lunedì 13 maggio 2013

Cronache di pazzie quotidiane

Da: Il Messaggero
Martedì 15 Marzo 2011

Addio a Giancarlo Del Re, voce e cuore di Roma

Morto a 80 anni il giornalista che per Il Messaggero inventò “Avventure in città”, rubrica tenuta oltre mezzo secolo


... Chissà quante volte i lettori meno giovani de "Il Messaggero" hanno letto le storie grottesche e divertenti di Avventure in città, in prima pagina sulla Cronaca di Roma: ebbene, le ha scritte Giancarlo Del Re, ogni giorno dal 1958, per oltre mezzo secolo. (Quando doveva partire per un viaggio, o le vacanze, diventava come isterico: ne doveva lasciare una in anticipo per ogni giorno d’assenza).

La quotidianità è genericamente peggiorata da quando ne prendeva spunto Giancarlo del Re per scrivere le sue divertenti "Avventure in città": lo diciamo e constatiamo tutti, ovunque, non solo nella Città Eterna. Quale ispirazione migliore per creare una rubrichetta ripetitiva su questo blog?
La chiamerò: "Cronache di pazzie quotidiane".
La realtà che viviamo ogni giorno offre materiale in abbondanza, basta avere lo spirito per coglierne il lato assurdo, contraddittorio, a volte addirittura surreale.

Cominciamo con: 
"Persone chiuse"

"Sono persone chiuse... Se ne stanno per conto loro..." Disse Nora con una smorfietta alla collaboratrice domestica.
"Ma nemmeno salutano?" Chiese la colf.
"Sì, quello sì... Ma so' io che non li saluto più! Che li saluto a fà! Se nun vieni mai a casa mia!"
"Ma lei invece ci andava a casa loro?"
"No! Ma che c'entra... Io ci devo andare apposta. Ma loro ci passano qui davanti! Passi? Allora te fermi a fa' du' chiacchiere no?"
Continuando a spazzare la donna semplice disse una cosa ovvia: "Ma forse, se si riferisce alla signora, non avrà tempo... Con tutti quei figli... poi mi dice mia cognata, che ci va una volta alla settimana, che spesso c'è anche la madre anziana che non l'aiuta a fare niente e deve star dietro pure a lei."
"Ma è che sta sempre a pulì! E' fissata matta per la casa!"
"E' pure vero che tutti quei figli, la madre, il marito... è tanto lavoro: panni, pulizie... Mia cognata le fa solo tre ore a settimana. E che ci fai con tre ore!" E intanto pensava che lì erano in tre e lei ci andava due giorni a settimana.

Un anno dopo all'Assemblea Condominiale.
La madre piena di figli entrò e vide la vedova che non la salutava più perché lei non aveva tempo per "fare due chiacchiere", le si avvicinò e le disse: "Condoglianze Nora ... Ho saputo. Mi dispiace."
Quella ringraziò continuando a fumare.
La donna ritenuta "persona chiusa", pur abitando non proprio vicino alla vedova, aveva appreso, parlando con un vicino, della dipartita del marito sei mesi prima. Dato che non aveva avuto modo di incontrarla, le faceva le condoglianze in quella circostanza della riunione annuale del Condominio.
Arrivò un'altra condomina: abitava vicinissima alla vedova, praticamente attaccata!
Sorridendo le si sedette vicino tutta salottiera. Per molti l'Assemblea di Condominio era un'occasione per scambiare due chiacchiere.
Dopo i primi convenevoli sulla giornata, il tempo e "la noia di questo condominio", la vicina della vedova le chiese con un sorriso: "E suo marito come sta, come sta?"
Quella, senza fare una piega e sempre continuando a fumare, rispose laconica:
"E' morto sei mesi fa."
La donna "persona chiusa" guardava in silenzio allibita: "Ma come, non lo sapeva?" Pensò.
Intanto l'inconsapevole vicina, sorpresa, stava chiedendo come fosse successo... e che le dispiaceva tanto... ma proprio tanto...  

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