martedì 4 novembre 2014

Burocrazia che sbaglia e prova a correggersi

Da: Milano Post.it
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IL MINISTRO GIANNINI: SALVI I TEST DI MEDICINA, NON DOVRANNO ESSERE RIPETUTI

Milano 4 Novembre - "Le prove per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina del 29 e 31 ottobre non dovranno essere ripetute". Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini. "Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di salvare i test". A causa di un errore, erano stati invertiti i quesiti delle prove del 29 ottobre con quelli del 31.
Il ministro Giannini ha riunito a Roma la Commissione nazionale incaricata questa estate di validare le domande del quiz, che ha "vagliato i quesiti proposti ai candidati per l'Area Medica (29 ottobre) e quella dei Servizi Clinici (31 ottobre) stabilendo che, sia per l'una che per l'altra Area, 28 domande su 30 sono comunque valide ai fini della selezione. I settori scientifico-disciplinari di ciascuna Area sono infatti in larga parte comuni", spiega una nota del Miur.
"Neutralizzate" 2 domande per area - "A seguito di un confronto avuto con l'Avvocatura dello Stato e del verbale della Commissione - si legge ancora nella nota - si è deciso di procedere, dunque, con il ricalcolo del punteggio dei candidati neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti dal gruppo di esperti". "Questa soluzione - ha concluso Giannini - è il frutto di un approfondimento che ho richiesto da sabato convocando la Commissione nazionale e interpellando l'Avvocatura dello Stato per tutelare gli sforzi personali e anche economici dei candidati e delle loro famiglie a seguito del grave errore materiale commesso dal Cineca". (Tg.com)
La macchina burocratica dell'Italia è gravemente malata.
La gente non sa più lavorare. Compie troppi errori. 
Questo è un esempio eclatante perché interessa migliaia di persone: medici che hanno aspettato un anno e mezzo prima di poter accedere al concorsone nazionale per accedere alle Scuole di Specializzazione.
Ma ogni giorno ognuno di noi ha a che fare con assurdità e veri abusi e vessazioni da parte di una burocrazia malata.
Questo innesca inevitabilmente l'intasamento della giustizia, anch'essa soffocata da innumerevoli ricorsi...
Se la macchina delle Leggi e dei Regolamenti, che dovrebbe far scorrere le nostra italica società su binari che ci garantiscano una vita giusta e civile, funzionasse in modo regolare, senza intoppi, blocchi e altre assurdità che ci rendono la vita quanto mai difficile, non ci sarebbero tutti questi ricorsi al TAR, contenziosi, conciliazioni, quando non addirittura ricorsi per danni.  
La soluzione trovata dal Ministro Giannini per evitare una marea di ricorsi da parte dei medici che hanno sostenuto spese di viaggio e pernottamento, qualora provenienti da città diverse da quella dove si svolgeva il concorso, ma anche da chi ha avuto spese minori ma ha comunque perso il proprio tempo a fare una prova scelleratamente invertita, dimostra che ogni tanto prevale il buonsenso a rimedio della cialtroneria e dell'incompetenza.
Ma perché l'Italia è ridotta così a causa della macchina burocratica?
Perché tanti errori in tanti campi?
Questo è un errore che interessa una massa di persone, ma ciascuno di noi può testimoniare di come sia difficile il rapporto con tutto ciò che dovrebbe invece garantirci giustizia e sicurezza. Perché è questo ed è per questo che esiste la macchina burocratica che interpreta e mette in atto Leggi e Regolamenti.
Leggi e Regolamenti che sono alla base delle garanzie di tutti.
Almeno: così dovrebbe essere.
Invece è palese che così non è.
Il risultato è che viviamo male in Italia e siamo costretti a confrontarci con la vita più facile di altri cittadini europei.
Siamo in Europa ma non camminiamo con la stessa velocità. Ogni atto burocratico che compiamo ogni giorno ha un intoppo.
Questo è odioso e rende la gente irritabile, stufa e soprattutto non crede affatto che "lo Stato siamo noi", come dovrebbe essere in democrazia, ma sente lo Stato come una macchina estranea da sé e da cui temere solo rogne e guai.
Manteniamo dunque tante, troppe persone su poltrone sicure che non sanno lavorare.
Forse le Leggi sono poco chiare? Di difficile interpretazione?
Ma la macchina è anche lenta proprio per quella garanzia del posto "a vita", cosa che invece a tanti italiani, in questo momento in particolare, si chiede di accettare che non sia.
Esiste dunque un'Italia che vive nell'insicurezza, nell'incertezza del futuro delle proprie famiglie ed un'Italia che vive al riparo del posto statale e vessa l'altra parte di Paese applicando Leggi e Regolamenti con incompetenza e follia, per di più non pagando per i propri errori ma facendoli pagare a chi è danneggiato.
Questo blog ha portato tanti esempi documentabili di assurdità, abusi e vessazioni da parte dei burocrati, che chi scrive ha vissuto sulla propria pelle o di cui è venuta a conoscenza diretta parlando con persone varie: molti si arrendono per stanchezza all'abuso, all'ingiustizia, al danno che ne deriva, anche perché avere giustizia ha un costo in denaro, sempre!! Ha un costo anche in tempo: che la gente non ha perché deve correre ogni giorno dietro i propri affanni.
Altri, in numero minore, cercano, spesso senza riuscirci, di ottenere il diritto calpestato dal burocrate rivolgendosi a costosi avvocati o, spendendo di meno, alle Associazioni dei Consumatori.
Dopo una lunga battaglia attraverso la Federconsumatori ho ottenuto di non pagare un SERVIZIO NON RESO: la depurazione fognature, abitando in una zona in cui le stanno costruendo ora ma la gente paga questo Servizio non reso dal 2007, cioè da quando il Consorzio che gestiva le Acque nella mia zona ha passato la gestione ad ACEA.
Secondo la Legge è un Servizio, non un'imposta che va pagata comunque. Se una Ditta, una Società, fattura un servizio che non può aver reso perché non esiste la struttura per erogarlo commette un reato di falsa fatturazione. Eppure questo continua ad avvenire nella mia zona: io ho ottenuto il rimborso di quanto fatturato impropriamente e la voce non compare più nelle fatture che mi riguardano, ma gente che abita dove abito io continua ad avere tale fatturazione in bolletta.
Eppure la rete fognaria non esiste. Quale migliore prova se la struttura non esiste e al cittadino che si è battuto tramite Federconsumatori è stato riconosciuto il diritto di non pagare ciò che non esiste?
Non dovrebbe automaticamente essere tolto a tutti questo improprio prelievo di denaro?
Invece non è così. 
Questo è un esempio del rapporto kafkiano che l'italiano medio ha con i carrozzoni burocratici statali o comunque agenti su concessione statale.
C'è una parte di italiani che si adatta all'andazzo commettendo a sua volta abusi, cercando le vie traverse della conoscenza, della connivenza, per aggirare gli ostacoli. Questa genìa di persone confesso che mi è particolarmente odiosa e la trovo ripugnante. Se non si arriva alla vera e propria corruzione è comunque una accettazione strisciante e immorale di aggiramento delle regole. Queste persone trovano chi le regole le rispetta, e cerca attraverso la giustizia di ottenere il proprio diritto, un rompiscatole, nel caso migliore, trovando invece NORMALE non rispettarle affatto. La frase cinica è: "Le regole sono fatte per non essere rispettate."
Il cittadino corretto dunque dice amaramente: "Questo Paese non è fatto per le persone che si comportano bene, ma per le persone scorrette e disoneste."
E purtroppo è vero. In Italia si vive male e su questo blog continuerò a documentarlo con fatti concreti, perché il silenzio non migliora le cose e anche una piccola voce è meglio di niente. 

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