venerdì 31 ottobre 2014

O è follia o il motivo c'è: mobbing

ADNKRONOS

Roma: Farinetti, aggressore bravo dipendente, volevo assumerlo

Un bravo dipendente, che "si è sempre comportato benissimo". Così Oscar Farinetti, patron di Eataly, parlando con l'Adnkronos, definisce il ragazzo afghano di 25 anni che questo pomeriggio ha accoltellato uno chef, ferendo anche un addetto alla sicurezza intervenuto per bloccarlo, nei locali del negozio a Roma.
Farinetti parla di "un gesto inspiegabile", avvenuto apparentemente senza motivi e "senza nessun litigio". "La cosa incredibile è che questo ragazzo si è sempre dimostrato molto bravo sul lavoro, era serio, non si è mai assentato. Il suo contratto sarebbe scaduto a dicembre ma sarebbe stato confermato a tempo indeterminato - spiega Farinetti - Inspiegabilmente però si è dimesso il 24 ottobre, senza specificare i motivi, e fino al 2 novembre sarebbe rimasto in servizio".

Cameriere accoltella cuoco a Eataly a Roma, "mi umiliava"

09:05 31 OTT 2014
(AGI) - Roma, 31 ott. - Lite con accoltellamento nel ristorante-rosticceria al secondo piano del palazzetto di Eataly, nel quartiere Ostiense di Roma. Ieri pomeriggio un cameriere afghano di 25 anni, nel corso di una lite con lo chef, lo ha accoltellato sotto il braccio sinistro. Anche un addetto alla sicurezza e' stato a sua volta ferito al braccio destro. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Colombo. Il cameriere avrebbe agito per motivi personali: "mi umiliava", avrebbe dichiarato.

Se vieni da un Paese come l'Afghanistan di traumi te ne porti dietro parecchi e umilmente cerchi di costruirti una vita in un Paese che dovrebbe essere civile.
Ma civili non sono tutti gli individui e c'è tanta gente dall'animo miserabile che cerca di infliggere umiliazioni meschine immotivate e continue alla vittima di turno.
Sono quei soggetti che dal basso del proprio nulla cercano di emergere abbassando gli altri ghettizzandoli. Se non c'è nulla a cui appigliarsi non esitano a servirsi della calunnia per poi denigrare e, purtroppo, trovano facili proseliti.
Cosa c'è di meglio di uno che già ha il timbro del diverso? E' un profugo afghano? Umiliamolo, divertiamoci. Se reagisce è matto.
Il lavoratore afghano aveva preferito dare le dimissioni (accade anche ad italiani soggetti a mobbing) nonostante avesse la possibilità di lavorare fino a dicembre e, come dice il datore di lavoro, avrebbe potuto avere un contratto a tempo indeterminato. Probabilmente chi lo tormentava ha continuato a farlo anche negli ultimi giorni di lavoro che gli erano rimasti ed è scattata la reazione in chi dalla vita deve averne già sopportate tante.
Il mobbing è stata la solita scoperta che viene da fuori, come la parola inglese dimostra.
Ma è sempre esistito nell'agire della natura umana più miserabile e ha un nome italiano: PERSECUZIONE.    

Nessun commento: