venerdì 29 maggio 2015

Le cose viste da vicino: Vincenzo De Luca

Da: l'Adige.it

L'Antimafia segnala che dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca,nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con "condotta in corso" (e altri delitti, quali abuso d'ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che l'imputato De Luca "ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso"

Da: La Voce


DE LUCA SERIO E STRAORDINARIO


“Vincenzo De Luca è una persona seria, un sindaco di straordinaria capacità, porta un’esperienza politica profonda e fortemente motivata, fatta a fianco di migliaia di militanti come lui. Ha avuto il coraggio di sfidare poteri forti, avendo la forza di tenere alla larga la camorra.
Questo tutti glielo riconoscono. Io posso dare e do volentieri la mia testimonianza di sindaco e di amico. Spero che sia eletto presidente della Campania. Ma soprattutto dico forte che gli sono dovuti rispetto e stima”. Lo afferma in una nota il presidente di Legautonomie e sindaco di Pisa, Marco Filippeschi.
“Salerno è una città simbolo del riscatto – aggiunge Filippeschi – l’esempio visibile di come non esista una maledizione divina che condanni il Meridione al degrado civile, alla sudditanza alla mafie e al clientelismo, all’arretratezza economica. E’ comunque un grave errore mettere un sindaco onesto come De Luca, che con coraggio si è preso le sue responsabilità per superare altissimi ostacoli, alla pari della classe dirigente che ha combattuto con le idee e con i fatti, in una esperienza politica appassionata e pulita. Se passasse questa caricatura contro De Luca la speranza subirebbe un durissimo colpo, mentre malaffare e cattiva politica – conclude Filippeschi – brinderebbero a ragione”.

Da: Il Mattino

Il nodo De Luca. La vicenda per la quale Vincenzo De Luca è stato inserito nella lista dei cosiddetti «impresentabili» risale al 1998 e riguarda un'inchiesta della Procura di Salerno incentrata sulla richiesta di cassa integrazione per circa 200 operai dell'ex Ideal Standard. Secondo l'accusa, la cassa integrazione fu sollecitata dallo stesso De Luca in assenza dei presupposti di legge. Un altro filone dell'inchiesta è relativo alla richiesta degli oneri di urbanizzazione ad alcuni imprenditori interessati alla realizzazione di una struttura sempre nella zona orientale della città. Il rinvio a giudizio per De Luca e per altri 46 imputati è arrivato nel 2008. I reati contestati all'ex primo cittadino di Salerno sono di concussione (in relazione alla richiesta degli oneri di urbanizzazione) e di truffa (per la concessione della cassa integrazione). Lo stesso De Luca, che più volte nel corso degli anni ha commentato la vicenda, ha rinunciato alla prescrizione «relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso». La vicenda era venuta alla ribalta anche nel corso della scorsa campagna elettorale per le regionali del 2010, quando De Luca è stato già in corsa contro Caldoro. Cinque anni fa, sempre nel corso della campagna elettorale, De Luca commentò la vicenda ribadendo che lui rispondeva  «per una vertenza di lavoro, non per ladrocinio o camorra: i ladri e i camorristi - disse - stanno dall'altra parte».


Questo è uno strano Paese, pieno di Leggi inapplicate, oppure applicate ad insindacabile giudizio dei magistrati, che manda in galera chi ruba una mela per fame e, al massimo, ai domiciliari un pubblico amministratore politico che si è impadronito di tanto, tanto denaro pubblico allo scopo di arricchirsi.


Facciamo dei distinguo: se commetto concussione per mettermi i soldi in tasca o se per far entrare nelle tasche degli operai una cassa integrazione che la legge non prevede, forse c'è una differenza etica, però formalmente l'imputazione è la stessa.

Dal 1998 ad oggi la giustizia non è ancora arrivata ad emettere una sentenza che, qualora Vincenzo De Luca non avesse rinunciato orgogliosamente alla prescrizione, avrebbe tolto l'ipoteca su di lui.

Insomma De Luca non è candidabile per essersi preso denunce per fare del bene.
Ma questo i salernitani ed i campani lo sanno, come sanno che l'altro indagato campano, De Magistris, è una persona onesta.

Insomma, in questo strano Paese, pieno di leggi applicate per rendere la vita difficile agli italiani, soffocandoli con lacci e lacciuoli, guai ad infrangerle, perché si è messi sullo stesso piano di gente che si riempie le tasche a spese dei contribuenti.

La gente è scontenta di una giustizia che non sa fare Giustizia.
Ormai lo dicono tutti: coloro con cui parlo ma anche la gente in vari servizi televisivi, questo Paese è per chi fa del male, perché riesce ad avere sempre pene inferiori a quelle che meriterebbe, poi ci sono persone che per fare del bene rischiano la propria fedina penale.

Se io votassi in Campania non avrei esitazione a votare un uomo come Vincenzo De Luca. 

   


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