morti nella stiva (almeno 40 secondo le prime stime), probabilmente per soffocamento. «Non sarà l’ultima tragedia se non si risolve il problema della Libia», ha commentato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella tradizionale conferenza stampa di Ferragosto.
Il pattugliatore Cigala Fulgosi è intervenuto in mattinata a circa 20 miglia dalle coste della Libia, dove una piccola imbarcazione con quasi 400 persone stipate si trovava in difficoltà. Tratti in salvo 312 persone, tra cui 45 donne e 3 minori, ma nella stiva c’erano tanti cadaveri. Otto sono stati finora recuperati. Morti probabilmente per l’inalazione di combustibile. Scena raccapricciante, secondo i soccorritori della Marina. E a morire è stato chi non poteva permettersi di pagare abbastanza per stare sul ponte del barcone. 
L'orrenda notizia, ennesima, l'abbiamo sentita tutti tramite i Telegiornali.
Gli assassini hanno deliberatamente fatto scendere nella stiva 40 persone, fra cui bambini, sapendo benissimo che non avrebbero potuto sopravvivere all'ossido di carbonio dovuto alla combustione dei motori.
L'Italia (vergogna per lo squallido prelato che si è permesso di dire che non fa abbastanza) splende per umanità e dispiegamento di mezzi ormai da qualche anno.
Bisogna dare atto a Silvio Berlusconi di aver intelligentemente tentato di fare argine a questo tragico esodo dall'Africa facendo accordi, onerosi per noi, con Gheddafi a suo tempo.
Ma i soldi, che non abbiamo dovuto dare più al dittatore beduino, li spendiamo per questo dispiegamento di uomini e mezzi che va avanti da un pezzo e a cui l'Europa ha iniziato a dare appoggio economico stiticamente dopo molte insistenze.
Alla faccia dei denigratori, soprattutto italiani, siamo i migliori in assoluto e, necessariamente e proprio per questo, i più fessi.
La soluzione non è votare per Salvini, ma tenere conto delle cose giuste che Salvini dice in mezzo a tante sbagliate.
Non si può continuare così e la soluzione di questo problema umanitario non può che essere internazionale.
La estenuante guerra in Siria e il Continente Africano, destabilizzato nella gran parte dei suoi Stati, premono su un'Europa che non riesce neppure ad andare d'accordo fra gli Stati Membri.
Non soltanto Istituzioni come l'UE e l'ONU debbono essere attivate ma, in particolare, Stati come gli USA, la Francia e la Gran Bretagna, che hanno messo lo zampino in più di uno Stato del Medio Oriente e dell'Africa, debbono farsi carico di questo problema epocale, cercando di consentire a interi popoli di vivere nei loro Paesi d'origine.
Non c'è altra soluzione a questo genocidio. E i cosiddetti "scafisti", criminali di efferato e spietato cinismo, debbono essere processati per direttissima a con la Legge marziale dello Stato di Guerra. Non è una provocazione che scrivo, è un pensiero meditato che tiene conto di una realtà estrema che non finisce mai con i metodi fin qui usati.
Cosa c'è di più disumano che tenere dei popoli nell'oppressione della guerriglia continua e della povertà estrema, costringendoli, per sopravvivere, a scegliere un rischio di morte altissimo offerto da mani criminali a cui questi popoli si consegnano?
Smettere di vendere armi a chi alimenta guerre e guerriglie e, qualora non si riesca ad indurre i governanti di questi popoli a dare un minimo di stabilità ai loro Paesi, ricorrere ad un colonialismo "buono" che consenta a questa gente di vivere là dove sono nati.
A chi si dovesse scandalizzare alla parola "colonialismo" dico che viviamo in un mondo imperfetto in cui bisogna ricorrere al male minore.
Meglio la guida di un Paese o più Paesi con un grado di civiltà più avanzato, che la guida criminale o sbandata di governanti che lasciano i loro popoli in questa situazione.    


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