martedì 17 marzo 2015

Ma sì! Ridiamo un po'!!

Da: Il Fatto Quotidiano
di Gisella Ruccia

Emilio Fede: “Io in mezzo a una strada. Di Pietro mi stima e vorrebbe difendermi”


Ho ricevuto la lettera di licenziamento da MediasetGiorni fa a Telelombardia, Antonio Di Pietro, che è anche avvocato, ha detto: ‘Emilio Fede è una persona perbene, abbiamo avuto dei contrasti ma li abbiamo superati. Sapete che vi dico? Se me lo chiede, lo difendo io’“. Sono le parole di Emilio Fede, ospite de “La Zanzara”, su Radio 24, a proposito del suo licenziamento definitivo da Mediaset. La fine dei rapporti con l’azienda sarebbe legata al presunto ricatto nei confronti dei vertici Mediaset per un falso fotomontaggio a luci rosse con oggetto il direttore generale dell’informazione del gruppo Mauro Crippa. “Ormai sono ‘on the road’, mi hanno buttato in mezzo a una strada” – si sfoga Fede – “mi hanno maltrattato. Ma voglio un minimo di giustizia, almeno i soldi fino alla fine del contratto, cioè giugno. Invece nella lettera, che mi è arrivata il 5 novembre, c’è scritto che il contratto viene rescisso a partire dal 31 ottobre. E che devo lasciare alla fine di novembre la casa di Milano 2 (messa a disposizione dal gruppo televisivo, ndr. Pensate” – continua – “che il mio avvocato, che era una mia carissima amica, Nadia Alecci, mi ha lasciato a metà processo (Ruby bis, ndr) e mi ha presentato una parcella di 450mila euro“. E aggiunge: “In più, ho subito il sequestro conservativo ingiuntivo: mi hanno bloccato 600mila euro che avevo in banca, i risparmi di una vita. Mi hanno anche sequestrato lo stipendio e un quinto della pensione“. Sul Cavaliere afferma: “Io sono nella storia di Mediaset. Non ho sentito Silvio, ora ha cose più importanti di cui occuparsi, la nostra amicizia non può essere messa in crisi da questo. Però umanamente mi aspetto da lui un messaggio“. Fede poi legge la lettera di licenziamento da Mediaset e puntualizza: “Vorrei evitare di portare Mediaset in tribunale, ma vedremo. Dopo tanti anni, non posso uscire così di scena. Io vorrei restare a Milano 2 perché c’è il verde, magari provo a subentrare nell’affitto che mi pagava Mediaset, 2500 euro al mese. Ma ho un’altra casa a Milano, bellissima, in Corso Plebiscito. E’ vuota e arredata da mia moglie con mobili cinesi. L’autista? Mi hanno tolto pure lui, mi muoverò col taxi” .

Sospendo il commento su Di Pietro perché è Emilio Fede a dirlo... Non sappiamo se poi è vero. Ma se fosse vero... Sarebbe un altro tassello del mosaico di un'immagine del Di Pietro lontanissima da quella su cui aveva attratto tanti illusi come me.

Per il resto... che dire.. C'è gente che non ha proprio contezza e percezione di cosa è!
Era un giornalista RAI che leggeva il Telegiornale. Dunque proprio un morto di fame non era! Ha sposato la figlia di un Direttore Generale poi Vicepresidente della RAI! Certo le cronache e le sue stesse ammissioni riportano che ha il vizio del gioco d'azzardo... e non solo. Vizi costosi e.. rovinosi. Certo le cronache giudiziarie riportano che certe sue azioni gli sono costate molte spese di avvocati .. Ma ad oltre 80 anni forse dovrebbe accontentarsi di fare il pensionato senza dire che "è in mezzo ad una strada" al popolo che campa con pensioni esigue con dignità!
Appunto: dignità! Ma Fede è inconsapevole di ciò che è e del significato nobile di questa parola.

Da: Wikipedia

Il 19 luglio 2013 Fede è condannato, assieme agli altri due imputati, dal Tribunale di Milano nell'ambito del processo "Ruby" bis a 7 anni di reclusione e all'interdizione a vita dai pubblici uffici con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione[42], interdizione da uffici di mezzi di informazione (incluso come pubblici uffici). Il 13 novembre 2014 la corte d'appello ha ridotto la pena a 4 anni e 10 mesi[43], con le accuse riqualificate in favoreggiamento della prostituzione di una maggiorenne e di tentativo di induzione alla prostituzione[44].
Nell'ottobre del 2014 Fede viene indagato per associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione per la tentata diffusione di immagini ai giornali, elemento di indagine collegato a un presunto ricatto nei confronti dei vertici Mediaset per un falso fotomontaggio a luci rosse.[45][46]
Per non aver retribuito il suo ex avvocato Nadia Alecci come da accordi, nel 2014 gli vengono pignorati circa 450.000 euro tra parcella e riserve.[47]

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