lunedì 6 gennaio 2014

Teorie economiche

Dal blog di Beppe Grillo il commento di un lettore:

 La Grecia è il laboratorio dove la Troika e le élite finanziarie hanno sperimentato (con successo) le formidabili possibilità offerte dall'armamentario teorico/ideologico del neoliberismo per far pagare ai popoli i debiti di gioco delle élite e ottenere al contempo (sotto il ricatto, costruito ad arte, della crisi del debito pubblico e la necessità del RIGORE) lo smantellamento di diritti e tutele dei cittadini e del welfare, di cui le suddette élite non intendono più farsi carico, essendo queste un fardello per loro insopportabile poiché, dopo il crollo del Muro, è venuta meno l'esigenza di rendere l'Occidente capitalista più attraente dei Paesi d'oltrecortina. La globalizzazione dei mercati, inoltre, ha aperto nuovi sbocchi per le merci facendo venir meno la necessità di garantire salari decenti ai cittadini europei (del sud Europa -di cui, a dispetto della topografia, fa parte pure l'Irlanda- in particolare) che, ormai, non avranno più altra scelta che livellare salari e diritti verso il basso, terzomondizzandosi, per entrare in concorrenza con la manodopera dei Paesi cosiddetti emergenti. Il che comporta anche la fine delle PMI e del commercio al dettaglio, in favore di multinazionali e grande distribuzione.
La Grecia non è altro che la materializzazione del nostro futuro, con pochi anni di anticipo.
A meno di non ribellarsi all'esito fatale, ribadendo la nostra SOVRANITÀ POLITICA E MONETARIA.
La Grecia ormai è persa: non può più ridenominare il proprio debito in una nuova valuta nazionale, avendone ceduto la sovranità a soggetti finanziari anglosassoni a causa della connivenza tra governo nazionale corrotto, Troika e soggetti creditori.
Noi saremo ancora in tempo per esercitare unilateralmente la nostra sovranità RICUSANDO I TRATTATI EUROPEI e USCENDO DALLA MONETA UNICA previa ridenominazione del debito nella nuova valuta.
La svalutazione del 20-25% che ciò comporterebbe ci restituirebbe gran competitività sui mercati esteri, diminuendo l'ammontare del debito.

Alessandro B., Torino Commentatore certificato 05.01.14 18:45

Non essendo un'esperta in Economia ho chiesto ad una persona laureata in tale disciplina
se il rimedio suggerito dal lettore del blog di Grillo abbia una qualsivoglia validità. Questa
la sua risposta:
È una teoria e come tale è solo un'ipotesi che per realizzarsi richiede il verificarsi di azioni che ad oggi non sembrano così vicine.  Sicuramente se non si attua un'altra politica economica il rischio di non uscire da questa crisi esiste.
David N. - Roma

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