martedì 26 febbraio 2013

Italia divisa, democrazia in risveglio

Da: Polis blog.it


Antonio Ingroia non ha convinto nessuno, così come non ha convinto nessuno la sua operazione che consisteva nel fare un bel mappazzone fra Verdi, Comunisti italiani, Rifondazione, Italia dei Valori e forse qualche area movimentista che al momento mi sfugge.
Fatto sta che il progetto, che aveva fatto storcere il naso a molti fin dal principio, si è rivelato per quel che era: semplicemente velleitario. E anche se Ingroia si è lamentato del fatto che le tv lo abbiano oscurato (sarà. Ma è l’anno in cui Grillo in tv non ci è mai andato, e guarda un po’ che è successo), le ragioni del fallimento, in realtà, sembrano ritrovarsi proprio in questa eterogeneità un po’ personalista che evidentemente all’italiano di sinistra (ma l’Idv è di sinistra?) è sembrata invotabile, tranne che per 600 o 700mila italiani (o poco più).
In ogni caso, il richiamo alla desistenza non sarebbe servito a molto (giusto in qualche regione fortemente in bilico come il Piemonte).
Risultato della Rivoluzione: comunisti ancora fuori dal Parlamento, Idv e reduci dipietristi dissolti. Ingroia può serenamente tornare a fare il magistrato (ammesso che nel suo ruolo d’origine possa tornare ad avere credibilità).
Alberto Puliafito
@albertopi

Ho preso questo articolo perché scrive quello che avevo in mente di scrivere io. Ho evidenziato le parti che condivido in pieno.
Aggiungo che ho già scritto in precedenza su questo blog che Ingroia doveva continuare a fare il suo lavoro che, sembra, stesse facendo bene. Invece ha preferito usare la notorietà ottenuta con l'affare trattativa Stato-Mafia per salire in politica. Avrà pensato: "Di Pietro ha fatto così e gli è andata bene, ora tocca a me!"

l’Italia dei Valori passa da 25 a zero parlamentari!

Segno che la gente ha capito finalmente chi è Antonio Di Pietro.
Purtroppo le parole di questo ex magistrato erano piaciute a quell'Italia che ora spera nel Movimento 5 Stelle: Pulizia, Pulizia, Pulizia, Pulizia!
Gli Italiani vogliono gente credibile, coerente, pulita.
Antonio Di Pietro fin dall'inizio era ambiguo e l'ho scritto già su questo blog, per questo me ne andai quasi subito.
Il bisogno che alle parole, chissà, corrispondessero i fatti, mi ha fatto riprovare nel 2008: in capo a due anni avevo accumulato sufficienti fatti da indurmi ad andarmene di nuovo.
Poi sono stata a guardare: non in silenzio però!
E a poco a poco il marcio è venuto fuori.
Lui ha creato IdV e lui l'ha uccisa.
Quelli che erano dentro senza ideali sono fuggiti come schegge impazzite riaggregandosi in altre formazioni, tutte diverse, dimostrando un adattamento di comodo che ha dato prova di quello che io ed altri idealisti avevamo visto.
Ad Antonio Di Pietro gli Scilipoti, i Razzi, i Maruccio andavano benissimo! Era agli idealisti che avevano creduto davvero alle sue parole che non ha mai dato ascolto né risposta.
Dunque non è riuscito a riavere la poltrona in Parlamento con l'ex collega Ingroia.
Andrà a curare le sue terre e le proprietà che non gli mancano. 

E' al Movimento 5 Stelle che ora gli Italiani onesti si rivolgono.
Dato che ho votato per loro su tutte e tre le schede raccomando a Grillo e compagni il SENSO DI RESPONSABILITA' VERSO L'ITALIA che ha bisogno di SOLUZIONI IMMEDIATE!

Non rinvii il Movimento le decisioni che vano prese subito.

Non perda questa opportunità relegandosi in una opposizione ottusa e irresponsabile!

Agisca per il cambiamento!

C'è una parte dell'Italia che, purtroppo, ancora vota chi l'ha danneggiata e questa parte tornerebbe volentieri ad elezioni, perché spera, ottusamente, chiusa nella "bolla del Potere" di riprenderselo e continuare come prima e peggio di prima!

2 commenti:

Silvia O. ha detto...

Un breve commento a caldo…..

I risultati del voto hanno sancito l’ingovernabilità. Su questo non ci piove.

I numeri parlano chiaro: c’è una parte dell’Italia a cui non importa nulla di un necessario rinnovamento radicale e lo ha dimostrato votando per il PD e il PDL. C’è un’altra parte che si è astenuta o ha annullato la scheda e c’è un’altra parte dell’elettorato che ha “investito” il proprio voto nel M5S con la speranza o meglio la volontà di spazzare via una obsoleta , irresponsabile classe dirigente, formata da individui arroccati nelle proprie posizioni di potere che hanno perso di “ vista” nel corso dei decenni la percezione dei bisogni della gente e della vita reale dei cittadini comuni.
I giovani sono stati snobbati o meglio abbandonati al proprio destino, privo di un futuro decente, da tutte le forze politiche in campo e dalle Istituzioni. Non sono stati nemmeno presi in considerazione dai sondaggi di questi giorni…. Eppure sono stati determinanti per il successo ottenuto dal Movimento 5 stelle. Se i giovani sotto i 25 anni avessero potuto votare per il Senato , il Movimento sarebbe stato il primo partito.

Vedremo come potrà evolversi la situazione per garantire la governabilità….sento parlare di grande coalizione, di accordi tra PD e PDL….tutto è possibile con i “figuri” di lungo corso, votati democraticamente… dopo le elezioni è usuale cambiare le carte in tavola, intanto lo sanno che non li perdono i propri elettori affezionati. D’Alema , Finocchiaro e Bindi si stanno scaldando in panchina per la poltrona a cui ambiscono. Basta che l’altra coalizione conceda in cambio di ….
Il M5S è un’altra cosa, gli inciuci sono proibiti.
Che fine ingloriosa che ha fatto Di Pietro!!!!

Rita Coltellese ha detto...

D'Alema non si è ricandidato. Mentre Finocchiaro, Bindi e Marini (il sindacalista con casa in affitto agevolato ai Parioli di proprietà di un Ente, poi comperata a buon prezzo e con diritto di opzione) hanno chiesto la dispensa in deroga alla norma che prevede di non poter restare oltre la terza legislatura.
Della serie "il potere logora chi non ce l'ha" di andreottiana memoria e loro, per non farsi logorare, si sono dati da fare.
Grillo lo ha detto: "Questi non hanno ancora capito". Non vogliono capire. Continuano a parlare di protesta e basta e loro continuano a ripetere: "Votiamo le cose giuste, fatele e noi votiamo a favore". Il fatto è che il PD che non le ha fatte fino ad ora (es. legge per il conflitto di interessi, riduzione delle prebende e dei privilegi ecc.) viene stanato dalle sue intenzioni da questa disponibilità del Movimento 5 Stelle. "Fate e noi le voteremo". Mette in imbarazzo, meglio dire:"E' solo protesta e non proposta".
Il PdL si è ripreso grazie ai tanti furbi di Italia che si identificano in Berlusconi, il quale si è rilanciato grazie a quella trasmissione che gli dedicò "il giornalista comunista tribuno nonché miliardario Santoro".
Quanto ad Antonio Di Pietro ha detto bene quel commentatore che ha detto: "Aveva il biglietto della lotteria e l'ha bruciato".
Mio padre mi ammoniva sempre dicendomi: "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei." Con chi andava Di Pietro l'ha dimostrato fin dall'inizio, per questo la gente perbene scendeva via via dal suo carro.