martedì 7 maggio 2013

L'orco e a volte anche l'orchessa

Da: Il Messaggero

Usa, liberate 3 ragazze rapite 10 anni fa
erano segregate nella stessa casa
Una era riuscita a scappare: tre arresti
La telefonata choc alla polizia /Audio



WASHINGTON - Tre donne, rapite dieci anni fa quando erano poco più che adolescenti, sono state ritrovate in una casa di Cleveland, Ohio, non lontano da dove sono state viste l'ultima volta prima della loro drammatica sparizione. Arrestato il proprietario della casa: si tratta di Ariel Castro, un autista di scuola bus di 52 anni. Le donne sono state ricoverate in ospedale tuttavia, secondo gli inquirenti, sono in perfette condizioni.

Nella casa dell'orco è stata trovata anche una bambina. E' la figlia di una delle donne segregate, Amanda Berry. Lo ha reso noto la Polizia. Le tre vittime di questo rapimento sono state dimesse dall'ospedale in perfette condizioni fisiche. Confermati gli arresti di tre 'latinos', Ariel Castro, 52 anni, il proprietario della casa sin dal 1992, ex autista di uno scuola bus, e i suoi due fratelli di 50 e 54 anni.

«Aiutatemi, sono Amanda Berry, sono stata rapita, sono scomparsa da 10 anni, ora sono qui e libera», ha detto la donna alla polizia chiamata dalla casa del vicino che l'ha aiutata a scappare, dopo aver notato una donna che chiedeva aiuto da una finestra. La polizia è immediatamente intervenuta liberando la altre due donne: Gina DeJesus che era scomparsa nel 2004 quando aveva 14 anni e Michele Knight, scomparsa nel 2002 all'età di 21 anni. Il vicino che ha aiutato la Berry a fuggire ha detto di non aver mai avuto il sospetto che vi fosse qualcun altro nella casa dell'uomo dove si era recato a volte per dei picnic nel giardino. La casa-prigione delle tre donne si trova in un quartiere, a maggioranza ispanico, poco distante dai luoghi della loro scomparsa.

L'incredibile storia che è breaking news in tutti i notiziari americani è ancora avvolta dal mistero: le tre donne, Gina De Jesus, Amanda Berry e Michelle Knight, non si conoscevano prima.



Agli agenti avrebbe implorato di far presto nel liberare le sue compagne di prigionia prima che il loro 'orco' tornasse a casa. Tutti gli abitanti della zona, si sono quindi riversati per strada per vivere in prima persona l'incredibile ritrovamento. Le donne sono state ricoverate all'Ospedale ma gli inquirenti hanno fatto sapere che si trovano in ottimo stato.

«È una cosa straordinaria che le abbiamo ancora con noi, è una benedizione per la comunità e la polizia e per le famiglie che siano ancora vive, non posso dire quanto sia felice», ha detto in una commossa dichiarazione il capo della polizia della città dell'Ohio, Ed Tomba. Le tre donne e la bambina sono state ricoverate in ospedale dove sono state trovate in buone condizioni. «Continuavano a piangere e gridare, chiamate la polizia, aiutateci, per favore», hanno raccontato alla polizia i vicini che hanno aiutato la Berry.

La madre di una delle scomparse, Gina DeJesus, non aveva mai perso la speranza di ritrovare la figlia viva: «ha sempre detto che lo sentiva che Gina fosse viva, è una cosa che una mamma sente». La polizia non ha diffuso l'identità del proprietario della casa prigione, ma secondo un consigliere comunale locale citato dalla Cnn, si tratta di un uomo che fino a qualche tempo fa lavorava per il Cleveland Metropolitan School District come autista. Non è stato precisato se l'uomo sia stato licenziato o abbia lasciato volontariamente il lavoro. «Vedevo questo tipo ogni giorno, abbiamo fatto i barbecue insieme, mai visto niente di sospetto, mai visto le ragazze, solo lui», ha detto il vicino.

Il sindaco di Cleveland, Frank Jackson, ha detto che vi sono «molte domande a cui dare risposte riguardo a questo caso, ma sono felice del fatto che queste tre giovani donne siano state ritrovate vive».
«Tutti noi dobbiamo chiederci come è stato possibile che non abbiamo trovato queste ragazze per 10 anni», ha aggiunto il sindaco aprendo la conferenza stampa all'indomani dell'incredibile ritrovamento delle tre giovani rapite 10 anni fa. «Posso dirvi che la polizia è stata due volte in questa casa, nel 2000 per una rissa per strada e nel 2004 perchè Castro s'era dimenticato una bimba nello scuola bus. Ma in ambedue i casi - ha concluso il sindaco - non sono stati rilevati motivi di sospetto».

«Ieri è finito un incubo durato dieci anni: le ragazze hanno dato una immensa prova di coraggio, volontà e perseveranza». Lo ha detto il responsabile del Fbi di Cleveland, incaricato delle indagini su questo incredibile caso. «La vera eroina è Amanda Berry: è lei che con la sua bambina di 6 anni in braccio ha urlato, ha attirato l'attenzione, è scappata dalla casa e ci ha chiamato». Lo ha detto il capo della Polizia di Cleveland, aggiungendo che si sta indagando anche su altri appartamenti di Ariel Castro, il padrone della casa in cui sono state rinchiuse per 10 anni le tre donne.

La polizia di Cleveland ha confermato che la bambina di 6 anni ritrovata insieme alle tre donne rapite, Amanda Berry, Gina DeJesus and Michelle Knight, è la figlia della Berry. La polizia non ha voluto dare indicazioni su chi sia il padre della bambina. Le autorità hanno anche annunciato che presto verranno emesse le accuse formali contro i tre fratelli di 50, 52 e 54 anni sospettati di avere tenuto sotto sequestro per anni le tre donne. «Stiamo per emettere le accuse contro i sospettati, pensiamo di avere messo le mani sui responsabili», ha detto il vice capo della polizia di Cleveland Ed Tomba.

«Queste ragazze meritano di riprendersi e riconnettersi con il mondo: lo spirito umano è incredibilmente resistente. Tutto ciò conferma che non dovremmo mai perdere la speranza». Così Jaycee Dugart, rapita all'età di 11 anni e liberata 18 anni dopo, nel 2009, si rivolge così alle tre ragazze di Cleveland, che hanno vissuto una tragedia molto simile alla sua. Per una strada coincidenza, Dugart proprio oggi si trova a Washington dove è stata premiata con l'Hope Award.
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Viviamo in un mondo illusorio in cui crediamo che ogni persona dall'aspetto umano sia come noi, invece no, esistono gli orchi e le orchesse come nella favola di Pollicino che maschera proprio questo pericolo per i bambini.
Da bambina mi chiedevo come potesse una mamma, l'orchessa della favola di Pollicino, mangiare dei bambini. Pollicino si salva fuggendo con i suoi fratellini dopo aver messo i cappellini loro sulla testa dei figli dell'orchessa e dell'orco.
E' difficile da accettare per una mente bambina, ma anche per una mente di una  donna di 66 anni!
Sono sempre esistiti nella specie umana e sempre esisteranno. Dunque bisogna essere sempre molto prudenti e diffidare, diffidare... 
Mia madre mi superproteggeva sotto questo aspetto quando ero bambina, poi adolescente, ed io ne provavo fastidio e pensavo che fosse fissata. Invece aveva ragione ed ho capito dopo che la vigilanza non è mai abbastanza... Io stessa, come madre, pur proteggendo molto i miei figli, pure ho rischiato... Una volta, alla fermata del bus, mia figlia adolescente ha visto fermarsi un'auto con due uomini che volevano che lei salisse. L'ora del primo pomeriggio e la strada quasi deserta l'hanno messa a rischio. Un uomo poteva sollevarla di peso mentre l'altro era al volante... Ha avuto paura.. per fortuna hanno desistito e si sono allontanati. Sono stata fortunata.
I due recenti casi accaduti in Austria, uno riguardava addirittura un orco-padre, riempiono di orrore e fanno capire che non c'è Paese civile che tenga: le menti mostruose esistono ovunque.
Il caso, riportato nell'articolo, di Jaycee Dugart, rapita all'età di 11 anni, vede coinvolta e condannata anche la moglie dell'orco, come nel caso Dutroux in Belgio.

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