sabato 18 ottobre 2014

Matteo Renzi spieghi

Da: Il Fatto Quotidiano > Cronaca > Alluvione Genov...

Alluvione Genova, ditte scrissero a Renzi: “Sblocchi i lavori, rischiamo tragedia”

"Rimandare e temporeggiare ancora espone la collettività al concreto rischio di riaccendere la tragedia del novembre 2011".  Così, il 5 agosto, scrivevano a Palazzo Chigi le aziende che dovevano occuparsi della messa in sicurezza del Bisagno. "Tutti i ricorsi respinti". Ma non hanno ottenuto risposta. E ora il premier accusa la burocrazia

Le ditte: “Fateci fare i lavori, rischio serio”. Era il 5 agosto. La lettera indirizzata al premier Matteo Renzi il 5 agosto scorso dai legali delle ditte che dovevano occuparsi della messa in sicurezza del torrente Bisagno, rimasta in un cassetto di Palazza Chigi senza risposta alcuna, inchioda il governo alle proprie responsabilità. “Tutti i ricorsi sono stati respinti. Nulla osta ad un avvio effettivo dell’incarico. Gli ultimi eventi alluvionali hanno evidenziato le criticità idrogeologiche del territorio diGenova e della Regione e – con l’avvicinarsi della stagione autunnale – rimandare e temporeggiare ancora espone la collettività al concreto rischio di riaccendere la tragedia del novembre 2011”.
Alcuni Commenti dei lettori:
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    Intanto è da vedere se la decisione fosse a carico di Renzi, che non mi piace per niente, ma detto questo dal 5 di agosto ai primi di ottobre cosa si sarebbe potuto fare?
    E' il solito articolo del Fatto per tirare la volata a Grillo.


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        Come al solito il fatto quotidiano non si documenta a sufficienza prima di riportare una notizia. Le cose non stanno come la lettera. Infatti i ricorsi non erano stati respinti ma trasferiti per competenza al tar del lazio. Ed era proprio la burocrazia a bloccare i lavori. Infatti, neanche due settimane prima dell'alluvione, Doria si lamentava proprio di questo, come si può vedere dal video riportato dai giornali seri "http://video.repubblica.it/edi..."
        Ma il fatto quotidiano, "incurante del ridicolo" si permette di accusare gente senza essersi prima documentato. Mi aspetto una rettifica ed una scusa entro domani (e per onestà intellettuale pubblicate questo mio commento).

      Brutta storia.
      E' ovvio che nella summa delle cose che piombano ogni giorno addosso al Capo del Governo ci deve essere chi è addetto a leggere le missive, comunque giunte, e a farne una cernita di priorità.
      Evidentemente chi collabora a questo compito intorno al Presidente del Consiglio dei Ministri non ha dato il giusto risalto a questa lettera o, se invece l'ha fatto, Renzi non si sa come e perché non abbia fatto nulla.
      Sarebbe il caso che ne rispondesse in Parlamento e che qualche deputato o senatore ponesse il quesito almeno in "question time".
      Colpisce che la lettera, come avrei fatto anch'io, è stata indirizzata anche ad altre figure istituzionali fra cui il Presidente della Regione Liguria che, ci si sarebbe aspettato, avrebbe dovuto sollecitare il problema presso il Governo.
      Dice bene l'articolo del Fatto: cosa è dunque la burocrazia da combattere di cui parla Matteo Renzi?
      Chiarisca. Ne va della sua credibilità.

      2 commenti:

      paola ha detto...

      come puoi constatare, spesso, ti leggo.....e sempre più mi stupisce la tua ingenuità!!!!!!!!!!
      Ciao Ritina

      Rita Coltellese ha detto...

      Conoscendo l'autrice dell'ironico commento, so che si riferisce al mio voler credere ancora che possa esistere qualcuno in buona fede che si occupa di politica e, in particolare, Matteo Renzi. L'ironia è dovuta anche e soprattutto alla mia "cantonata" con Antonio Di Pietro che, l'autrice del commento, ha sempre disprezzato.
      Ebbene sì, Paola, sono ingenua come lo sono tutti coloro che non vogliono perdere del tutto la speranza che possa esistere qualcuno con un poco di buona fede... Sia pure nella commistione di interessi della politica.