venerdì 18 luglio 2014

L'Italia e i rifiuti

Dal Sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania.
Il Sistema semplifica le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell'illegalità.
La lotta alla illegalità nel settore dei rifiuti speciali costituisce una priorità del Governo per contrastare il proliferare di azioni e comportamenti non conformi alle regole esistenti e, in particolare, per mettere ordine a un sistema di rilevazione dei dati che sappia facilitare, tra l’altro, i compiti affidati alle autorità di controllo.

È questo il motivo per cui è stato realizzato il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, la cui gestione è stata affidata al Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.
Nell’ottica di controllare in modo più puntuale la movimentazione dei rifiuti speciali lungo tutta la filiera, viene pienamente ricondotto nel SISTRI il trasporto intermodale e posta particolare enfasi alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, con l’utilizzo di sistemi elettronici in grado di dare visibilità al flusso in entrata ed in uscita degli autoveicoli nelle discariche.
Il SISTRI costituisce, quindi, strumento ottimale di una nuova strategia volta a garantire un maggior controllo della movimentazione dei rifiuti speciali.
Con il SISTRI lo Stato intende dare, inoltre, un segnale forte di cambiamento nel modo di gestire il sistema informativo sulla movimentazione dei rifiuti speciali. Da un sistema cartaceo - imperniato sui tre documenti costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) - si passa a soluzioni tecnologiche avanzate in grado, da un lato, di semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall’altro, di gestire in modo innovativo e più efficiente, e in tempo reale, un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti, con garanzie di maggiore trasparenza e conoscenza.
L’iniziativa si inserisce così anche nell’ambito dell’azione di politica economica che da tempo lo Stato e le Regioni stanno portando avanti nel campo della semplificazione normativa, dell’efficientamento della Pubblica Amministrazione e della riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle imprese.
I vantaggi per lo Stato, derivanti dall’applicazione del SISTRI, saranno quindi molteplici in termini di legalità, prevenzione, trasparenza, efficienza, semplificazione normativa, modernizzazione.
Benefici ricadranno anche sul sistema delle imprese. Una più corretta gestione dei rifiuti avrà, infatti, vantaggi sia in termini di riduzione del danno ambientale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto positivo per tutte quelle che, pur sopportando costi maggiori, operano nel rispetto delle regole.



Dal Blog di Beppe Grillo

Sistri, il governo ammette le difficoltà del sistema di tracciabilità dei rifiuti, ma non affronta il problema principale: il nuovo appalto, che poi è la questione principale in questa fase.
Emerge dalla risposta del sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo all'interrogazione del M5S alla Camera a firma della deputata Patrizia Terzoni (Commissione Ambiente).
In sostanza, il ministero ha ammesso di aver ridotto la platea delle aziende, di aver semplificato alcuni strumenti - tipo l'eliminazione della chiavetta token -ma non riesce ad agire sul nuovo appalto.
"Il tema centrale è questo - ha ribattuto in Aula la deputata Patrizia Terzoni - avete rinnovato o no il contratto con Selex? Il contratto scade a novembre e doveva essere rinnovato o disdetto 24 mesi fa. Due sono le cose: o è stato rinnovato, e allora dobbiamo conoscerne modalità e termini, oppure è stato disdetto, e allora dobbiamo sapere se il ministero sta provvedendo a creare un'alternativa. Questo è il quesito fondamentale, e a questo non abbiamo mai avuto risposte".
Quando abbiamo depositato l'interrogazione non era stato ancora pubblicato il verbale di collaudo, avvenuto pochi giorni fa nonostante fosse stato prodotto a dicembre 2013.
Ma nel verbale non ci sono garanzie per la funzionalità del sistema.Apprendiamo che gli utenti sono solo 6mila comprese le 1500 aziende volontarie invece dei 14 mila ipotizzati inizialmente. Le tecnologie rimangono anacronistiche e obsolete lasciando spazio a contraffazioni e aggiramenti. La fondamentale tracciabilità dei rifiuti italiani continuerà ancora a dipendere da questo sistema messo su dalla Selex?
Sappiamo che il governo sta vendendo i gioielli di famiglia e tra questi c'è anche Finmeccanica. Siamo consapevoli del valore di un contratto come questo del Sistri durante una trattativa. Ma vogliamo ricordare che mentre il governo gioca a ping pong con le interrogazioni parlamentari, rispondendo senza mai essere esauriente, fuori le aziende anche quest'anno hanno pagato il contributo al Sistri, proprio il giorno in cui veniva arrestato l'ex presidente e ad di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini per corruzione in relazione anche ai subappalti dello stesso Sistri.

Riporto uno dei commenti sotto il post del sito di Beppe Grillo - Parlamento - Camera




Fatta la legge trovato l'inganno, sono certo che la tracciabilità dei rifiuti è un elemento importante per fare trasparenza, se il SISTRI risulta troppo complicato andrebbe perfezionato e reso praticabile, forse è stato volutamente prodotto ingarbugliato e burocrate, per dare ancora tempo alle cosche che lucrano sui rifiuti con il consenso - assenso della mala politica, al fine di non distruggere questo grande business regalato alle famiglie malavitose in cambio dei soliti voti.... La tracciabilità è necessaria se vogliamo stroncarli dai loro sporchi giochetti, non c'è nessuna certezza e ancora non si conoscono i dati reali delle tonnellate di mondezza che girano in Italia, intanto il 2012 è passato e le percentuali di raccolta differenziata ci sottopongono ad ulteriori sanzioni europee che pagheremo comodamente nelle nostre bollette, già salatissime, questo è un altro disservizio voluto e studiato a tavolino, vogliamo pagare solo quanto è giusto ed avere una raccolta differenziata degna di una civiltà moderna.

Sono costretta a dividere il post in 2 parti per problemi di html che lo rendono graficamente illeggibile. La II parte contiene soltanto il mio commento.

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