giovedì 20 marzo 2014

David-Matteo contro Golia-Sistema Italia


Matteo Renzi, per il quale mio marito stravede, io lo guardo con simpatia e spero che ce la faccia.
Spero che tutte le cattiverie che Beppe Grillo scrive su di lui nel suo blog si rivelino non vere.
Lo spero per l'Italia e, come dice Matteo stesso, per il futuro dei nostri figli e, per quelli della mia generazione, per i nostri nipoti.
MATTEO - DAVID
Cosa sento in giro su di lui: gente che non crede più in niente mi dà della scema perché spero ancora in una rinascita morale dell'Italia, che è strettamente legata a quella economica, in quanto vanno eliminati due mali cronici, la corruzione ed il parassitismo. Ma c'è gente che, pur non aspettandosi granché neppure da Renzi, mi dice "Ma almeno lo lasciassero lavorare! Criticano! Ma se loro fino ad adesso non hanno fatto niente!"
Giusto, dico io, almeno non gli mettessero i bastoni fra le ruote!
Ma riuscirà David-Matteo con la fionda del suo entusiasmo ambizioso e determinato a sconfiggere il gigante Golia-Sistema Italia?
Guardate che è un'impresa titanica ed intorno Matteo ha un esercito di menagrami di tutti i partiti, compreso il suo! 

La materia dei mali da riformare è vastissima e non si può certo riassumere in un post: ci vorrebbe un libro!
La corruzione ed il parassitismo infatti sono due parole che riassumono per sommi capi tanti fatti che rendono la vita dell'italiano, che pretenderebbe efficienza efficacia ed economicità, difficilissima.
Non voglio addentrarmi nei meandri dei soliti Ministeri, sempre portati ad esempio negativo di inefficienza, di stagnazione delle pratiche, di mollezza degli addetti ai lavori, perché esistono innumerevoli strutture dello Stato dall'ambito "posto fisso" che sono anche peggio dei Ministeri.
Vogliamo parlare delle "Società" di Servizi fintamente privatizzate ma in realtà lottizzate dai partiti che hanno riempito i posti dirigenziali di loro raccomandati?
Sono delle finte S.p.A. e delle altrettanto finte possibilità di scelta nel libero mercato.
Parlo di chi ci fornisce l'acqua (che un referendum vuole pubblica), parlo di chi ci fornisce la corrente elettrica, parlo di chi gestisce le telecomunicazioni.

Posso personalmente testimoniare, con carte scritte, che ad esempio ACEA, ENEL e TELECOM impongono al cittadino iter che con il Diritto confliggono. Il cittadino di fronte a codesti carrozzoni, sempre in qualche modo mantenuti con soldi pubblici, è ridotto a dover subire azioni che con la legalità hanno poco o nulla da spartire.
Queste S.p.A., che in realtà sono di gestione pubblica, si chiudono dentro delle torri inaccessibili al singolo cittadino-utente, offrendo dei non-servizi attraverso call-center di poveri lavoratori senza alcun potere, se non quello di leggere su un monitor quello che ha scritto il precedente collega che l'utente disperato ha chiamato.

Vale la pena di scendere dal generale al particolare per far capire che, qualora si trattasse realmente di una Società privata soggetta alle regole del Codice Civile ma anche, per certe manifestazioni, del Codice Penale, basterebbe rivolgersi ad un buon avvocato e forse si potrebbe avere giustizia!
Ma codesti carrozzoni sono privilegiati dalla blindatura dello Stato e se ne infischiano di te pulce-cittadino, del Codice Civile e pure di quello Penale: tanto hanno i loro burocrati pagati solo per scrivere lettere presa-in-giro in cui evadono i problemi reali e concreti, in cui non danno spiegazioni realistiche, lasciando tutto nella palude ferma ed immobile dell'assurdo.

La palude da cui Matteo vuole farci uscire ha anche questi meandri in cui non c'è scelta, perché questi apparati-carrozzoni dati in mano a dirigenti messi lì dai partiti, hanno di fatto il monopolio dei servizi essenziali.

Prendo una vicenda che mi riguarda, una delle tante che vivono anche altri cittadini, i quali mi dicono "ti prendono per stanchezza", nel senso che rinunciano o cercano vie traverse... raccomandazioni o mazzette...  

Ho chiesto di avere una linea telefonica con ADSL a Telecom nel comune di Sabaudia, provincia di Latina. La pratica si è svolta abbastanza celermente, queste le date: 
6 dicembre 2013 - assegnato numero telefonico
26 dicembre 2013 - inviata documentazione richiesta: Modulo richiesta attivazione firmato, Documento di identità del firmatario, Modulo offerta Telecom n. 155505486, Ricevuta pagamento TARES al Comune sulla proprietà intestata al richiedente l'utenza nella quale dovrà essere effettuato il collegamento telefonico. Tutti i cavi interni all'abitazione sono stati collaudati e portati all'esterno per l'allaccio da ditta certificata.
9 gennaio 2014 - l'utente viene contattato sul suo cellulare, inserito nei documenti richiesti, e gli viene comunicata la spesa di allaccio: euro 234,00 e l'invio di ulteriori documenti, spedibili SOLTANTO per posta, che l'utente dovrà firmare per accettazione e rispedire; la richiesta di accorciare i tempi mediante spedizione per e-mail viene dichiarata non possibile da chi ha chiamato.
16 gennaio 2014 - Non avendo ricevuto nulla l'utente chiama il 187. Il lavoratore del call-center comunica che risulta il contatto del 9 gennaio 2014 non può fare nulla, solo inserisce il sollecito. 
18 gennaio 2014 - Arrivano per posta i sospirati documenti, firma dell'utente per accettazione della spesa di impianto e rispedizione come richiesto per fax.
Fanno il sopralluogo verificando che esistono palerie con fili telefonici sia a sinistra dell'abitazione dell'utente sia di fronte essendoci insediamenti abitativi da decenni!
ATTENZIONE! DA QUESTO MOMENTO SI ENTRA NELLA SOLITA VICENDA KAFKIANA!
10 febbraio  2014 -  Avendo atteso invano i tecnici Telecom l'utente chiama il 187. La sorprendente risposta è che il tecnico Telecom HA ANNULLATO AUTONOMAMENTE LA RICHIESTA DELL'UTENTE PER IMPOSSIBILITA' TECNICA AL COLLEGAMENTO!
Protesta dell'utente per non essere stato informato e richiesta di spiegazioni.
Il lavoratore del call-center non sa darle, chiede se la casa è in aperta campagna, in zona isolata.
L'utente risponde che no, è in una strada con abitazioni e pali telefonici. Il lavoratore del call-center scrive un sollecito. 
24 febbraio  2014 - L'Operatore del call-center AP 815 prende nota dell'ennesimo reclamo dell'utente, dice che il Servizio Tecnico Telecom lo possono contattare solo loro e non possono dare il numero telefonico di tale Servizio all'utenza. Dice che l'utente verrà ricontattato dal Responsabile dopo che avrà parlato con il  Servizio Tecnico.
7 marzo 2014 - L'utente, avendo altra linea telefonica in provincia di Roma, è registrato sul sito Area Clienti Telecom e tenta anche attraverso quella via di comunicare il suo disagio.
 14 marzo 2014 - Sull'indirizzo e-mail dell'utente, fornito dallo stesso sui documenti inviati, arriva la lettera che pubblico sotto:


Ora cosa si può commentare di fronte all'assurdo?
E vi risparmio quello che abbiamo dovuto affrontare con ENEL, che è ancora più complesso e grave di questo che stiamo vivendo con Telecom.
Ovviamente l'utente, a cui nella lettera NON SI CAPISCE PER QUALE OSCURA RAGIONE TELECOM SI RIVOLGE CON IL "TU", ha telefonato al 187 richiamandosi all'assurda missiva e dichiarando che SI, VUOLE LA LINEA TELEFONICA!!
Viene da dire: "Ma perché fino ad ora abbiamo giocato?!"
Come funziona Telecom?
Cosa vuol dire e cosa nasconde questo assurdo modo di agire?
Può essere l'Italia ritenuta un Paese civile se questi sono i suoi Servizi essenziali?
Telecom ha in mano le infrastrutture, quindi non si scappa, non è che se l'utente si rivolge ad Infostrada, ad esempio, questa è libera di installare pali o quant'altro: sempre deve rivolgersi a Telecom.

Cosa potrà mai fare David-Matteo per rendere questo Paese efficiente e... NORMALE? 
Potrà tagliare la testa al Gigante-Burocratico-Golia? 


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