mercoledì 12 febbraio 2014

Ma che parlate a faaa.. ma che parlate a faaa.. qua drento ce sta' solo 'nfamità!!

Le Mantellate, carcere femminile ormai chiuso, è cantato in una bella canzone popolare il cui ritornello ho preso per il titolo di questo post. Si attaglia bene alla situazione politica dell'intera nazione.
Da anni, da mesi, con chiunque parlo: signore borghesi, operai dei pessimi servizi di prima necessità, lavoratori anonimi dei call center a cui ci si rivolge disperati per i servizi che fanno acqua, signori dell'Alta borghesia in declino, poliziotti e ogni sorta di persona senza distinzione di età, lavoro e censo, dalla Liguria in giù... tutti dicono la stessa cosa: "Non se ne può più!" "Hanno rovinato l'Italia!" "A questi del Paese non gliene frega niente, pensano solo alla poltrona!"
Ciò nonostante se si accende la TV si vedono e sentono dibattiti, salotti, in cui gli ospiti (quasi sempre gli stessi politici e giornalisti, raramente qualche imprenditore) dicono sempre le stesse cose: si accusano a vicenda, difendono i soldi che si prendono con leggi fatte solo per loro politici, dicono che bisogna cambiare le cose ma non lo fanno, rispondono all'imprenditore di turno dandogli ragione...
Sempre la gente più disparata con cui parlo mi dice che "La televisione non si può seguire più." "Ma che fai ancora vedi Agorà? Ballarò? Quei salotti pomeridiani con quelle m......... che prendono pure il gettone di presenza?"

Debbo dire che no, non riesco a seguire più codesti dibattiti o salotti se non per al massimo un quarto d'ora.
Ma allora chi li segue se la gente dovunque mi dice scandalizzata "Ma come fai a starli a sentire?" 
Mistero.

Siamo da molto andati oltre quella linea di confine per cui poi alla gente non resterebbe che ammazzarli tutti. Ma parlano, parlano, parlano e sembra non se ne rendano conto.
Il movimento dei "Forconi" è un sintomo, quasi 9 milioni di voti al pacifico movimento di Grillo è un altro sintomo.
Perché passare alla rivoluzione non è facile, è come la rottura di una diga, e la gente, pur esasperata, tende a fermarsi in una grigia, umiliante ma rabbiosa rassegnazione.

I pazzi, perché il loro distacco dalla realtà li rende come tali, che detengono il Potere forse contano su questo: che il popolo deve essere ridotto alla fame vera per rompere la diga. La Storia insegna.

Come abbiamo potuto consentire che questi che hanno gestito il potere varassero leggi che hanno creato una Casta privilegiata, non già servitori dello Stato come ipocritamente si definiscono, ma predatori delle casse comuni.
Hanno voluto le Regioni e relativi Parlamenti da mantenere: sono una moltiplicazione di privilegi e di ruberie come le cronache ogni giorno ci rivelano. E non servono a nulla se non a moltiplicare, oltre la spesa pubblica, la burocrazia che mette bastoni fra le ruote e chiede soldi, soldi, soldi...
Come può vivere la democrazia in una simile realtà documentabile ogni giorno con mille fatti e casi?
Muore soffocata e con essa ogni tentativo di avviare un'attività lavorativa che possa essere fonte di lavoro anche per gli altri.
Le Regioni sono il regno di piccoli uomini che hanno vinto la lotteria di un posto di Consigliere Regionale e mantengono le loro clientele dando contratti di collaborazione a questo o a quel raccoglitore di voti, spesso gente che non ha né arte né parte. Abbiamo visto cosa fanno con i soldi che si sono votati per "I gruppi parlamentari": cene con il loro elettorato, acquisti vergognosi...
Abolire tutto questo è doveroso.
Ma non lo fanno. Non vogliono abolire i loro privilegi. Dicono che nel bilancio dello stato "incide poco"!
E i vitalizi? Oltre 3000 euro al mese, oltre le pensioni doppie, triple... Per pochi anni di versamenti e dai 50 anni in poi!!!
Se non si vuole soggiacere a questo mantenimento parassitario chiedono indietro i soldi (euro 93.000 circa) dei loro versamenti.
E i cittadini italiani che hanno versato contributi per oltre 40 anni (mio marito è un esempio campione) perché hanno dovuto continuare ad assistere al prelievo forzoso dei loro contributi che l'INPS ha voluto comunque anche se la pensione restava ferma ai 40 anni?!
Perché questi cittadini non possono richiedere i loro soldi indietro?
E un parassita che ha versato pochi contributi pretende che lo stato glieli ridia con interessi inimmaginabili mantenendolo per decenni??!! Altrimenti li rivuole indietro?

A quale Casta che si è creata leggi ad hoc appartengono costoro?
Un tempo esistevano i Nobili e il Clero, infine il Terzo Stato.
Ma poi c'è stata la Rivoluzione.
Costoro hanno fatto, con queste leggi che consentono loro di non pagare le stesse tasse che paghiamo tutti sul trattamento di fine rapporto, strame della nostra democrazia.
Si sono messi fuori dalle leggi comuni a noi tutti: di fatto distruggendo il concetto stesso di democrazia.
E' un'infamità, come il verso della canzone...
  


3 commenti:

Silvia O. ha detto...

Analisi impeccabile....
La burocrazia esasperante ed asfissiante soffoca , complica ed ostacola la vita dei cittadini.
Segnalo un caso di cui sono venuta a conoscenza ascoltando la radio questa mattina.
Una ditta di trasporti che deve trasportare un carico eccezionale da Nord a Sud, attraversando e transitando in 5 regioni diverse deve chiedere l'autorizzazione con la presentazione di carte bollate alle 5 regioni di transito. C'è una norma nazionale statale che regola i trasporti eccezionali sul territorio ma ci sono altre norme regionali che si SOVRAPPONGONO alle norme nazionali!
In uno stato efficiente , per di più dotato di un Ministero per la semplificazione, sarebbe normale un percorso con una burocrazia “snella”. Io trasportatore mi attivo per trasmettere alle autorità competenti tutta la documentazione necessaria per il trasporto del carico speciale che sarà effettuato nei giorni XXX partendo da YYY...e arrivo a..ZZZZ. Dovrebbero essere le autorità preposte (dal luogo di partenza ) a comunicare, alle regioni interessate, il transito del mezzo nei giorni programmati, trattandosi di un percorso di viaggio interamente sul territorio italiano. Invece no, le regioni sono staterelli autonomi a tutti gli effetti, hanno i propri regolamenti. A cosa servono? A complicare la vita della gente che deve produrre in quantità industriale certificati e documenti inutili, perdendo tempo e denaro, per far ingrassare maggiormente questa odiosa ed asfissiante burocrazia. Poco fa leggevo di un imprenditore che si è trasferito all'estero perchè in Italia da 10 anni stava ancora aspettando i permessi per costruire una fabbrica.....
Si riempiono la bocca di cervelloni sofisticati in grado di trasferire dati in tempo reale tra enti e autorità statali...tutto fumo...in realtà i meccanismi sofisticati in molti apparati statali, inspiegabilmente si inceppano, forse per incapacità , forse per menefreghismo o forse perchè è più comodo nascondersi dietro alla “cara” esasperante burocrazia ,colma di balzelli, cavilli, disposizioni assurde... una sorta di alibi per mantenere e consolidare la cronica mancanza di produttività. Mah!

Rita Coltellese ha detto...

E non vogliono cambiare nulla!
Ho già scritto, non ricordo se su questo blog o nei commenti del blog di Grillo, che il Consigliere Regionale che ho conosciuto prima di votare per il Movimento 5 Stelle insieme a Paola Taverna e Carla Ruocco (tutti e tre da me votati perché erano del mio collegio), aveva detto durante la riunione: "Noi non siamo niente senza di voi, ci dovete dare voi i problemi da risolvere, il contatto con voi cittadini è tutto per noi". L'ho preso in parola e gli ho inviato un post su un problema burocratico che riguarda le fasce frangivento: la gente per entrare in un proprio terreno adibito a lavoro agricolo, oppure a produzione tramite capannoni o edifici, o a casa propria, deve pagare alla Regione oltre euro 2000 ed affrontare un iter burocratico che dura almeno due anni! Questo perché dopo la strada comunale esiste in alcune zone del Lazio una striscia di terreno chiamata "fascia frangivento" che, da un certo anno, è passata sotto la giurisdizione della Regione. Gente che ho intervistato e che vive in tali zone da decenni mi ha detto che prima tali spazi erano gestisti da un certo Consorzio, poi un altro Ente, e non si doveva affrontare un simile mostruoso iter, né pagare altrettanti ingiusti ed immotivati balzelli. La cosa si potrebbe risolvere dando una subdelega ai comuni. Ho inviato a Davide Barillari, il Consigliere Capogruppo 5Stelle un post sull'argomento. Ha risposto solo dopo insistenti invii anche alla sede del Movimento 5S Lazio, chiedendo di collaborare per buttar giù una mozione. Ho detto va bene, anche se con il materiale inviatogli poteva scriverla da solo o con i suoi collaboratori la mozione. Ma è sparito e la mostruosità burocratica rimane. Ora c'è in ballo una Legge Regionale sull'acqua che, secondo i comitati di cui faccio parte, dovrebbe rispettare il Referendum fin qui disatteso: gli ho inviato un post anche su questo. Non ho ricevuto alcun segno di interesse.
Conclusione: anche se a 5Stelle i Consiglieri Regionali non servono a nulla!

Silvia O. ha detto...

Io credo che non sia più possibile arginare le incongruenze burocratiche...hanno legiferato in lungo e in largo in maniera insensata, creando un labirinto mostruoso senza alcuna via di uscita. I poveri cristi sono le vittime di questo sistema in cancrena. Occorrerebbe eliminare norme e regolamenti astrusi e riscrivere le leggi come dio comanda , a cominciare dall'utilizzo della lingua italiana, con terminologie chiare, limpide e comprensibili a tutti , proseguire con la “sanatoria” cercando di semplificare gli adempimenti necessari utilizzando per la bisogna menti munite di un minimo di elasticità mentale. ... sarebbe auspicabile una riforma del genere se vogliamo uscire dall'asfissia.
In queste attuali condizioni, non basta la buona volontà e l'impegno individuale per cambiare lo stallo vigente ovunque....la macchina infernale burocratica prosegue la sua corsa senza guardare in faccia nessuno...io per prima, a questo punto, alzerei le mani per arrendermi, mio malgrado. O si cambia tutto oppure non se ne esce... con o senza i 5 stelle, con o senza Renzi.
Le buone intenzioni sono incompatibili con la tragica situazione reale in ogni dove.
Sono pessimista e piuttosto drastica...lo sai... sono convinta che non si possa costruire il meglio se prima non si distrugge il peggio. In caso contrario, si continua a galleggiare , i problemi restano irrisolti e il sistema perverso prospera , cresce , si consolida rafforzandosi in maniera sempre più irreversibile.